Il kit delle medicine da viaggio: quali farmaci mettere in valigia per le vacanze
PUBBLICATO IL 29 LUGLIO 2021
Il dottore consiglia i farmaci di automedicazione per adulti e bambini da portare con sé, e spiega come conservare i medicinali in modo corretto.
Punture d’insetti, contusioni, problemi intestinali. Sono diversi i disturbi in cui si può incappare durante le vacanze, che ci si trovi al mare, in montagna o nelle città d’arte.
Inconvenienti di salute che, anche se in genere non gravi, possono mettere a repentaglio le tanto sospirate ferie. Cosa fare allora per evitarlo? Innanzitutto, ovviamente, essere prudenti. Ma non sempre basta. Per questo è importante ricordarsi di mettere in valigia, insieme a costumi, pantaloni corti, ciabatte o scarponcini, anche un piccolo kit con farmaci di automedicazione.
“Attenzione, però, se dopo qualche giorno i sintomi non passano è opportuno rivolgersi al Pronto Soccorso o alla guardia medica del posto in cui si è in villeggiatura. Il ricorso all'automedicazione, infatti, deve essere limitato nel tempo” sottolinea il dottor Paolo Serboli, responsabile del Pronto Soccorso del Policlinico San Pietro.
I farmaci che non dovrebbero mai mancare
Uno dei disturbi frequenti in vacanza è il mal di testa, spesso conseguente al cambio di ritmi e di abitudini.
“Contro questo e altri disturbi, come ad esempio il mal di denti o mal di schiena, è bene avere a portata farmaci antidolorifici e antinfiammatori, privilegiando molecole che si conoscono già e sono già state testate, come ad esempio il paracetamolo - spiega il medico -.
Sono poi utili:
- antipiretico in caso di febbre;
- farmaci antiacidi contro l'acidità di stomaco, frequente quando si modifica l’alimentazione o si eccede, come capita spesso in vacanza;
- antidiarroici e disinfettanti intestinali, meglio in capsule che in forma liquida per una migliore conservazione, soprattutto se si va in Paesi stranieri dove maggiore è il rischio di diarrea”.
Il kit per botte e contusioni
In vacanza, poi si approfitta del tempo libero per fare attività fisica e sport e così ecco che sono in agguato botte e contusioni.
“Buona abitudine è tenere sempre un piccolo kit di pronto soccorso con:
- una pomata anticontusione per le botte;
- cerotti;
- garze;
- disinfettante (o salviette disinfettanti pronte all'uso) per detergere e medicare piccole ferite.
Se però tagli o abrasioni sono importanti è meglio valutare come intervenire con un medico”, aggiunge il dott. Serboli.
I farmaci per le reazioni allergiche
E per le reazioni allergiche a punture di insetti, alimenti o da contatto? “Può essere indicato assumere un
antistamico via bocca e applicare, a livello locale, pomate antistaminiche o con una piccola percentuale di cortisone.
Per le persone allergiche, che abbiano già avuto manifestazioni importanti, è necessario associare anche il cortisone per via orale.
Nel caso di insetti, non dimenticate spray repellenti e stick post puntura per alleviare i fastidi”, specifica il medico.
L’antibiotico
Un antibiotico a largo spettro, poi, può essere utile in caso di febbre, tosse produttiva (catarrosa), otalgia, mal di gola (sempre con febbre).
“In caso questi sintomi non regrediscono dopo qualche giorno di terapia sintomatica con paracetamolo e/o antiinfiammatori, potrebbe essere indicato l’azitromicina, 1 somministrazione al giorno per 3-5 giorni, sia in compresse, sia in sciroppo (per i più piccoli).
Si tratta di un antibiotico che in genere non dà problemi di reazioni allergiche ed è ben tollerato. In ogni caso, prima di iniziare una terapia antibiotica, è sempre bene consultare un medico”, chiarisce il Responsabile del Pronto Soccorso del Policlinico San Pietro.
