L’artroscopia per trattare le patologie del gomito
PUBBLICATO IL 24 APRILE 2024
Il gomito è un’articolazione molto importante grazie alla quale riusciamo a compiere innumerevoli azioni quotidiane come l’estensione, la flessione, la supinazione e la pronazione. Sono molteplici, purtroppo, le patologie che ne mettono a rischio la funzionalità, ma l’approccio artroscopico può essere risolutivo. Ne parliamo con il Dott. Alberto Sgarbossa, specialista della Chirurgia della mano e del gomito presso l’Unità operativa di Ortopedia sez. II dell'Istituto Clinico S. Anna di Brescia.
Come è fatto il gomito
L’articolazione si compone di osso, cartilagine e legamenti.
Muscoli e tendini permettono al gomito la funzione di flessione-estensione e di pronazione e supinazione. La sua funzione è quella di unire braccio e avambraccio collegando l’omero alle estremità prossimali di ulna e radio.
Traumi diretti e microtraumatismi ripetuti possono portare a varie problematiche.
Quali patologie mettono a rischio la salute del gomito
I disturbi che possono minare la salute del gomito sono molteplici:
- artrosi;
- gomito del tennista (epicondilite);
- gomito del golfista (epitrocleite);
- borsite;
- lussazione efratture.
Come si diagnosticano e curano le patologie del gomito
Le patologie del gomito devono essere correttamente inquadrate per definire un adeguato iter terapeutico. La valutazione clinica rappresenta un elemento essenziale e imprescindibile per una corretta diagnosi, malo specialista ortopedico può avvalersi di diversi strumenti:
- la radiografia standard;
- la risonanza magnetica;
- la TAC.
Nelle patologie infiammatorie, il trattamento farmacologico riveste un ruolo importante soprattutto nelle fasi iniziali e acute.
La fisioterapia mirata ed eseguita da terapisti specializzati nel trattamento di questa articolazione gioca un ruolo essenziale. I trattamenti possono prevedere:
- terapie fisiche (tipo laser e tecarterapia);
- trattamenti con onde d’urto;
- terapie manuali di rieducazione funzionale, rinforzo e bilanciamento muscolare.
In alcuni casi il trattamento infiltrativo riveste un ruolo importante e recentemente la medicina rigenerativa ha fornito nuovi strumenti nel trattamento delle patologie infiammatorie.
La chirurgia riveste un ruolo chiave nelle patologie acute (fratture e lesioni legamentose), mentre viene riservata a casi selezionati nelle patologie croniche.
I vantaggi dell’approccio artroscopico
L’artroscopia del gomito è una chirurgia super specialistica: richiede una lunga curva di apprendimento ed è una metodica poco diffusa.
I vantaggi di un approccio artroscopico al gomito sono rappresentati dalla:
- mininvasività;
- possibilità di poter visualizzare la superficie articolare del gomito.
Rispetto alla chirurgia aperta tradizionale, con l’artroscopia è possibile evitare grandi cicatrici e retrazioni cicatriziali, consentendo una ripresa funzionale del gomito migliore e più rapida.
Le indicazioni per ricorrere all’artroscopia del gomito
Sono molteplici, anche se parliamo di patologie non rare, ma certamente meno frequenti rispetto a quelle che colpiscono altre articolazioni come spalla, anca e ginocchio.
L’indicazione che trova l’impiego maggiore è quella del trattamento dell’artrosi del gomito o della rimozione di corpi mobili siti al suo interno che causano una significativa limitazione nei movimenti e dolore. Grazie all’artroscopia del gomito si può andare a rimuovere il tessuto ipertrofico che si viene a creare nel gomito artrosico, migliorando così l’articolarità del gomito stesso e attenuando il dolore del paziente. Ma non solo.
L’approccio artroscopico si presta anche al trattamento di alcuni tipi di fratture marginali, come le lesioni al capitello radiale o alla coronoide, ma anche per il trattamento di distacchi cartilaginei o osteocartilaginei. In quest’ultimo caso l’artroscopia riveste una grande utilità diagnostica e terapeutica.
Poi esistono altre indicazioni meno frequenti e legate alle preferenze del chirurgo:
- instabilità del gomito;
- ricostruzione/ritensionamento dell’apparato legamentoso del gomito;
- trattamento di patologie infiammatorie croniche come sinoviti ed epicondiliti.