Pazienti oncologici e Covid-19: le precauzioni da prendere

PUBBLICATO IL 13 MARZO 2020

L’infezione da nuovo coronavirus, chiamata COVID-19, è comparsa sulla scena mondiale da pochi mesi e sono ancora diverse le incognite circa la capacità di trasmissione del virus e le categorie di persone più a rischio. 

Secondo i dati epidemiologici raccolti fino ad ora in Italia, sappiamo che circa l’80% degli infetti noti è asintomatico o sviluppa dei sintomi influenzali che non richiedono cure particolari. 

Nel restante 20% dei casi la malattia si manifesta in modo più aggressivo, causando difficoltà respiratorie che a volte possono anche richiedere il ricovero in terapia intensiva.

I dati ci dicono anche che le persone a più alto rischio di presentare forme gravi di malattia sono:

  • gli anziani;
  • i soggetti con patologie sottostanti (come ipertensione, problemi cardiaci o diabete); 
  • le persone immunodepresse. 

Quali sono i consigli per i pazienti oncologici? Che tipo di rischi corrono e quali sono le precauzioni da prendere? Ce lo spiega Stefano Cascinu, direttore dell’Unità Operativa di Oncologia Medica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. 

I pazienti oncologici sono a maggior rischio di contrarre COVID-19?

“Statisticamente i pazienti oncologici sono da sempre una categoria più soggetta alle infezioni virali e batteriche e alle loro eventuali complicanze - spiega il professor Cascinu -. 

Non abbiamo ragione di credere che sia diverso nel caso della nuova infezione da Covid-19. Per questo i pazienti oncologici devono stare particolarmente attenti”. 

Al di là del dato medio, la suscettibilità alle infezioni varia da caso a caso e dipende da:

  • tipo di cancro;
  • stadio di avanzamento; 
  • terapie in corso.

Per questo il consiglio fondamentale rimane quello di ascoltare le indicazioni del proprio medico curante e di seguire le regole di comportamento che dovremmo adottare tutti per ridurre il rischio di contagio.

Le terapie oncologiche aumentano il rischio di infezione?

Al momento non esistono dati scientifici certi riguardo l’impatto delle terapie oncologiche sul rischio di contrarre l’infezione da nuovo coronavirus, né sul rischio di sviluppare maggiori complicanze. 

Tuttavia, in analogia con quanto avviene per le altre infezioni virali, è ragionevole credere che la chemioterapia, essendo immunosoppressiva, aumenti il rischio di contrarre il virus e di sviluppare forme più gravi della malattia.

Non c’è invece ragione di credere che la radioterapia o l’immunoterapia costituiscano degli elementi di rischio particolare, perché non agiscono in modo immunosoppressivo e non mettono quindi in difficoltà le difese del nostro organismo. 

Come devono comportarsi i pazienti oncologici

“La prima cosa da dire è che in generale i pazienti malati di cancro non devono sospendere le terapie per paura di contrarre COVID-19 - chiarisce il professore -.

L’unica accortezza è quella di avvisare il proprio medico curante, per telefono, a fronte di una sintomatologia riconducibile all’infezione da coronavirus. Sarà solo il medico curante a valutare quando e se rimandare temporaneamente il trattamento”. 

Mentre è possibile che i pazienti guariti si vedano spostare alcune visite ambulatoriali nell’ambito dei controlli periodici di follow-up, almeno nel momento di maggiore criticità dell’epidemia e conseguentemente dei presidi sanitari, con l’obiettivo di tutelare la salute dei pazienti.

In assenza di sintomi simil influenzali la cosa migliore è continuare il proprio protocollo di cura e seguire i comportamenti indicati dal Ministero della Salute a tutti i cittadini per evitare il diffondersi del contagio. 

Le misure di protezione per evitare il contagio

Tra i comportamenti indicati dal Ministero della Salute, che vanno seguiti anche dalle persone che si prendono cura dei malati, ci sono:

  • lavarsi spesso le mani, per almeno 20 secondi;
  • evitare di stringere la mano; 
  • mantenersi ad almeno un metro di distanza dagli altri;
  • evitare di toccarsi la faccia, soprattutto prima di essersi lavati le mani;
  • pulire bene le superfici;
  • evitare i contatti con le altre persone se si manifestano sintomatologie simil influenzali;
  • muoversi il meno possibile e solo per motivazioni urgenti.
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