L’Istituto Clinico Sant’Ambrogio a sostegno dell’Asst Santi Carlo e Paolo nella gestione delle emergenze cardiologiche

PUBBLICATO IL 20 MARZO 2020

Un altro esempio di collaborazione tra un ospedale del Gruppo San Donato e il sistema sanitario regionale, in un momento di emergenza sanitaria da Covid-19

L’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, uno degli ospedali GSD, si schiera al fianco dell’Asst Santi Carlo e Paolo, struttura ospedaliera individuata dalla delibera regionale per l'emergenza da COVID - 19 come Hub per le emergenze cardiologiche interventistiche. 

Da mercoledì 18 marzo 2020, due équipe di emodinamisti e infermieri specializzati dell’unità operativa dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio - diretta dal dottor Maurizio Tespili - mettono la loro esperienza a sostegno dei colleghi dell’Asst Santi Carlo e Paolo. 

Sia nel turno di giorno, sia in quello di notte, l’équipe del dottor Tespilli  contribuisce alla gestione delle emergenze cardiologiche, garantendo cure efficienti e tempestive a un bacino potenziale di 400mila abitanti. 

La cardiologia interventistica dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio

L’Istituto Clinico Sant’Ambrogio è centro di eccellenza a livello italiano per la cardiologia interventistica.

Il dipartimento cardiovascolare/cardiotoracico della struttura si avvale di:

  • heart team con più di cinquanta medici specialisti nell’ambito della cardiochirurgia;
  • elettrofisiologia; 
  • chirurgia vascolare e toracica che si prendono cura annualmente di oltre 3.000 pazienti. 

Il dottor Francesco Galli, AD dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio ha commentato:“ La collaborazione tra le due strutture ospedaliere rappresenti un esempio importante della capacità del nostro sistema sanitario regionale di fare squadra e rete tra strutture pubbliche e private accreditate nel bene di tutti i cittadini, obiettivo in cui crediamo particolarmente in questo momento”.  

L’impegno dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio nella lotta a Covid-19

Contestualmente, l’Istituto Clinico Sant’Ambrogio è impegnato in prima linea e direttamente anche sul fronte COVID- 19 con: 

  • un piano di degenza ordinaria riconvertito per accogliere i pazienti affetti da COVID-19;  
  • 7 posti letto dedicati in terapia intensiva.
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