Lavarsi tutti i giorni: si o no?
PUBBLICATO IL 22 LUGLIO 2022
Siamo abituati molto bene: se pensiamo solo ai racconti dei nostri nonni o bisnonni, ai sacrifici che a inizio secolo scorso dovevano fare per lavarsi quotidianamente, capiamo quanto negli anni siano cambiate le abitudini legate all’igiene personale. Ci sembra un automatismo poter fare la doccia anche 2 volte al giorno, lavarci le mani ogni qual volta ne sentiamo il bisogno e non pensare mai che quell’acqua che usiamo non è illimitata, ma è una risorsa preziosa da preservare e usare, ora possiamo dirlo senza alcuna esitazione, con parsimonia.
In questo periodo, infatti, si parla tanto di siccità, una problematica concreta che ci tocca da vicino, che non dobbiamo e non possiamo trascurare. Molte sono state le polemiche sulla posizione di alcuni opinion leaders che hanno reso pubblica la loro ‘beauty routine ecologica’ al fine di sensibilizzare la popolazione ad adottare uno stile di vita più consapevole, facendo vacillare talvolta convinzioni radicate nel tempo e regole di igiene importanti per la nostra persona e per il vivere in comunità.
È arrivato il momento di modificare le nostre abitudini quotidiane anche a costo di piccoli sacrifici, per un ideale più grande, per contribuire nel nostro piccolo, a preservare il pianeta. Ma conciliare igiene personale e ambiente è davvero possibile? Fa male lavarsi tutti i giorni? Ci sono rischi per la nostra salute? Lo chiediamo alla dott.ssa Michela Quaglini, dermatologa presso l’Istituto di Cura Città di Pavia.
Doccia tutti i giorni: si o no?
Al di là delle questioni ambientali, lavarsi più e più volte al giorno non è sempre un bene. Usare saponi e bagnoschiuma aggressivi ancora meno.
“La nostra pelle - ci spiega la dott.ssa Quaglini - ha nella parte più esterna un film idrolipidico (una specie di pellicola, un mix di acqua e grassi) che condiziona il pH cutaneo che è acido e che tale deve rimanere.
Oltre al film lipidico, altra componente, il microbiota, costituito da germi, batteri, funghi e acari che vivono sulla nostra pelle e contribuiscono alla sua salute. Tutto questo rende la nostra pelle l’organo che ci protegge nei confronti delle aggressioni esterne e per questo è importante mantenerla integra.
Docce frequenti, scrub troppo ravvicinati, l’utilizzo di prodotti di scarsa qualità alterano questo equilibrio, andando a:
- distruggere una parte di germi e batteri;
- alterare il Ph;
- annientare il prezioso film idrolipidico che impiegherà tempo, almeno qualche ora, per rigenerarsi.
Ecco che tutto questo – continua la specialista - può provocare non pochi problemi alla nostra pelle:
- irritazioni;
- dermatiti;
- secchezza diffusa”.
Quali prodotti scegliere per la doccia
E’ buona cosa ricordare che i prodotti per l’igiene personale devono pulire per affinità e non per aggressione, in modo da mantenere in equilibrio pH, film idrolipidico e microbiota. Consiglia la specialista: “In questo periodo in cui l’acqua e l’energia scarseggiano è più che mai importante scegliere prodotti che:
- contengano tensioattivi di origine vegetale e che siano eco compatibili;
- facciano poca schiuma;
- richiedano risciacqui veloci in modo da utilizzare poca acqua ed energia”.
Fa male lavare i capelli tutti i giorni?
Oltre alla pelle non dimentichiamoci dei nostri capelli. Vi sono opinioni contrastanti in merito: alcuni sostengono che sia sbagliato fare lo shampoo tutti i giorni perché va ad indebolire il capello e rende alla lunga il cuoio capelluto più grasso, creando un effetto rebound dal quale poi è difficile uscirne.
“In realtà – spiega l’esperta - i capelli possono essere lavati tutti i giorni in quanto trattengono il deposito dell’inquinamento atmosferico e i detriti che variano in base al tipo di professione che si svolge e agli ambienti in cui entriamo in contatto. È quindi importante scegliere uno shampoo adeguato a seconda della tipologia di cute e capelli e che sia eco-dermo-compatibile e non aggressivo”.
