Holter cardiaco: come funziona e quando serve

PUBBLICATO IL 25 OTTOBRE 2019

Palpitazioni, tachicardia o la sensazione come se il cuore non battesse. In questi casi può essere utile approfondire i sintomi con l’aiuto dell’holter cardiaco. L’elettrocardiogramma dinamico completo, è un semplice esame non invasivo, che registra per 24 ore l’attività elettrica del cuore.

Scopriamo di cosa si tratta con gli esperti di Smart Clinic.

Una registrazione 24 ore su 24 dell’attività elettrica del cuore

L’holter cardiaco consiste nella registrazione continua dell'attività elettrica del cuore nell’arco di un’intera giornata, generalmente dal mattino al mattino successivo. L’esame viene eseguito ambulatorialmente e non richiede alcuna preparazione specifica.

In pratica, viene registrato il battito cardiaco mediante un apparecchio costituto da un piccolo "registratore". Dei cavi con elettrodi vengono applicati sul torace anteriore paziente e permettono la rilevazione. Una volta posizionato l’holter cardiaco e avviata la registrazione, il paziente può tornare a casa.

Come comportarsi durante l’esame con holter cardiaco

L’indicazione del medico è quella di svolgere le normali attività quotidiane in modo da ottenere informazioni veritiere sul comportamento del cuore. Sarà così possibile valutare se e in quali circostanze si ripresentano i disturbi motivo dell’esame.

Al paziente viene inoltre consegnato un “diario” dove riportare le attività svolte nei vari momenti della giornata e gli eventuali sintomi percepiti. È utile annotare anche gli orari in cui è stato percepito un determinato sintomo. Questo permetterà di associare l'eventuale presenza di disturbi del ritmo cardiaco a una particolare attività svolta.

Quando è consigliato sottoporsi all’esame holter cardiaco

L’holter cardiaco è particolarmente utile per identificare eventuali aritmie cardiache. Quest’ultime si suddividono in ipercinetiche o ipocinetiche, cioè caratterizzate da battito accelerato o troppo lento.

L’elettrocardiogramma dinamico completo è indicato per:

  • registrare eventuali aritmie in concomitanza di sintomi riferiti dal paziente;
  • in presenza di battito accelerato;
  • per escludere la presenza di aritmie silenti (cioè non avvertite dal paziente);
  • in presenza di patologie che è noto potrebbero associarsi ad aritmie cardiache.
  • documentare alterazioni secondarie dovute a una scarsa perfusione del muscolo cardiaco. 

L’eventuale inefficienza nella perfusione del cuore, potrebbe associarsi ad una presenza di malattie delle coronarie e a ischemia miocardica.

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