Denti sensibili: i consigli delle esperte

PUBBLICATO IL 06 MAGGIO 2022

Con l'arrivo della bella stagione, mangiare un gelato, sorseggiare un cocktail ghiacciato o bere una bella bibita fresca in una calda giornata di sole, è il modo migliore per rilassarci e prendere del tempo per noi. Ma se tutto questo ci provocasse dolore?

Nella letteratura medica, si stima, infatti, che 1 persona su 3, in un range che va dai 20 ai 50 anni, soffra di sensibilità dentale: il solo bere una granita o mangiare un cibo freddo, può risultare difficile a causa del dolore che deriva dai denti. Ma cos'è la sensibilità dentale? Quali sono le sue cause? E come possiamo rimediare?

Ce ne parlano il dottor Stefano Corbella, odontoiatra presso il Centro di Odontostomatologia dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, e la dottoressa Silvia De Vecchi, igienista dentale presso la medesima équipe.

 

Come sono fatti i denti

Spiega la dott.ssa De Vecchi: “Pensiamo ai nostri denti come se fossero divisi in 3 parti: 

  • la parte esterna, lo smalto, è la copertura del dente, nonché il tessuto più duro del corpo umano che protegge tutto il dente dagli stimoli esterni (freddo, caldo, acido, …);
  • la parte media, la dentina, è percorsa da dei tubuli disposti a raggiera, proprio come i raggi della bicicletta, che convogliano nella polpa del dente;
  • la parte interna,  la polpa, è innervata e vascolarizzata. L'innervazione della polpa, infatti, si estende anche nei tubuli dentinali: quindi, se la copertura dello smalto viene a mancare, siamo vulnerabili agli stimoli che causano l'ipersensibilità”. 

In sintesi, se lo smalto è danneggiato e beviamo qualcosa di freddo, sentiamo dolore perché lo stimolo arriva direttamente ai tubuli dentinali e quindi ai nervi.
 

Le cause della sensibilità dentale

Una volta esclusa la presenza di carie, le cause della sensibilità dentale possono sostanzialmente essere ridotte a due: 

  • abrasione;
  • erosione dello smalto.

L’abrasione

“L'abrasione ha una natura di tipo meccanico e può essere provocata da: 

  • una tecnica sbagliata di spazzolamento
  • uno spazzolamento troppo aggressivo con uno spazzolino a setole dure usato per tanto tempo. 

Queste tecniche errate di spazzolamento possono consumare gli strati superficiali dello smalto fino a rimuoverlo completamente e, allo stesso tempo, provocare un trauma gengivale che causa l’esposizione della radice del dente, detta anche recessione gengivale - continua l’igienista -.

La radice non è rivestita dallo smalto, ma dal cemento radicolare, un tessuto molto meno duro che viene più facilmente danneggiato da uno scorretto spazzolamento. A questo punto, i tubuli esposti trasmetteranno alla polpa del dente gli stimoli in maniera amplificata”.

L’erosione

“L'erosione, invece, è data da cause chimiche, cioè da un ambiente orale molto acido, che riguarda: 

  • pazienti che soffrono di reflusso, gastrite
  • pazienti che fanno abuso di bevande gassate e caffè
  •  pazienti che si inducono il vomito, come nei disturbi dell'alimentazione

In questi casi, l'effetto tampone della saliva non riesce a contrastare l'acidità della nostra bocca e avremo uno smalto più fragile che tende a ‘sciogliersi’ portando a una progressiva demineralizzazione del dente. In questa situazione, anche se si usano le corrette tecniche di igiene orale, esso verrà facilmente portato via dallo spazzolino”, conclude l’esperta.

 

Come curare i denti sensibili

“La sensibilità dei denti a volte è così fastidiosa per il paziente che anche respirare a bocca aperta diventa doloroso - sottolinea il dott. Corbella -. Diventa fondamentale, in questi casi , è consigliabile rivolgersi all'igienista dentale o al dentista di fiducia che nell'immediato possono consigliare prodotti domiciliari in grado di tamponare queste sensazioni dolorose. 

Nel frattempo, insieme al paziente, verrà studiato un trattamento professionale per recuperare lo smalto rovinato, intervenendo: 

  • sulle abitudini viziate in ambito alimentare; 
  • sulle tecniche di spazzolamento; 
  • sull'uso di prodotti meno aggressivi per lo smalto”. 

Nel caso di presenza di recessioni gengivali, si potranno anche considerare, se non fosse sufficiente quanto già detto: 

  • trattamenti restaurativi, come le otturazioni;
  • interventi di chirurgia parodontale, per andare a ricoprire questi difetti gengivali e risolvere il problema.

“Dunque, è importante non prendere alla leggera la sensibilità dentinale - conclude l’odontoiatra - perché sentire dolore tutti i giorni quando si mangia o beve qualcosa di freddo peggiora la nostra qualità della vita, ma, soprattutto, perché con il dentista e con l'igienista si può collaborare in sinergia per risolvere il problema a lungo termine”.

Cura e Prevenzione