Ambientamento in tre giorni: una nuova sfida
PUBBLICATO IL 04 NOVEMBRE 2020
L’ingresso al nido La Zucca Felice avviene con il metodo di ambientamento in tre giorni. Ecco i vantaggi e i punti di forza.
All’Asilo Nido la Zucca Felice genitori e bambini sperimentano l’ambientamento in tre giorni, ispirato al “metodo dei tre giorni” adottato in Svezia e introdotto in Italia per la prima volta dal nido d’infanzia “L’isola di Peter Pan” di Cesena.
L’equipe del nido la Zucca Felice ci spiega in cosa consiste questo ambientamento, le differenze rispetto al metodo tradizionale, perché ha deciso di adottare questo approccio innovativo e quali sono i benefici per bambini e genitori, sempre nel pieno rispetto delle norme anti-covid.
Ambientamento tradizionale e ambientamento in tre giorni a confronto
L’ingresso al Nido è un passaggio molto delicato per il bambino, rappresenta il primo momento di distacco dai genitori e l’incontro con un nuovo ambiente e nuove figure di riferimento. Per rispondere al meglio a questo passaggio, è contemplato un periodo di ambientamento. Vediamo che differenza c’è tra il metodo tradizionale e l’ambientamento in tre giorni o compartecipato, adottato da La Zucca Felice.
Il metodo tradizionale
Secondo l’approccio tradizionale, la fase di ambientamento prevede un periodo di circa due settimane, durante le quali il bambino si adatta al nuovo contesto e alla separazione dal genitore: mentre il bambino aumenta progressivamente il tempo di permanenza, il genitore riduce la sua presenza al nido, tramite momenti di distacco brevi e graduali. Terminato questo periodo il bambino frequenta il nido secondo l’orario concordato.
Ma la gradualità di questo metodo non sempre tiene in considerazione i tempi del bambino, che non ha ancora la capacità di elaborare la dimensione del tempo.
Il distacco di un’ora al giorno è quindi veramente funzionale? Anche se le separazioni dal genitore sono brevi e graduali sono difficili da comprendere ed elaborare. Il bambino vive una situazione di smarrimento quando la mamma si allontana, anche se solo per poco, ed è più difficile gestire una dimensione priva di riferimenti come “tra poco arriva la mamma”, rispetto al riconoscimento della routine del nido: “la mamma arriva dopo la merenda”.
Le responsabili del nido d’infanzia “L’isola di Peter Pan” di Cesena si sono pertanto interrogate sulle fatiche delle separazioni brevi e sulla percezione del tempo nei bambini e hanno trovato una risposta nei paesi nordeuropei, in particolare in Svezia, dove la maggior parte dei nidi adotta, da molti anni, il metodo dei tre giorni. Hanno osservato questa realtà da vicino per mesi, giorno per giorno, riscontrando i benefici e i vantaggi per bambini e famiglie.
L’ambientamento “dei tre giorni” o compartecipato
L’ambientamento dei tre giorni prevede che il bambino e il genitore trascorrano insieme tutta la giornata al nido, per tre giorni consecutivi. I genitori, quindi, restano per tutto l’orario di frequenza dei bambini, dalle 9.30 alle 15.30 o fino alle 13.00 in caso di part-time, per i primi tre giorni.
Possono così giocare con i propri figli o restare in una situazione più osservativa, partecipando alle routine previste della giornata: la merenda, l’attività, l’igiene personale, il pranzo e la nanna. In questi tre giorni il genitore vive in prima persona il contesto del nido e ha un ruolo attivo nel sostenere il proprio piccolo nell’ambientamento. Solo il quarto giorno al mattino ci si saluta e avviene il vero e proprio distacco tra genitori e figli.
Occorre evidenziare che ogni relazione porta con sé bisogni e specificità differenti, e pertanto la strutturazione delle giornate viene adeguata alle situazioni specifiche e alle esigenze dei bambini e del genitore (ad es. prolungare di un giorno l’ambientamento).
Ciò che è fondamentale è che l’ambientamento avvenga INSIEME: insieme al genitore, all’educatrice, al bambino e agli altri bambini.