Come avere una corretta igiene intima
Altro tema cruciale è quello dell’igiene intima. Oltre alla doccia, più le donne degli uomini, dedicano parte della loro routine di igiene personale al bidet. Mediamente, si sente la necessità di rinfrescarsi un paio di volte al giorno.
“L’igiene intima è importante, ma non bisogna eccedere perché le mucose intime richiedono una certa attenzione. Meglio utilizzare prodotti ad hoc per l’igiene delle parti intime: più delicati, poco schiumosi e con pH acido (4,5), consentono di mantenere intatta la barriera idrolipidica.
È importante seguire alcune indicazioni per il lavaggio delle parti intime femminili:
- partire dalla vulva e scendere verso l’ano per evitare che i batteri intestinali entrino in contatto con la vagina e le vie urinarie;
- dopo il lavaggio asciugare con cura la parte tamponando e non sfregando.
È importante specificare che l’asciugamano deve essere rigorosamente personale e dopo l’uso va riposto in un luogo areato, in modo da asciugare bene in quanto l’ambiente umido favorirebbe lo sviluppo di germi e funghi”.
Cosa succede se ci laviamo troppo poco
Sulla nostra cute vive una flora batterica formata da moltissimi microrganismi tenuti in equilibrio dai peptidi antimicrobici, che regolano la proliferazione dei batteri stessi sulla nostra cute. La dottoressa ci spiega che esistono 2 tipi di flora batterica:
- residente: è innocua, forma la barriera cutanea e, se è mantenuta in equilibrio, è in grado di ostacolare la crescita di microbi patogeni;
- transitoria: può essere pericolosa e deriva dal contatto con persone, oggetti, ambienti sporchi e può essere nociva per il nostro organismo.
“Lavarsi poco favorisce la proliferazione dei batteri patogeni con emanazione di cattivo odore e malattie della pelle, ma anche lavarsi troppo può danneggiare il film protettivo. Esistono di fatto questioni culturali legate alla necessità di presentarsi in società puliti e profumati che sono differenti a seconda del Paese e cultura di origine ed anche del periodo storico.
Pertanto bisogna farsi guidare dal buon senso, mantenendo un atteggiamento equilibrato”, conclude la dermatologa.
Quante volte alla settimana dovremmo lavarci?
Durante il periodo invernale, 2-3 docce alla settimana possono essere sufficienti, lavando ogni giorno le parti intime, ascelle e volto. Nel periodo estivo, con il caldo il sudore aumenta quindi si rende necessario lavarsi più spesso, anche solo per rinfrescare il nostro corpo.
Nell’ottica di evitare sprechi di acqua inutili anche durante la nostra igiene personale, la dermatologa dottoressa ci fornisce qualche utile e pratico consiglio:
- prediligere la doccia al bagno in vasca: è più rapida e permette di lavarci utilizzando meno litri di acqua;
- la doccia non deve essere infinita: le docce troppo lunghe e calde contribuiscono ad alterare il film lipidico cutaneo ed il pH;
- il pH della pelle è acido, pertanto i detergenti devono essere dermo-compatibili e detergere per affinità;
- se non necessario per motivi professionali, è preferibile lavare i capelli a giorni alterni, in modo da non seccare troppo la cute inducendola a produrre più sebo per un processo di protezione;
- occhio alla temperatura dell’acqua: evitiamo di utilizzare acqua troppo calda perché tende a danneggiare la cute rendendola più secca.
Lavarsi a pezzi è un’alternativa per evitare di rimanere ‘in ammollo’ in più di 100 litri di acqua durante un bagno in vasca. Ma anche al fare una doccia di soli 3 minuti che non alleggerisce la nostra coscienza: sprechiamo infatti in media 80 litri di acqua corrente. Urge porre attenzione a questi numeri. Ecco che lavarsi a pezzi potrebbe avere senso.
“Magari - spiega la dottoressa - alternare giorni di lavaggi più completi e ad altri meno aiuterebbe non solo l’ambiente, ma anche la nostra pelle”.