Cos'è l'osteoporosi e le terapie più efficaci
PUBBLICATO IL 28 NOVEMBRE 2023
L'osteoporosi è una condizione caratterizzata dalla diminuzione della densità minerale ossea che rende le ossa più fragili e suscettibili alle fratture. Si manifesta spesso in maniera silenziosa e asintomatica, fino a quando non si verifica una frattura, che può avvenire anche con lesioni relativamente lievi. Le ossa statisticamente più colpite dalle fratture da fragilità sono:
- le vertebre;
- il femore prossimale;
- l’omero prossimale;
- il polso;
- la caviglia.
Ne parliamo con il Dott. Giovanni Bonaspetti, Responsabile dell’Unità Operativa di Ortopedia e Traumatologia sez. II dell’Istituto Clinico S. Anna.
Un’incidenza che aumenta con il progredire dell’età
Circa il 40% della popolazione nel corso della propria vita incorre in una frattura di femore, vertebra o polso, soprattutto dopo i 65 anni. Si stima che in Italia l’osteoporosi colpisca circa 5 milioni di persone, di cui l’80% sono donne in post menopausa.
Stando ai dati ISTAT relativi all’anno 2021, il 7,8% della popolazione italiana (il 13,2% delle donne e il 2,1% degli uomini) ha dichiarato di essere affetto da osteoporosi, con prevalenza che aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età, in particolare nelle donne dopo i 55 anni, fino a raggiungere il 30,5% oltre i 74 anni (il 44,9% delle donne e il 9,2% degli uomini).
I sintomi dell’osteoporosi
Solitamente l’osteoporosi decorre asintomatica per anni e, se non ricercata attraverso esami specifici, viene spesso diagnosticata in occasione di una frattura fortuita.
Alcuni dei sintomi della sua possibile insorgenza sono:
- dolore osseo;
- deformità della colonna vertebrale;
- perdita di altezza;
- postura curva.
Basta una MOC per diagnosticarla
La diagnosi dell'osteoporosi può essere effettuata attraverso una Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC), un’indagine che utilizza i raggi X per misurare la densità minerale ossea: un valido aiuto per valutare il rischio di frattura e per determinare l'eventuale necessità di trattamento.
Come si cura l’osteoporosi
La cura dell'osteoporosi si basa su una combinazione di modifiche dello stile di vita e terapia farmacologica. Un approccio proattivo nella gestione di questa malattia, infatti, può contribuire a mantenere la qualità della vita e prevenire fratture future.
Lo stile di vita
Le modifiche dello stile di vita includono:
- una dieta equilibrata ricca di calcio e vitamina D;
- l'esercizio regolare per rafforzare le ossa;
- l’astensione dal fumo di sigaretta;
- il limitare il consumo di sale e alcol.
La terapia farmacologica
La terapia farmacologica può includere l'uso di bisfosfonati, che aiutano a rallentare la perdita di densità ossea e riducono il rischio di fratture. Altre opzioni di trattamento possono comprendere terapie ormonali e farmaci che aumentano la formazione ossea o inibiscono il suo riassorbimento.
L’osteoporosi può regredire?
Sebbene l'osteoporosi sia una malattia cronica, con i trattamenti descritti è possibile rallentarne la progressione e ridurre il rischio di fratture.
Tuttavia il mantenimento di una buona densità minerale ossea richiede un impegno continuo nella gestione della malattia. Pertanto, l'aderenza alle terapie e alle modifiche dello stile di vita consigliate è fondamentale per gestire l'osteoporosi a lungo termine e prevenire ulteriori danni.