Crioterapia: cos’è e i benefici

PUBBLICATO IL 14 NOVEMBRE 2020

L’esperto di Zucchi Wellness Clinic spiega in cosa consiste la crioterapia o terapia del freddo e la differenza tra criocamera e criosauna. 

Chi non ha mai fatto uso della famosa borsa di ghiaccio per alleviare il dolore dovuto a una distorsione? In questo consiste la crioterapia o terapia del freddo: sfruttare le basse temperature, per attenuare il dolore, ridurre l’infiammazione e per migliorare lo stato di salute in generale

Ce ne parla il Dottor Cristiano Fusi Responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica degli Istituti Clinici Zucchi di Monza e del Centro di Riabilitazione e di medicina sportiva di Zucchi Wellness Clinic

Cos’è la crioterapia e a cosa serve

“La crioterapia è  un trattamento fatto in criosauna o criocamera,  che sottopone il corpo a temperature che vanno fino a -130° per una durata di circa 3 minuti - dichiara l’esperto -. E’ in grado di:

  • contrastare le infiammazioni
  • migliorare il recupero fisico post-allenamento e post-infortunio”.  

Sempre più diffusa tra atleti professionisti e sportivi in generale, la crioterapia negli ultimi anni è in voga anche tra le celebrities che la utilizzano come buona abitudine per contrastare l’invecchiamento cutaneo e per il controllo del peso corporeo come percorso di remise en forme. 

 “Si tratta di una pratica che risale fino ai tempi dell’Impero Romano, ma a modernizzarla è stato nel 1978, il medico giapponese Yamaguchi il quale vide come le sessioni di congelamento erano in grado di trattare le infiammazioni dovute all’artrite reumatoide dei propri pazienti. 

Successivamente tale tecnica iniziò a guadagnare popolarità anche tra gli atleti professionisti, medici e gli appassionati di sport in generale, fino a diventare oggi un trattamento usato in molte società sportive” dichiara il Dott.Fusi.

I benefici della terapia del freddo

I benefici che apporta la terapia del freddo nell’organismo sono molteplici: 

  • stimola la produzione di sostanze antidolorifiche e antinfiammatorie come endorfine e citochine;
  • stimola il metabolismo che è in grado di bruciare più in fretta le calorie;
  • stimola la circolazione sanguigna;
  •  bilancia il sistema endocrino;
  •  favorisce lo smaltimento di tossine

In ambito fisiatrico-ortopedico, neurologico e wellness l’esposizione al freddo avviene all’interno di macchinari come la criocamera e la criosauna le cui sedute durano circa 3 minuti e sono indicate per:

  • un recupero fisico post-allenamento;
  • per il trattamento muscolare post-infortunio o per il trattamento delle infiammazioni acute;
  • per contrastare gli effetti sulla muscolatura di malattie croniche come la fibromialgia (apportando un effetto antidolorifico), la malattia di Parkinson e la sclerosi multipla come supporto alla riabilitazione e per mantenere il più a lungo attive le funzioni motorie;
  • in ambito estetico, per favorire il controllo del peso, per ridurre la ritenzione idrica e contrastare la cellulite e l’invecchiamento cutaneo.

Criocamera e Criosauna: quali differenze?

La criocamera e la criosauna presentano alcune differenze: 

  • la criocamera è una cabina con pareti raffreddate da azoto liquido, al cui interno le temperature variano tra -110°C e -130 °C e dove si entra con tutto il corpo;

 

  • la criosauna è una cabina circolare, raffreddata sempre da azoto liquido, dove la testa rimane fuori e solo il corpo è esposto a temperature che arrivano anche fino a -180 °C

“Entrambe hanno pressoché gli stessi benefici, la differenza sostanziale è l’inclusione di collo e testa all’interno della criocamera che permette una stimolazione del sistema nervoso centrale, in grado di consolidare l’efficacia del trattamento e generare maggiori benefici, sia dal punto di vista fisico che psicologico” indica l’esperto.

La criocamera di Zucchi Wellness Clinic 

All’interno del Centro di Riabilitazione di Zucchi Wellness Clinic mettiamo a disposizione dei nostri pazienti la criocamera che può essere utilizzata attraverso sedute singole o in più cicli abbinata a trattamenti fisioterapici” precisa il dott. Fusi.

Per l’utilizzo da parte dei pazienti è necessaria una specifica valutazione medica che accerti:

  • l’idoneità del paziente;
  • l’assenza di controindicazioni (tra le principali: patologie cardiovascolari, le insufficienze respiratorie gravi, la malattia di Raynaud e le ferite e abrasioni in atto).
Cura e Prevenzione