Chirurgia ortopedica e robot: come funziona e i vantaggi per il paziente

PUBBLICATO IL 09 GIUGNO 2023

La chirurgia robotica è un’alternativa a quella tradizionale, che consente al chirurgo di eseguire l’intervento ortopedico con maggiore precisione, flessibilità e controllo, manovrando, a distanza, un robot non completamente autonomo, ma capace di eseguire comandi precisi.

Quali sono i vantaggi per il paziente e come si svolge un intervento chirurgico di questo tipo? Ne parliamo col dott. Patrizio Caldora, primario dell’Unità Clinica di Ortopedia Robotica Protesica dell’Ospedale San Raffaele. 

I vantaggi 

Il principale vantaggio dei robot negli interventi di artroprotesi d’anca e di ginocchio è quello di aiutare il chirurgo a eseguire tagli e fresature dell’osso con più accuratezza e precisione rispetto alle tecniche tradizionali, in preparazione al corretto posizionamento dell’impianto di protesi. 

Una delle principali caratteristiche dei robot, infatti, è quella di essere dotati di sistemi di controllo che fermano il macchinario nel momento in cui vengono toccate strutture anatomiche non interessate dall’operazione. In questo modo, il paziente avrà un risultato finale caratterizzato da: 

  • miglior posizionamento dell’impianto; 
  • corretto allineamento e cinematica articolare; 
  • risparmio osseo; 
  • minor sanguinamento; 
  • maggior rispetto delle strutture legamentose dell’arto.

È chiaro che in questo modo sono ottimizzate: 

  • la durata dell’impianto e del funzionamento della nuova articolazione;
  • la percezione della protesi da parte del paziente.

 

Chi può accedere all’intervento con i robot

Chi è candidato ad essere sottoposto ad intervento di protesi del ginocchio può eseguire la procedura sia con la tecnica tradizionale, che quella robotica.

È bene ricordare, però, che l’indicazione chirurgica al trattamento dell’artrosi di anca o di ginocchio con protesi articolare viene effettuata dal chirurgo secondo specifici parametri, legati a: 

  • grado di artrosi radiografica e di dolore riferito dal paziente; 
  • disabilità della sua condizione; 
  • motivazione che lo guida all’intervento.

 

Come funziona un robot

I robot per la chirurgia ortopedica beneficiano della struttura rigida dello scheletro umano. Per questo motivo, il chirurgo, durante l’intervento, può fissare all’osso del paziente dei sensori che, collegati ad un sistema di antenne o telecamere ottiche, consentono di comunicare e trasferire al robot in tempo reale dati riguardanti l’anatomia e l’arco di movimento dell’articolazione su cui intervenire.

Questa attività, integrata con i modelli 3D dell’anca o del ginocchio creati prima dell’operazione tramite radiografia o TAC, consente al chirurgo di stabilire un definitivo piano chirurgico su misura della specifica anatomia del paziente.

Durante l’intervento, il chirurgo comanda il movimento dei bracci robotici dotati di frese o guide di taglio ossee, per effettuare tagli precisi e posizionare la protesi in modo ottimale, con un perfetto bilanciamento legamentoso.

 

Recupero funzionale rapido (protocollo ‘Fast Track’) 

In IRCCS Ospedale San Raffaele viene applicato il protocollo Fast Track, un percorso chirurgico e riabilitativo innovativo, con approccio multidisciplinare, che mira a ridurre l’invasività e il discomfort per il paziente ottimizzando tutte le fasi del percorso terapeutico: pre-ricovero, intervento chirurgico, degenza post-operatoria.

Grazie alla sinergia del gruppo di lavoro composto da ortopedici, anestesisti, internisti, fisiatri, infermieri e fisioterapisti, il ricovero del paziente ha la minima durata indispensabile per garantire l’efficacia e la sicurezza dell’intervento ed un controllo ottimale del dolore postoperatorio. 

In questo modo si riduce il rischio infettivo e tromboembolitico, abbassando anche gran parte degli stimoli negativi post-intervento quali, per esempio, catetere urinario e drenaggi articolari, per consentire al paziente una rapida ripresa della deambulazione e di conseguenza un precoce rientro all’ambiente domestico, familiare e sociale.

 

Come accedere all’intervento

L’intervento è sempre preceduto da una visita specialistica ortopedica di inquadramento della condizione del paziente. 

Per favorire il paziente, quando possibile, è attivo un servizio di telemedicina, che permette di comunicare con lo specialista direttamente dal proprio domicilio.

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