Cos'è la diplopia e quali sono le cause

PUBBLICATO IL 06 OTTOBRE 2021

La diplopia porta la persona a percepire 2 immagini dello stesso oggetto, l’oculista spiega di cosa si tratta, come si diagnostica e cura.

La diplopia letteralmente significa ‘visione doppia’ e consiste nella percezione di 2 immagini di un unico oggetto. Per preparazione ed esperienza, l’oculista ha il compito di riconoscere se l’origine della diplopia è strettamente oculare o se si tratta di una sintomatologia di diversa o più ampia natura. Ma quali sono le cause? Esistono diversi tipi di diplopia?

Il dottor Filippo Incarbone, oculista presso l’Unità operativa di Oculistica dell’Istituto Clinico Villa Aprica, diretta dal prof. Giuseppe Perone, spiega la differenza tra le diverse tipologie e come trattarle in maniera efficace.

 

Tipologie di diplopia 

La diplopia si distingue in due tipologie:

  • binoculare: la visione doppia scompare all’occlusione di ciascuno dei due occhi;
  • monoculare: la visione doppia resta evidente quando rimane aperto l’occhio dove origina la diplopia.

 

La diplopia binoculare

“Alla base della diplopia binoculare vi è un movimento non coniugato dei due occhi per cui la stessa immagine, in determinate posizioni dello sguardo, viene percepita in posizioni diverse dello spazio - spiega il dott. Incarbone -. 

Lo specialista chiede al paziente di seguire il movimento di una luce ed essa viene percepita doppia quando il suo sguardo è diretto nel campo d’azione del muscolo meno o per niente funzionante”.

 

Cause, diagnosi e rimedi

Le cause della diplopia binoculare possono essere di natura:

  •  vascolare;
  •  metabolica (ad es. diabete);
  •  traumatica;
  •  infiammatoria (come nell’oftalmopatia tiroidea);
  •  neoplastica;
  •  degenerativa.

La diagnosi clinica viene supportata da una serie di esami strumentali, ad esempio, Risonanza Magnetica, Elettromiografia, e da consulenze come la visita neurologica, che aiutano lo specialista a definire l’origine e la natura del problema. 

Temporaneamente, si può ovviare al disturbo con l’occlusione di 1 dei 2 occhi o, se possibile, con l’applicazione di particolari lenti, dette lenti prismatiche, che attenuano la diplopia. Il trattamento definitivo scaturisce dalla diagnosi precisa”.

 

Diplopia monoculare 

“Alla base, invece, della diplopia monoculare vi è una problematica che interessa solo 1 dei 2 occhi ed è di stretta competenza dell’oftalmologo

È la conseguenza di una distorsione dell’immagine che attraversa i mezzi diottrici “, continua l’esperto.

Cause e cure

Se pensiamo all’occhio come una macchina fotografica, il suo obiettivo è formato da due lenti: 

  • la cornea, membrana anteriore e trasparente, che è la lente più potente;
  • il cristallino, più interno, localizzato dietro l’iride e la pupilla, meno potente ma capace di modificare il proprio potere permettendo la messa a fuoco a diverse distanze

Entrambe possono provocare diplopia.

Tra le cause di origine corneale ricordiamo l’astigmatismo (l’immagine viene messa a fuoco su due piani diversi), un difetto di refrazione spesso associato a miopia e ipermetropia che deve essere opportunamente corretto per evitare la diplopia. 

Una particolare causa di astigmatismo è il cheratocono, malattia che colpisce 1 persona su 2000 a esordio tra i dieci e i vent’anni. In questo caso, l’astigmatismo è così elevato e irregolare da non poter essere corretto con lenti da occhiale. 

L’evoluzione tecnologica ha messo a disposizione degli oculisti tecniche che possono arrestarne l’evoluzione se diagnosticato precocemente, come il Cross-linking del collagene corneale, o permettere di trattarlo chirurgicamente con interventi di trapianto estremamente selettivi che prevedono l’uso del Laser a Femtosecondi agendo sulla cornea con precisione micrometrica (Trapianto Lamellare). 

Un’altra importante causa di diplopia monoculare è l’opacità del cristallino per cui, anche in questo caso, è necessario intervenire. 

Negli ultimi anni utilizziamo il laser a Femtosecondi e la tecnologia 3D per rendere minimo l’impatto chirurgico ed è possibile sostituire il cristallino naturale con un cristallino artificiale a elevata tecnologia in grado di correggere contestualmente anche i difetti refrattivi (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia) liberando il paziente dalla così scomoda dipendenza degli occhiali e risolvendo la diplopia”. 

“Come si può capire - conclude Incarbone - la diplopia richiede un tempestivo intervento da parte dello specialista oculista che in alcuni casi richiederà la consulenza di altri specialisti mentre in altri casi potrà risolvere completamente il problema dopo averlo accuratamente inquadrato”.

Cura e Prevenzione