Lipedema: cos’è e come si riconosce
PUBBLICATO IL 15 FEBBRAIO 2022
Il lipedema è spesso confuso con obesità e cellulite, ma si tratta di una patologia diversa e complessa.
Il lipedema è una patologia che riguarda circa l’11% della popolazione, in prevalenza donne, ancora troppo sottovalutata. Poiché la manifestazione principale è l’accumulo abnorme di grasso sottocutaneo,
in particolare nelle gambe, viene spesso confusa con obesità o problemi di adiposità localizzata.
Trattare il lipedema in ambito estetico, o con diete restrittive non porta però a nessun giovamento: si tratta di una patologia complessa, con una componente ereditario-genetica. Vediamo di cosa si tratta e come riconoscerla.
Come si manifesta
Il lipedema è una malattia progressiva, cronica e invalidante. È caratterizzato, come detto sopra, da un accumulo abnorme di grasso sottocutaneo, con un’origine probabilmente genetica.
Colpisce quasi esclusivamente la popolazione femminile, soprattutto nelle fasi di pubertà, gravidanza e menopausa. Si lega infatti agli squilibri ormonali, principalmente degli estrogeni.
L’accumulo di grasso è bilaterale e simmetrico e si localizza soprattutto in:
- glutei;
- fianchi;
- arti inferiori (esclusi i piedi).
Un aumento anormale di grasso può coinvolgere anche le braccia, ad eccezione delle mani.
I sintomi
Oltre agli evidenti accumuli di tessuto adiposo, il lipedema è accompagnato da:
- dolore alla pressione dei tessuti, sia a riposo che in movimento;
- formicolio;
- pesantezza;
- presenza di pelle a ‘buccia d’arancia’;
- ematomi ed ecchimosi spontanei.
Come distinguere il lipedema dall’obesità
In caso di obesità, l’accumulo di grasso avviene solitamente in modo proporzionato in tutto il corpo.
Il lipedema, invece, si manifesta solo in alcune aree del corpo, con un aumento di grasso rapido e improvviso. Quest’accumulo anormale, infatti, non dipende dall’alimentazione, ma da un’alterazione degli adipociti (le cellule del tessuto adiposo) e da un conseguente stato di infiammazione sistemica.
Gli stadi della malattia
L’evoluzione del lipedema si classifica in 3 stadi:
- la pelle ha un aspetto inalterato, ma alla palpazione si notano dei noduli sottocutanei tondeggianti e di piccola dimensione;
- la pelle ha delle irregolarità ed è presente la cosiddetta ‘buccia d’arancia’. I noduli sottocutanei hanno dimensioni maggiori, come una noce, o addirittura una mela. La paziente avverte dolore e possono esserci degli ematomi;
- la pelle perde elasticità, i noduli raggiungono dimensioni ancora maggiori. Sono presenti ecchimosi e la paziente avverte formicolio e difficoltà nella deambulazione.
Esiste inoltre un quarto stadio, classificato come ‘lipolinfedema’. Ai sintomi del lipedema si aggiungono quelli riconducibili al linfedema, condizione clinica caratterizzata da rallentamento o blocco della circolazione linfatica a carico dell’arto o degli arti inferiori, che comporta un accumulo di linfa e un aumento di volume.