Le strutture di Gruppo San Donato premiate con il Bollino Azzurro 2022/23
PUBBLICATO IL 23 FEBBRAIO 2022
Il San Raffaele e Villa Aprica si sono distinti per l’offerta di percorsi di diagnosi e cura del tumore alla prostata con approccio multidisciplinare.
L’IRCCS Ospedale San Raffaele e l’Istituto Clinico Villa Aprica si sono aggiudicati il Bollino Azzurro per il biennio 2022 - 2023. Il prestigioso riconoscimento, assegnato da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, e patrocinato da importanti società scientifiche, è alla sua prima edizione, ed è stato assegnato ai centri che garantiscono un approccio multidisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per gli uomini con tumore alla prostata. Grazie alla collaborazione tra diversi specialisti, come urologo, medico nucleare, psicologo, radioterapista, oncologo e anatomopatologo, l’iniziativa si propone di perseguire i seguenti obiettivi:
- miglioramento dell’accessibilità ai servizi erogati dai Centri;
- potenziamento dell’offerta diagnostico-terapeutica;
- miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da tumore alla prostata;
- sensibilizzazione del popolo maschile sulla prevenzione.
Le motivazioni del Bollino Azzurro assegnato a Ospedale San Raffaele
L’IRCCS Ospedale San Raffaele ha ricevuto il nuovo riconoscimento del Bollino Azzurro per l’approccio multiprofessionale e interdisciplinare nell’ambito dei percorsi diagnostici e terapeutici dedicati ai pazienti con tumore della prostata.
L’Urologia del San Raffaele è infatti un centro di eccellenza per le patologie dell’apparato uro-genitale, riconosciuto a livello internazionale come testimoniato, oltre che dall’attività di ricerca svolta dal centro, anche dal volume di interventi effettuati in Ospedale.
In particolare, il tumore della prostata è una delle patologie più trattate; grazie al lavoro dei team multidisciplinari dedicati e ai trattamenti sempre più personalizzati, il paziente affetto da questa patologia oncologica è sempre al centro del percorso di cura, dalla diagnosi alla terapia fino al follow-up.
Le motivazioni del Bollino Azzurro assegnato all’Istituto Clinico Villa Aprica
L’Istituto Clinico Villa Aprica di Como ha ricevuto il prezioso riconoscimento con l’assegnazione del suo primissimo bollino azzurro, per il biennio 2022 - 2023.
“Negli ultimi anni, la patologia oncologica maschile, quella prostatica in particolare, ha avuto la possibilità anche all’Istituto Clinico Villa Aprica di essere affrontata ad ampio raggio, sia dal punto di vista della diagnostica, sia dal punto di vista delle possibilità terapeutiche anche chirurgiche, con l’introduzione di strumenti innovativi come la videolaparoscopia tridimensionale - spiega il dott. Marco Malinverno, responsabile dell’U.O. di Urologia della struttura e referente del progetto -.
Aderire a questa iniziativa, per noi, è utile anche come stimolo per migliorare ulteriormente il percorso diagnostico-terapeutico del paziente affetto da neoplasia prostatica, sia in fase di prevenzione, sia in fase di clinica, sia di trattamento medico-chirurgico.
A mio avviso, il primo risultato ottenuto è quello di poter intraprendere il percorso terapeutico nella neoplasia prostatica attraverso un consulto collegiale multidisciplinare che, grazie al coinvolgimento di diversi specialisti, come ad esempio l’oncologo, il radioterapista, l’urologo, rappresenta un plus nell’offerta di presa in carico del paziente, in un’ottica di miglioramento dell’approccio clinico e chirurgico”.
Come vengono assegnati i Bollini Azzurri
La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali, cominciando da quelli appartenenti al network dei Bollini Rosa. La valutazione si è basata su un questionario di candidatura composto da 10 domande, allo scopo di misurare la multidisciplinarietà e la qualità dei servizi offerti da ciascuna struttura.
Gli ospedali che hanno mandato la loro candidatura per il Bollino Azzurro sono stati valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda, con esperti del settore provenienti da ogni parte di Italia.
Tra i requisiti ritenuti essenziali dalla commissione:
- numero medio dei casi di tumore alla prostata trattati dalla struttura (>100);
- approccio multidisciplinare nel trattamento della neoplasia con un team composto da urologo, oncologo, radiologo, radioterapista e anatomopatologo;
- partecipazione a programmi e corsi di aggiornamento sul tumore alla prostata.