COVID-19 e disturbi del sonno: come dormire bene durante la pandemia

PUBBLICATO IL 25 APRILE 2020

Le indicazioni del primario del Centro Medicina del Sonno di San Raffaele Turro per fronteggiare le difficoltà a dormire bene in questo periodo.

Dormire bene durante la pandemia può risultare difficile anche per coloro che non soffrono abitualmente di disturbi del sonno.

Migliorare i problemi di insonnia  legati all’emergenza COVID-19 e la qualità del sonno tuttavia si può seguendo alcuni facili consigli. Ecco i suggerimenti Il Prof. Luigi Ferini-Strambi, primario del Centro di Medicina del Sonno dell'IRCCS Ospedale San Raffaele Turro per dormire bene.

Nuovo coronavirus: perché è difficile dormire bene 

Per poter fronteggiare al meglio questa situazione è utile capire perché si fa fatica a dormire bene e come è possibile mantenere un corretto ritmo sonno-veglia. In questa circostanza, sono molti gli elementi che possono minare la buona igiene del sonno, aumentando i livelli di stress e ansia a cui siamo sottoposti. 

Dalla preoccupazione per la propria salute e quella dei propri cari alla sospensione dell’attività lavorativa, dall’isolamento fino al timore dell’impatto economico post pandemia.

“Il sonno potrebbe risultare disturbato anche dalla nuova routine quotidiana. Non è facile costruire e mantenere un ritmo ben scandito: può capitare di andare a dormire e svegliarsi più tardi, oppure di concedersi dei sonnellini pomeridiani che, in circostanze normali, non sarebbero stati possibili. Rischiamo così di stravolgere il nostro bio-ritmo”, spiega il Professore.  

Oltre a ciò, anche l’attività motoria risulta diminuita con il risultato di essere meno stanchi fisicamente. Vale lo stesso per l’esposizione alla luce naturale, essenziale per il nostro ritmo circadiano - una sorta di orologio biologico interno al nostro corpo basato su vari fattori, tra cui stimoli ambientali come la luce.

L’esposizione continua a dispositivi elettronici e notizie

Le nuove attività imposte dalla quarantena all’interno delle mura di casa spesso comportano un utilizzo maggiore dei dispositivi elettronici, sia a scopo di interazione sociale (videochiamate su app e piattaforme, utilizzo di social network etc), sia a scopo di intrattenimento (televisione, giochi da consolle etc). 

Senza dimenticare che le stesse esigenze lavorative e scolastiche impongono l’utilizzo di un computer:

“Specialmente nelle ore serali - prosegue l’esperto -  la sovra esposizione agli schermi può avere un impatto negativo sul sonno. 

Il rilassamento risulta più difficile a causa dell’iperstimolazione del cervello avvenuta durante il giorno e la luce blu prodotta dai device elettronici può compromettere la produzione di melatonina, un ormone che facilita il sonno”. 

Anche l’esposizione continua a notizie focalizzate sulla pandemia potrebbe dar luogo a quello che viene definito Headline Stress Disorder, un disturbo legato alla lettura ripetuta e costante di titoli di giornale che affrontano esclusivamente il problema dell’attuale emergenza sanitaria.

 La conseguenza è, anche in questo caso, l’insonnia. 

L’importanza del sonno

 Il sonno è una funzione fondamentale per l’organismo perché: 

  • consente di dare un ritmo chiaro al corpo durante la giornata, fondamentale per il rilascio degli ormoni; 
  • potenzia il sistema immunitario; 
  • influisce positivamente sulle funzioni cerebrali, contribuendo alle funzioni esecutive e a quelle legate all’apprendimento e alla memoria;
  • migliora l’umore, come emerge da alcune evidenze scientifiche che correlano la mancanza di sonno a una maggior irritabilità durante la veglia.

Cosa fare per dormire meglio

Alcune persone sviluppano disturbi del sonno che si manifestano con difficoltà di addormentamento e scarsa qualità del sonno, e con la conseguente tendenza a dormire più a lungo (o con più frequenza) durante la giornata. 

Per fronteggiare al meglio questi disturbi e mantenere una buona igiene del sonno, è utile seguire alcuni facili consigli:

  • mantenere un normale ritmo sonno-veglia, andando a letto e svegliandosi alla stessa ora ogni giorno;
  • favorire una routine definita, impostando la giornata con orari precisi per i pasti e per le attività lavorative, di studio e di svago; 
  • fare esercizio fisico, evitando la fascia serale dopo cena; 
  • evitare il “sonnellino pomeridiano” perché il rischio che si protragga oltre la durata consigliata (20-30 minuti) è alto, compromettendo il sonno notturno; 
  • curare l’alimentazione, soprattutto a cena, limitando la quantità di cibo e l’apporto proteico; 
  • evitare l’eccesso di caffeina che ostacola il sonno, e di alcool che causa un sonno leggero e frammentato;
  • evitare di tenere il cellulare vicino al letto, per l’eventuale disturbo causato dalle notifiche e per evitarne l’utilizzo qualora ci si svegliasse durante la notte;
  • cercare di allontanare i pensieri negativi nella fase di addormentamento.

“In questo modo sarà più semplice preservare il tempo dedicato al sonno e ai sogni per poter scaricare le tensioni mentali accumulate, preservare la salute e migliorare lo stato di benessere che in questo particolare momento storico è più a rischio”, conclude il professore.

Cura e Prevenzione