Il Natale ai tempi del Covid-19: piccola guida per viverlo in sicurezza e serenità.

PUBBLICATO IL 20 DICEMBRE 2020

Scopriamo con gli esperti del San Raffaele come vivere le feste natalizie in sicurezza e come affrontare con serenità anche le emozioni negative che provocherà.

Le feste di Natale sono alle porte e si annunciano molto diverse da quelle a cui siamo abituati. E non solo perché il governo ha emanato nuovi divieti agli spostamenti dal 24 dicembre al 6 gennaio, mettendo tutt'Italia in zona rossa durante i festivi, prefestivi e weekend, e arancione altrimenti.

Ma perché, anche qualora aveste la possibilità di fare il Natale con la vostra famiglia rispettando le regole imposte dal governo, il rischio di contagio da Covid-19 durante i festeggiamenti è alto e va preso con estrema serietà.

È compito di ognuno di noi, nel rispetto delle leggi, scegliere quali comportamenti adottare durante le feste natalizie, ma è fondamentale avere tutte le informazioni e gli strumenti utili per fare questa scelta in modo sereno e consapevole.

Quanto è rischioso festeggiare il Natale in famiglia? Ci sono delle alternative più sicure? Se si sceglie di fare il Natale a distanza, come gestire le aspettative della famiglia e le emozioni negative della lontananza e della solitudine?

I fattori che aumentano il rischio di contagio a Natale

I festeggiamenti di Natale, soprattutto in Italia, costituiscono un evento ad alto rischio, perché sommano una serie di comportamenti che facilitano la trasmissione del virus, come abbiamo già spiegato.

Innanzitutto il fatto di trovarsi in un gruppo spesso superiore alle 5 persone, per un tempo piuttosto prolungato. Se il tempo è superiore ai 15 minuti, ed è anzi nell’ordine delle diverse ore come nel caso dei festeggiamenti di Natale, la probabilità di trasmissione aumenta considerevolmente

Ad aggravare la situazione c’è il fatto che a Natale ci si riunisce al chiuso, tipicamente in una singola stanza, e per diverse ore. Il fatto di trovarsi numerosi in un singolo posto ci spinge anche – spesso senza che ce ne rendiamo conto – a parlare a voce alta, un altro fattore di rischio. Tutto questo è vero anche se ci si trova all’aperto

Se uno dei partecipanti è infetto senza saperlo (perché ancora asintomatico), la probabilità che contagi i parenti è considerevole anche qualora tutti indossino la mascherina, una precauzione impossibile da rispettare visto che in genere ci si trova intorno a un tavolo per mangiare.

È evidente che al di là di piccoli accorgimenti (areare la stanza, indossare la mascherina quando non si sta mangiando, ridurre al minimo il numero dei partecipanti) i festeggiamenti di Natale, Santo Stefano e Capodanno sono situazioni ad alto rischio di contagio. Ecco perché gli esperti sono preoccupati e chiedono di stare ognuno a casa propria, venendo meno, per quest’anno, alle tradizioni.

I consigli per un Natale “alternativo”

Evitare di fare pranzi e cene numerose durante i giorni di festa non significa necessariamente rinunciare a festeggiare o a vedere le persone a cui si vuole bene.

Se siete impossibilitati a incontrare parenti e amici fisicamente, potete sempre organizzare una videochiamata per stare in compagnia a distanza. 

“Vedersi per via telematica non è la stessa cosa che vedersi fisicamente, ma è comunque un potente antidoto alla solitudine,” spiega Valentina Di Mattei, responsabile del servizio di psicologia clinica della salute di Ospedale San Raffaele e docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele Di Milano.

“Nelle relazioni la vista gioca un ruolo fondamentale: una parte importante delle comunicazioni, quella più emotiva e di natura non verbale, è veicolata infatti dai gesti e dalle espressioni. Vedere un volto, oltre che sentire una voce, è fondamentale.”

Se invece avete la possibilità di incontrare i parenti e gli amici rispettando le regole sugli spostamenti, potete scegliere di fare una lunga passeggiata insieme, in un parco nelle ore più calde della giornata, indossando sempre la mascherina.

Come gestire aspettative ed emozioni

Rinunciare alle proprie tradizioni e ad abbracciare le persone a cui vogliamo bene, soprattutto dopo un anno così stressante e faticoso, è difficile per tutti. E non ci sono solo le proprie emozioni da gestire, ma anche quelle dei propri parenti e amici, che magari hanno sofferto o stanno soffrendo più di noi il distanziamento sociale e la solitudine causati dal Covid-19.

“Il consiglio principale è quello di non rimandare troppo la decisione: solo così si ha il tempo per mettere in campo le risorse psichiche per affrontarla al meglio e di conseguenza minore sarà lo stress emotivo per tutti i membri della famiglia," continua Di Mattei.

"L’altro consiglio fondamentale è non far sentire gli altri membri della famiglia come ‘possibili untori’, senza rinunciare però a comunicare le vostre emozioni in merito alla scelta fatta, anche quelle negative, e ad accogliere quelle delle persone a cui volete bene. Condividere la propria tristezza e dire parole semplici come 'mi manchi' e 'ti voglio bene' può fare la differenza."

Può essere utile anche ricordarsi reciprocamente che queste scelte individuali vanno a beneficio di tutti, soprattutto delle persone più fragili: in questo senso riflettono i valori più essenziali del Natale.

“Ma attenzione: accettare e comunicare le proprie emozioni negative  (tristezza, ansia, solitudine) non significa abbandonarsi ad un eccessivo scoraggiamento - osserva Valentina Di Mattei -.

Ricordiamoci che ci troviamo in una situazione di emergenza che è destinata a finire.

Si tratta di un anno eccezionale che richiede comportamenti eccezionali. I vaccini stanno arrivando, e sembrano funzionare bene, bisogna mantenere un cauto ottimismo e guardare con speranza al prossimo inverno e al prossimo Natale.

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