Record di impianti di defibrillatore sottocutaneo all’Istituto Clinico Sant’Ambrogio

PUBBLICATO IL 27 GENNAIO 2020

L’istituto clinico Sant’Ambrogio festeggia il 100° intervento di impianto di defibrillatore sottocutaneo con tecnica intermuscolare.

L’équipe di Elettrofisiologia e Aritmologia clinica dell’Istituto Clinico Sant’Ambrogio, guidata dal dottor Massimo Mantica, ha effettuato recentemente il 100° impianto di defibrillatore sottocutaneo EMBLEM MRI S-ICD compatibile con la Risonanza Magnetica. 

Il primo e unico al mondo che viene inserito sotto la pelle senza toccare né il cuore, né i vasi sanguigni.

L’Istituto Clinico Sant’Ambrogio ha sempre mostrato particolare attenzione e interesse alle innovazioni in ambito cardiologico e aritmologico ed è stato fra i primi ad adottare questa nuova tecnologia. 

Il primato è ulteriormente rafforzato dal fatto che l’impianto è stato effettuato ricorrendo a una metodica chirurgica innovativa, la tecnica intermuscolare, che ha permesso al paziente di avvalersi dei benefici della terapia senza ripercussioni sul suo aspetto fisico ed estetico.

Impianto con tecnica intermuscolare

La tecnica intermuscolare può essere eseguita sia in anestesia generale, sia in anestesia locoregionale e permette di inserire il defibrillatore all'interno di una tasca fisiologica presente tra il muscolo gran dorsale e serrato.

In questo modo si massimizza l'efficacia del defibrillatore e garantisce un ottimo impatto estetico.

I benefici del defibrillatore sottocutaneo

Questo tipo di defibrillatore sottocutaneo, messo a punto da Boston Scientific, rappresenta una straordinaria alternativa rispetto ai defibrillatori tradizionali. 

Non toccando né il cuore, né i vasi sanguigni, richiede una procedura d’impianto minimamente invasiva che permette ai medici di intervenire in condizioni di grande sicurezza e elimina le possibili complicanze (infezioni, rotture, malfunzionamenti) spesso legate all’inserimento di elettrocateteri nel cuore.

Il commento dei medici dell’équipe

Grande la soddisfazione per il buon esito dell’intervento è stata espressa dall’équipe diretta dal dottor Massimo Mantica e composta dai dottori:

  • Valerio Desanctis 
  • Luca Ottaviano 
  • Martina Morosato
  • Giusy Sirico
  • Stefania Panigada. 

“Il sistema sottocutaneo S-ICD si sta confermando come una tecnologia di grande efficacia per proteggere i pazienti cardiopatici dalla morte cardiaca improvvisa - hanno commentato il dottor Luca Ottaviano e il dottor Valerio De Sanctis che hanno effettuato l’intervento. 

“La caratteristica unica di questo dispositivo salvavita è che tutti i suoi componenti vengono posizionati sottopelle, sopra la gabbia toracica, senza entrare nel cuore. 

Questo consente a noi cardiologi di intervenire sui pazienti in modo molto meno invasivo rispetto agli impianti tradizionali, preservando l’integrità anatomica e la fisiologia del cuore”.

“Il dispositivo di ultima generazione che abbiamo impiantato, rispetto a quelli più convenzionali - continua il dottor Mantica - riduce i rischi di complicanze nel breve e nel lungo periodo, garantendo la assoluta efficacia nel trattamento delle aritmie maligne, oltre al massimo comfort per il paziente. 

Si tratta, concretamente, di una nuova frontiera che offre prospettive importanti per prevenire la morte cardiaca improvvisa”. 

Cura e Prevenzione