Come rimediare ai danni da filler al viso

PUBBLICATO IL 28 GIUGNO 2023

I filler del volto sono uno dei trattamenti di medicina estetica sempre più gettonati negli ultimi anni per riempire le labbra, renderle più turgide, cancellare rughe, dare nuova luce al contorno degli occhi. 
Parallelamente all’aumento di questi trattamenti è aumentata però anche la frequenza delle complicanze post filler, un problema non solo estetico, ma anche funzionale che può causare infiammazioni ricorrenti, formazione di cordoni duri e dolentiipercromie, alterata sensibilità e sensazione di corpo estraneo fino a vere e proprie deformità del viso.

“Le iniezioni di filler rappresentano oggi una delle procedure estetiche più utilizzate al mondo. L’aumento delle richieste e la presenza di molteplici tipi di filler sul mercato fanno sì che anche il tasso di complicanze associate a questa procedura sia in costante aumento”, conferma la dottoressa  Giovanna Zaccaria, chirurgo plastico presso l’Unità operativa di Chirurgia plastica e ricostruttiva dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant'Ambrogio e chirurgo plastico dPalazzo della Salute - Wellness Clinic, dove è referente dell’ambulatorio dedicato alle complicanze da filler del volto.

Approfondiamo i trattamenti oggi disponibili per risolverle

 

Un trattamento con due finalità

In caso di complicanze da filler del volto, il trattamento in grado di offrire una cura a lungo termine deve agire in due direzioni e avere un duplice obiettivo:

  • rimuovere l’infezione causata da vari fattori;
  • rimuovere il filler.

“La rimozione dell’infezione si ottiene con un’adeguata terapia antibiotica, che sarà lo specialista a prescrivere -  spiega la dottoressa Zaccaria -. 

Per quanto riguarda invece la rimozione del filler, il trattamento varia a seconda che si tratti di:

  • un filler permanente;
  • un filler riassorbibile, a base di acido ialuronico quindi non permanente”. 

 

Come rimediare ai danni da filler a base di acido ialuronico

Se il filler è a base di acido ialuronico, il trattamento consiste nell’iniezione di ialuronidasi, un enzima che è in grado di sciogliere e dissolvere l’acido ialuronico che viene così riassorbito dall’organismo.

“La ialuronidasi viene iniettata con aghi molto sottili all’interno del tessuto da trattare, sotto copertura antibiotica e previa accurata disinfezione della zona. 

Gli effetti sull’eliminazione del filler sono mediamente visibili nell’arco di 24 ore. In genere basta una seduta, ma possono rendersene necessarie di più a seconda della tipologia e quantità di filler iniettato e del tempo trascorso tra il trattamento con filler e il trattamento con ialuronidasi”.

Come rimediare ai danni da filler permanente

Nel caso in cui, invece, il filler sia permanente, esistono 2 tipi di trattamento la cui scelta dipende dal tipo di filler permanente iniettato:

  • in caso di filler che danno accumuli di tipo cistico (come quelli a base di poliacrilammidi) si ricorre a una procedura chirurgica standard che consiste in un’incisione di pochi millimetri e drenaggio  attraverso la quale viene rimosso il materiale estraneo;
  • In caso di filler che causano accumuli di tipo infiltrativo (come quelli a base di olio di Silicone e metacrilati),  il trattamento è rappresentato dalla tecnica laser, chiamata ILT= intalesional laser treatment che consiste nell’introduzione percutanea di una fibra ottica di 200 nm (sottile come un capello) nel deposito del filler. Il medico specialista esegue multipli passaggi attraverso la cute, creando dei mini fori. La luce veicolata dal laser riscalda la zona sede del filler e  porta alla liquefazione e fuoriuscita dello stesso,  attraverso la spremitura con le dita. 
    Il laser utilizzato è un laser a diodo e a fibra, con una lunghezza d’onda di 810 nm, più tollerabile per i pazienti e più selettivo per i tessuti infiammati, sede dei filler permanenti. Il trattamento viene eseguito senza anestesia, per l'aumentato rischio di diffondere l'infezione ai tessuti circostanti. Di solito, un'unica seduta non è sufficiente. Dopo il trattamento si possono riprendere immediatamente le normali attività. Può presentarsi rossore o gonfiore, che tende a scomparire completamente nell’arco di un paio di giorni.

 

Come prevenire i danni da filler

Il primo consiglio, per prevenire problemi, è innanzitutto rivolgersi a strutture e specialisti qualificati e di comprovata esperienza. “È fondamentale che le sostanze iniettate siano di alta qualità e che i trattamenti siano eseguiti da personale medico esperto e solo dopo un’attenta anamnesi che consente di scegliere il filler più adatto, in base alla sede e all’entità dell'inestetismo da trattare”. 

Inoltre è importante conservare con cura tutta la documentazione che lo specialista rilascerà, attestante la tipologia di filler e le sue caratteristiche. “Qualora si renda necessario un trattamento per risolvere eventuali complicanze da filler, avere la certezza del tipo di materiale iniettato, se è riassorbibile o no, permette di intervenire nel modo migliore e più efficace”, conclude la dottoressa Zaccaria.

Cura e Prevenzione