Menopausa precoce: cos’è e i consigli dei ginecologi per affrontarla

PUBBLICATO IL 18 OTTOBRE 2021

*(Pagina aggiornata il 31 maggio 2023)

La menopausa precoce può avvenire prima dei 40 anni. Gli esperti spiegano le cause, i sintomi e come preservare la fertilità nelle donne più giovani. 

Il 18 ottobre ricorre la giornata mondiale della Menopausa, dedicata alle donne per informarle sui cambiamenti e problemi tipici di questo delicato periodo. 

Si tratta, infatti, di una trasformazione fisiologica che riguarda tutte le donne intorno ai 50 anni. Ma può avvenire anche prima e viene definita menopausa prematura e/o precoce che in molti casi può interferire con il desiderio di maternità da parte delle donne più giovani. 

Approfondiamo l’argomento con gli specialisti del Gruppo San Donato, il dottor Mario Mignini Renzini, responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia degli Istituti Clinici Zucchi, e in collaborazione con l’Ambulatorio per la menopausa della Zucchi Wellness Clinic partendo dal concetto di menopausa. 

 

Che cos’è la menopausa?

“Si tratta di un cambiamento fisiologico e spontaneo nella vita della donna che comporta la definitiva cessazione del ciclo mestruale con la perdita della produzione di ovociti, e quindi la definitiva perdita della fertilità. Questo accade mediamente intorno ai 50 anni, ma il range è variabile tra i 40 e 59 anni -, indica il dottor Mignini Renzini -. 

Indubbiamente, la durata della vita media è aumentata e oggi la menopausa rappresenta un terzo della vita di una donna, per questo è importante prevenire e curare tutti i sintomi.”

 

Menopausa prematura e menopausa precoce: differenze

“La menopausa prematura si verifica prima dei 45 anni e questo accade nel 10% della popolazione femminile. 

Mentre la menopausa precoce interessa le donne sotto i 40 anni e colpisce l’1% della popolazione”, specifica l’esperto. 

 

Le cause della menopausa precoce 

Nella vita della donna ci possono essere tante motivazioni per cui la menopausa si presenti prematuramente o precocemente e sono tutte legate ad un esaurimento precoce della riserva ovarica, cioè il numero di ovociti che possiede una donna in tutta la sua vita e la capacità dell’ovaio di produrre gameti che possono essere fertilizzati e dare luogo a una gravidanza”,  continua Mignini Renzini.

L’esaurimento della riserva ovarica può essere legato a:

  • motivazioni genetiche;
  • interventi chirurgici effettuati sull’ovaio per patologie benigne quali, ad esempio, l’endometriosi;
  • interventi di asportazione dell’ovaio;
  • la chemioterapia per la cura delle neoplasie in grado danneggiare il patrimonio follicolare dell’ovaio;
  • altri fattori correlati rappresentati dal consumo di sostanze tossiche: chi fuma per esempio entra in menopausa con alcuni anni di anticipo.

 

Quali sono i sintomi 

I sintomi tipici della menopausa sono l’irregolarità delle mestruazioni, con il ciclo che si accorcia da 30 a 22 giorni, e questo può avvenire anche 7 o 8 anni prima della menopausa. 

Successivamente i cicli si diradano, con periodi prolungati o venendo proprio a mancare. Altri sintomi sono:

  • vampate di calore;
  • i problemi di insonnia;
  • gli sbalzi di umore;
  • senso di secchezza vaginale che può provocare disturbi della minzione e/o durante i rapporti  sessuali.

 

La diagnosi 

“Non esistono esami che ci possano dire quando arriverà la menopausa con certezza – sottolinea Mignini Renzini – . Nelle donne giovani che presentano i sintomi compatibili con la menopausa possiamo fare delle analisi specifiche per capire lo stato della riserva ovarica e le motivazioni di questo stato”.  

Oltre a questo è importante considerare lo stato generale di salute ed il benessere della donna per valutare l’opportunità di una corretta prevenzione di altre patologie concomitanti o preesistenti alla menopausa e l’opportunità di somministrare una terapia per la prevenzione dei sintomi della menopausa. 

 

La preservazione della fertilità

“Purtroppo c’è poca attenzione al tema della preservazione della fertilità: oggi una donna inizia spesso a cercare figli sopra i 35 anni o addirittura sopra i 40 anni e può avere difficoltà nel concepimento, perché la riserva ovarica è in diminuzione. 

Se si ipotizza una menopausa precoce o prematura è possibile proporre il prelievo di ovociti e la loro crioconservazione per preservare la fertilità della donna”, sottolinea lo specialista. 

Si tratta di una tecnica che viene normalmente proposta alle pazienti oncologiche, prima di sottoporle alle dovute terapie. 
 

Le cure 

“La prevenzione dei sintomi della menopausa precoce avviene con terapie farmacologiche, fitoterapiche e omeopatiche

Per esempio ad una donna a cui è stata diagnostica una menopausa precoce,  verrà indirizzata verso una terapia ormonale sostitutiva, per far fronte ai rischi legati al deficit ormonale anticipato, come ad esempio la fragilità delle ossa e i problemi cardiovascolari -  indica la dott.ssa Di Pace -.

Ma ogni terapia deve essere personalizzata, in base alle condizioni e ai bisogni di ogni donna. Oggi abbiamo a disposizione diverse soluzioni, ognuna con diversi vantaggi e svantaggi. Per questo bisogna adattare la terapia alla paziente”.

 

I consigli per alleviare i sintomi

Ci sono anche dei consigli da adottare sotto controllo medico che riguardano lo stile di vita che possono essere d’aiuto per alleviare i sintomi. 

Ecco quali:

  • utilizzare rimedi naturali a base di fitoestrogeni e fitoprogestinici, come ad esempio soia, passiflora, salvia, semi di lino, trifoglio rosso;
  • per prevenire l'osteoporosi assumere integratori alimentari a base di vitamina D e calcio;  
  • per alleviare l'ansia e la stanchezza si consiglia sempre il magnesio;
  • assumere acidi grassi a base di Omega3 contro i trigliceridi;
  • Seguire una dieta equilibrata evitando il consumo di cibi ad alto contenuto di acidi grassi saturi privilegiando il consumo frutta e verdura;
  • eliminare il consumo di alcool e il fumo.
  • svolgere attività fisica regolare
Cura e Prevenzione