Cos'è la febbre reumatica, i sintomi e come si cura

PUBBLICATO IL 16 MAGGIO 2023

La febbre reumatica, nota anche come malattia reumatica o reumatismo articolare acuto, è una malattia causata da una reazione infiammatoria a infezioni streptococciche della faringe non trattate correttamente. È una rara complicanza non infettiva alla più comune infezione alla gola che colpisce soggetti particolarmente predisposti e sensibili allo streptococco.

La dottoressa Gabriella Santalena, Reumatologa dell’Unità Operativa di Riabilitazione Ortopedica dell’Istituto Clinico San Siro, spiega quali sono i sintomi e come curare questa patologia che può colpire in prevalenza i più giovani.

 

Cos’è la febbre reumatica e chi colpisce

“La febbre reumatica è la risposta a un'infezione streptococcica alla gola. In soggetti particolarmente sensibili, queste infezioni da Streptococco beta emolitico di gruppo A possono scatenare risposte anomale del sistema immunitario, con conseguente produzione di anticorpi verso le così dette strutture bersaglio: articolazioni, cuore e sistema nervoso” afferma la dottoressa Santalena.

La febbre reumatica colpisce prevalentemente la fascia compresa tra i 5 e 15 anni, anche se può manifestarsi a qualsiasi età. 

Negli anni, l’aumento dell’impiego di antibiotici contro le infezioni streptococciche ha ridotto significativamente l’incidenza dei casi di questa malattia. “Sussiste ancor oggi, però, una importante differenza di casi annui segnalati tra Paesi in via di Sviluppo e Paesi Industrializzati” specifica la specialista.

 

I sintomi 

“La sintomatologia della febbre reumatica può essere varia e, generalmente, compare dopo 2-5 settimane dalla faringite batterica - continua la reumatologa -. Le manifestazioni non si presentano quasi mai in contemporanea, ma seguono una successione abbastanza precisa”. 

I sintomi principali sono:

  • febbre;
  • interessamento articolare, che può colpire tutte le articolazioni (molto frequente, 80% circa dei casi), caratterizzato da artralgie a carattere migrante senza sinovite o con una vera e propria artrite transitoria, non erosiva, della durata anche di 1 mese;
  • interessamento cardiaco, (circa 40-75% dei pazienti) caratterizzato da toracalgia (secondaria a pericardite), tachicardia e dispnea (in caso di insufficienza cardiaca e/o interessamento valvolare). La regressione del quadro cardiaco richiede spesso fino a 6 mesi di tempo e, qualche volta, può restare una 'cardiopatia reumatica';
  • interessamento del sistema nervoso, con manifestazioni tipo Corea di Sydenham (5% dei casi), caratterizzate da movimenti disordinati degli arti e del volto. Queste manifestazioni, di intensità variabile da bambino a bambino, quando presenti, insorgono tardivamente dopo le altre manifestazioni e possono durare fino a 8 mesi;
  • interessamento cutaneo (10%), caratterizzato dalla comparsa di piccoli noduli sottocutanei o eritema marginato;
  • sintomi aspecifici come astenia, addominalgia, calo ponderale.

 

Come si diagnostica

La diagnosi di febbre reumatica si basa inizialmente su quelli che vengono chiamati i Criteri di Jones, che confermano la diagnosi solo quando il paziente presenta 2 criteri maggiori e 1 maggiore e 2 minori.

“Con criteri maggiori intendiamo: cardite, corea, eritema marginato, poliartrite, noduli sottocutanei

Con criteri minori: le poliartralgie, VES e PCR elevate, febbre oltre i 38.5° C, elettrocardiogramma con PR prolungato” spiega la dottoressa Santalena.

A questi criteri vengono poi associati:

  • titolo antistreptolisinico (TAS) aumentato;
  • tampone faringeo positivo per streptococco.

 

Rimedi, cure e terapia

La terapia per la febbre reumatica deve sempre essere prescritta da uno specialista e prevede:

  • riposo;
  • antibioticoterapia per il controllo dell’infezione streptococcica;
  • FANS/salicilici per il controllo dei sintomi articolari e per la cardite;
  • corticosteroidi in caso di interessamento cardiaco serio, in aggiunta ai salicilici.

“La prevenzione gioca un ruolo fondamentale nell’ambito della febbre reumatica - conclude la dottoressa -. Possiamo considerare 2 tipi di prevenzione ed entrambi hanno portato negli anni ad un calo sostanziale dei casi:

  • la prevenzione primaria, che consiste nel riconoscimento precoce delle infezioni streptococciche con impiego di opportuna antibioticoterapia;
  • la prevenzione secondaria, utile per prevenire le ricadute di Febbre Reumatica, prolungando la profilassi con antibiotici”.
Cura e Prevenzione