Fertilità maschile e caldo: come proteggersi dagli effetti delle temperature estive

PUBBLICATO IL 30 LUGLIO 2020

Le temperature elevate dei mesi estivi possono influenzare negativamente la fertilità maschile. Il Dott. Mignini Renzini spiega come preservare la qualità del liquido seminale. 

Gli shock termici a livello dei genitali possono influenzare la capacità riproduttiva maschile. La temperatura intratesticolare elevata può avere effetti negativi sulla spermatogenesi ( la formazione di spermatozoi) e lo stress termico potrebbe causare alterazioni nella qualità del seme e sulla sua capacità riproduttiva.Il Dott. Mario Mignini Renzini - Direttore Medico del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi e Responsabile dell'Unità Operativa di Ginecologia presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato, spiega  quali accorgimenti adottare in estate per preservare la fertilità maschile.

L'effetto del caldo sulla produzione di spermatozoi

“Affinché la spermatogenesi normale prosegua, la temperatura scrotale dovrebbe essere inferiore di 2,2°C rispetto a quella intra-addominale spiega il Dott. Mario Mignini Renzini -. La temperatura ideale per la formazione degli spermatozoi è di 34,5°, e un aumento anche di solo un decimo di grado all'interno dei testicoli determina un rallentamento della formazione degli spermatozoi, con una conseguente diminuzione della fertilità.” 

A testimonianza, uno studio pubblicato da Asian Journal of Andrology che ha indagato l’effetto del calore sulla fertilità maschile. La ricerca è stata condotta su venti uomini di età compresa tra i 22 ed i 45 anni, sottoposti a riscaldamento testicolare, mediante bagni d’acqua a 43°C in 10 sessioni da 30 minuti ciascuna. Dai risultati ottenuti si è osservata su tutti e 20 gli uomini una diminuzione del numero totale di spermatozoi, della loro concentrazione e capacità di movimento. Inoltre, si è rilevato un incremento della percentuale di spermatozoi che presentavano frammentazione del DNA. 

Gli accorgimenti per proteggere la fertilità maschile 

Durante le giornate estive con temperature molto elevate, alcune abitudini di vita e piccoli accorgimenti possono aiutare gli aspiranti papà a proteggere la loro fertilità. Ecco i consigli dell’esperto: 

  • evitare di indossare indumenti troppo stretti, come i jeans aderenti, che possono impedire la giusta dispersione termica dei testicoli;

  • mantenere il costume sempre bagnato nelle ore più calde della giornata se trascorse in spiaggia;

  • evitare la sedentarietà, che non permette una corretta dissipazione del calore; 

  • evitare gli sport che creano una condizione di costrizione dei genitali maschili come, esempio, il ciclismo.

Meglio boxer o slip attillati?  

“Anche per quanto riguarda la biancheria intima, è importante prestare la giusta attenzione agli indumenti che si scelgono - avverte  il Dott. Mignini Renzini -. Secondo una ricerca pubblicata su Human Reproduction, infatti, gli uomini che indossano boxer hanno una più alta concentrazione di spermatozoi rispetto a coloro che indossano biancheria intima più aderente. L’utilizzo di slip attillati determina un aumento della temperatura dei testicoli e una conseguente diminuzione della produzione di spermatozoi. Fondamentale per la formazione degli spermatozoi è l’ormone follicolo-stimolante (FSH) e i ricercatori hanno registrato livelli più alti tra coloro che indossano slip. Il motivo potrebbe proprio essere un meccanismo di compensazione: per far fronte al danno ai testicoli, dovuto all’alta temperatura dello scroto, l’organismo risponde con più alti livelli di FSH per stimolare la produzione di spermatozoi”. 

L’importanza dello stile di vita e dei controlli

“Sarebbe importante per gli uomini prendere coscienza fin da giovani, che una vita sana, un’alimentazione corretta e i giusti accorgimenti negli stili di vita rappresentano i migliori alleati per preservare la propria salute, anche quella sessuale. Un controllo dall'andrologo può servire a capire come proteggere la fertilità anche dalle minacce esterne, modificando il proprio stile di vita.” conclude il Dott. Mignini Renzini.

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