Quando un dito non si flette: la tenolisi dei tendini estensori

PUBBLICATO IL 05 MARZO 2019

La tenolisi è una procedura chirurgica che si prefigge lo scopo di liberare i tendini dalle aderenze circostanti al fine di ripristinarne lo scorrimento e quindi il movimento digitale. Per eliminare tali aderenze e ripristinare il movimento si può ricorrere alla fisioterapia prima della chirurgia.

Come ci ha spiegato il dott. Ignazio Marcoccio, specialista in Chirurgia della Mano e Microchirurgia dei Nervi dell’Istituto Clinico Città di Brescia, “già dalla sua etimologia, “teno” sta per tendini e “lysis” per rottura di aderenze, si intuisce il suo significato di questo termine”.

Che fare in questi casi?

“Quando un paziente si rivolge al chirurgo per un dito rigido, la scelta di intervenire sull’apparato estensore o su quello flessore è posta attraverso un’attenta valutazione clinica e in virtù delle conoscenze acquisite in ambito anatomico e biomeccanico della funzione del dito. La tenolisi dei tendini estensori altro non è che la rottura delle aderenze che si sono formate tra tendine e osso causando un mancato scorrimento del tendine stesso sul piano osseo, generando di conseguenza un'importante rigidità”. 

Ma per quali motivi il tendine si attacca all’osso tanto da non scorrere? 

“I motivi - ci ha spiegato il dott. Marcoccio - sono prevalentemente di origine traumatica: quando, per esempio, a seguito di una frattura, il sangue che inevitabilmente fuoriesce, mette le basi per la formazione di aderenze fibrose che, come una colla, attaccano il tendine all’osso impedendone lo scorrimento. Altre cause che possono determinare l’aderenza tendinea sono lo schiacciamento o la lesione da taglio di un tendine. Per eliminare tali aderenze e ripristinare il movimento digitale, si procede dapprima con delle sedute di riabilitazione con un terapista competente nelle problematiche della mano. Infatti, lo scollamento dei tessuti, unito alla mobilizzazione del dito, in alcuni casi è sufficiente nel “rompere” le aderenze, scongiurando così l’intervento chirurgico. Quando, invece, nemmeno la fisioterapia riesce a migliorare il movimento digitale si deve giocoforza ricorrere alla chirurgia. L’intervento può essere eseguito anche in anestesia locale, altre volte invece si ricorre all’anestesia dell’intero braccio. Si tratta comunque di un intervento importante, da far eseguire ad un chirurgo della mano di esperienza, che successivamente necessita nuovamente di un percorso riabilitativo”.

Cura e Prevenzione