Il Policlinico San Donato, tra i migliori ospedali al mondo specializzati in cardiologia
PUBBLICATO IL 10 OTTOBRE 2020
L'ospedale di Gruppo San Donato è stato indicato tra i migliori ospedali al mondo per la cura del cuore da 40.000 professionisti della sanità per la classifica World's Best Specialized Hospitals 2021 di Newsweek
L’IRCCS Policlinico San Donato è tra i migliori 50 ospedali al mondo specializzati in cardiologia. L’importante riconoscimento dell’eccellenza cardiologica dell’ospedale di Gruppo San Donato anche a livello internazionale arriva dalla classifica World's Best Specialized Hospitals 2021, stilata dalla rivista statunitense Newsweek, in collaborazione con Statista.
La classifica è stata realizzata intervistando on line 40.000 professionisti in ambito sanitario (tra medici, dirigenti e specialisti) provenienti da oltre 20 paesi in tutto il mondo e sottoposta per validazione ad un autorevole board internazionale di esperti del settore.
Il dottor Lorenzo Menicanti, Direttore dell’Area Chirurgica Cuore-Adulto e Direttore Scientifico della struttura, commenta il riconoscimento e spiega i motivi dell’eccellenza del Policlinico San Donato.
Perché il Policlinico di San Donato rappresenta un’eccellenza della cardiologia mondiale
Il dottor Menicanti ripercorre le tappe che hanno portato l’ospedale di Gruppo San Donato a diventare nel tempo e con costanza un punto di riferimento importante nella cura del cuore: “È stato, ed è tutt’ora, un percorso molto lungo e complesso, ma anche ricco di soddisfazioni e obiettivi raggiunti sia professionalmente, sia umanamente. Tutto è cominciato nel 1988, quando, all’interno del Policlinico San Donato, è nato il Centro Edmondo Malan e anche tutta l’attività cardiochirurgica - spiega il dottor Lorenzo Menicanti, Direttore dell’Area Chirurgica Cuore-Adulto e Direttore Scientifico della struttura -.
Dal 1992 siamo divenuti il primo centro cardiovascolare italiano; 5 anni dopo, nel 1997, siamo diventati il primo centro cardiovascolare europeo in termini di attività, rappresentando ancora oggi uno degli ospedali di riferimento per il cardiovascolare.
La nostra cardiochirurgia è riconosciuta a livello mondiale come tra le più performanti per determinate attività, soprattutto legate alla chirurgia dello scompenso cardiaco, alla cardiochirurgia pediatrica. Ma non solo.
Più recentemente, nella storia del nostro gruppo, si sono uniti anche altri gruppi di eccellenza: una Cardiologia di ricerca universitaria di alto livello, una Cardiologia interventistica di assoluta rinomanza e un dipartimento di Elettrofisiologia che rappresenta, probabilmente, una delle punte di diamante della ricerca attuale.
L’attività clinica prodotta in questi anni insieme all’attività di ricerca (Policlinico San Donato è un IRCCS, quindi un ospedale di ricerca!) hanno fatto sì che la reputazione della nostra struttura fosse altissima e riconosciuta in tutto il mondo.
I risultati clinici, i risultati di ricerca e i sistemi organizzativi sono considerati all’avanguardia rispetto alla media e sono la prova di quanto abbiamo fatto e continueremo a fare per i nostri pazienti in futuro”.
La ricerca cardiovascolare del Policlinico di San Donato e i suoi obiettivi
“Dal punto di vista della Ricerca, stiamo sviluppando diversi progetti sponsorizzati in larga parte dal Ministero della Salute - continua il dottore -; essendo noi appunto un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, ciò che attualmente stiamo producendo in maniera più significativa sono alcuni studi relativi alle gravi aritmie che determinano la morte improvvisa soprattutto nella popolazione giovane: si parla, in particolare, della sindrome di Brugada in tutte le sue espressioni e con tutti i sistemi per poterla diagnosticare tempestivamente e trattarla in maniera mirata.
Stiamo producendo poi risultati in termini di conoscenza su quelli che sono gli effetti dell’infarto acuto a medio e lungo termine sulla funzione del ventricolo e ancora vi è tutta la parte dedicata alla cardiologia interventistica la quale si sta occupando dello sviluppo di nuovi device, mantenendo alti i propri standard qualitativi.
Questi studi sono in fase di evoluzione e, quello che porteranno, sarà un aumento della conoscenza della patologia e della cura: questo è il nostro obiettivo più importante.
Anche l’attività di prevenzione e sensibilizzazione è parte integrante della nostra attività: attraverso le numerose campagne di prevenzione che sono state fatte e che continueranno a essere svolte, cercheremo sempre più di coinvolgere larga parte della popolazione anche grazie a programmi di ricerca di tipo epidemiologico che dovrebbero richiamare e sensibilizzare proprio le persone che ruotano attorno all’ospedale.
Il significato del riconoscimento della classifica di Newsweek
“Essere stati inseriti nei primi 50 migliori ospedali specializzati al mondo in Cardiologia rappresenta la misura della considerazione dei colleghi nazionali e internazionali, dell’importanza di questo Centro. Questo tipo di analisi, infatti, è stata fatta soprattutto in base a interviste all’interno del mondo medico internazionale.
Ricevere un’attestazione di questo tipo da parte della comunità scientifica rappresenta per tutti coloro che sono impegnati con noi nella cura dei pazienti una grandissima soddisfazione sia sul piano professionale, sia su quello umano e sicuramente dà un’iniezione di entusiasmo e fiducia nel continuare il nostro lavoro, in momenti non certo facili come quello che stiamo vivendo - conclude il dottor Menicanti -.
Con un database di circa 55.000 pazienti operati, 1.500 interventi di cardiochirurgia all’anno compresa la cardiochirurgia pediatrica, circa 3.000 studi elettrofisiologici, circa 300 valvole percutanee impiantate in posizione aortica, l’IRCCS Policlinico San Donato rappresenta un patrimonio di esperienza e conoscenza per il nostro paese e per i nostri pazienti; questo è, per noi, motivo di orgoglio, ma anche una grandissima responsabilità nel mantenere e migliorare la qualità delle cure che vengono offerte alle persone malate”.