I punti di forza dei tre giorni
La particolarità di questa modalità di ambientamento è che:
- il bambino apprende le routine del nido
- esplora il nuovo ambiente
- conosce le educatrici e gli altri bambini in una dimensione di sicurezza emotiva, affiancato da mamma o papà.
I genitori hanno l’opportunità di toccare con mano l’organizzazione degli spazi e delle attività, costruiscono relazioni di fiducia con le educatrici e acquisiscono una maggiore consapevolezza e tranquillità nel sapere il proprio figlio all’interno del nuovo contesto. Tutto ciò si riflette positivamente sul bambino che, sulla serenità dei propri genitori, costruisce la propria.
Il distacco, quindi, avverrà con più facilità per entrambi, perché il nuovo ambiente è stato conosciuto e sperimentato insieme.
Oltre a rispondere ai bisogni emotivi di bambino e genitore, l’ambientamento in tre giorni aiuta l’organizzazione familiare e permette di limitare le difficoltà lavorative.
In questo tipo di ambientamento le ore che i genitori passano con i propri figli all’interno del nido, sono superiori a quelle che passerebbero con un ambientamento classico, ma sono concentrate in pochi giorni, senza costringere i genitori a prendere una lunga serie di ferie e permessi lavorativi.
Il ruolo delle educatrici
Le educatrici entrano in contatto graduale, sia con i bambini che con i genitori, osservando le abitudini e il modo di relazionarsi. Il loro ruolo fondamentale è quello di accogliere e sostenere i bambini e i genitori prima, durante e dopo l’ambientamento, e rispondere a tutte le paure e i timori.
Obiettivo del vivere insieme queste giornate è raccontare chi siamo, come agiamo e perché. È in questi giorni che si gettano le basi per una relazione di reale fiducia.
L’esperienza di Spazio Aperto Servizi e de La Zucca Felice
La Cooperativa Spazio Aperto Servizi ha già sperimentato questa modalità di ambientamento presso altri nidi, ha formato a questo metodo personale educativo, e la buona riuscita e soddisfazione dei genitori ha dimostrato che condividere insieme le giornate, farsi conoscere, osservare la relazione genitori-figli senza limitarsi al racconto “sulla carta” a inizio anno, permette di creare con maggior facilità un rapporto di fiducia e sviluppare una maggior collaborazione.
Per questi motivi abbiamo deciso di utilizzare questo metodo anche all’apertura de La Zucca Felice.
I genitori, i bambini e le educatrici si sono messi in gioco, hanno vissuto a pieno momenti di gioia e di fatica delle giornate.
Le educatrici hanno svolto i colloqui pre-ambientamento per iniziare a conoscere i bambini attraverso le parole dei loro genitori e a comprendere eventuali preoccupazioni. Durante l’ambientamento ogni genitore ha avuto modo di condividere i propri pensieri rispetto alle emozioni e sensazioni provate in quei giorni di ambientamento.
Concluso l’ambientamento, l’equipe ha avuto modo di rivedersi con i genitori per condividere e rileggere i loro vissuti. I feedback sono stati tutti molto positivi e oggi bambini e adulti sono molto sereni nei distacchi quotidiani.
L’ambientamento nel rispetto delle norme anti-Covid
Le iscrizioni all’Asilo nido La Zucca Felice sono sempre aperte. Gli ambientamenti proseguono, comprendendo l’adulto accompagnatore, in piccoli gruppi e in spazi separati da quelli già frequentati dagli altri bambini e sempre nel rispetto delle misure vigenti per il contenimento del contagio (distanziamento fisico e utilizzo dei DPI da parte dei soggetti adulti), così come previsto dalle ultime disposizioni nazionali (DPCM del 24 ottobre 2020).
Quando si può parlare di un buon ambientamento?
La risposta è semplice: quando ci si prende cura del bambino e del genitore.
Solo quando il genitore è pronto a lasciare e salutare il figlio in un nuovo contesto, anche il bambino può lasciarsi andare, fidarsi e familiarizzare con il nuovo ambiente.