Gli integratori
Un ‘farmaco’ che spesso ci dimentichiamo, soprattutto quando si va in climi caldi, sono gli integratori salini a base di potassio e magnesio. “Con l’intensa sudorazione si tende a perdere questi due elementi essenziali per la normale attività fisica quotidiana. Per reintegrarli, è utile assumerli in compresse per una maggiore praticità e perché magari non sempre è disponibile la presenza di acqua potabile”, suggerisce l’esperto.
I medicinali per i bambini in vacanza
“Per la tranquillità dei più piccoli e per quella dei genitori - aggiunge lo specialista - oltre ai medicinali già citati, è meglio portare in vacanza anche:
- antiemetici, in caso di vomito;
- medicinali contro la diarrea;
- fermenti lattici per ripristinare la flora batterica;
- gocce auricolari anestetiche per eventuali otiti (molto frequenti anche per i bagni in mare o piscina);
- soluzione fisiologica salina sotto forma di spray nasale per decongestionare le vie respiratorie, qualora sbalzi di temperatura e colpi di aria condizionata causassero raffreddore” .
Come conservare i farmaci in viaggio
“Innanzitutto prima di partire per le vacanze bisogna controllare le scadenze dei medicinali. Se un farmaco è scaduto non diventa tossico, ma perde comunque di efficacia - continua il dottor Serboli -. Importante poi, in estate, è:
- preferire formulazioni solide, meno suscettibili alle alte temperature e soprattutto non necessitano di acqua potabile per la somministrazione;
- evitare che i farmaci siano esposti a temperatura superiore ai 25 gradi;
- tenerli nella loro confezione originale per sapere la data di scadenza e avere a disposizione il foglio illustrativo;
- rispettare la posologia indicata nel foglietto illustrativo (o suggerita dal proprio medico) e non eccedere nelle dosi”.
Farmaci ed esposizione solare
Un altro consiglio è informarsi con il proprio medico prima di esporsi al sole in caso di stiano seguendo terapie, poiché alcuni farmaci di uso comune (come ad esempio gli antibiotici, gli anticoagulanti, gli antidiabetici etc.) possono indurre reazioni cutanee con l’esposizione ai raggi UV.
Per chi è già in cura con farmaci
“Se si sta seguendo una terapia medica cronica è opportuno portare con sé un’adeguata scorta di medicinali (ad es. antidiabetici, antipertensivi, antiepilettici, antianginosi, anticoncezionali ecc.) che possa coprire in eccesso il periodo di tempo in cui ci si trova lontani da casa.
Soprattutto se ci si reca all’estero, può essere difficile, o addirittura impossibile riuscire a reperire il particolare farmaco di cui si necessita.
Per precauzione, è comunque consigliabile portare insieme ai medicinali abituali anche una prescrizione del medico curante in cui sia annotato:
- il nome commerciale del medicinale;
- il nome e la quantità di principio attivo contenuto in quel particolare prodotto.
In questo modo, in caso di necessità, anche se quel particolare farmaco non è commercializzato nel Paese di destinazione del nostro viaggio, è almeno possibile ricorrere temporaneamente a un preparato equivalente”, consiglia Serboli
Le precauzioni contro il Covid
Quest’anno nella valigetta dei medicinali, non possono mancare i dispositivi di protezione individuale e i presidi a cui ci siamo abituati negli ultimi mesi.
Anche se in tutta Italia è caduto l’obbligo della mascherina nei luoghi aperti, va ricordato che al chiuso è ancora obbligatoria, pertanto è consigliabile portare con sé una scorta di mascherine utili a coprire tutto il periodo della vacanza.
Da non dimenticare poi un disinfettante a base alcolica da tenere nella borsa della spiaggia e in zaino per detergere le mani quando non ce le si può lavare con acqua e sapone.
Infine, un ultimo suggerimento. “In caso di febbre persistente anche elevata, mal di gola, diarrea, dolori muscolari diffusi, stanchezza-spossatezza, mancanza di respiro, bisogna contattare il medico di guardia medica o di un presidio ospedaliero (Pronto Soccorso) per una rapida valutazione ed esecuzione di un eventuale tampone orofaringeo per SARS-CoV-2, che eventualmente può essere effettuato anche in farmacia” conclude il dottor Serboli.