Un ventaglio di opzioni terapeutiche per la cura dell’artrosi dell’anca

PUBBLICATO IL 26 LUGLIO 2019

Curare con efficacia reumatismi e dolori articolari dell’anca è possibile. Sono molteplici, infatti, le opzioni terapeutiche a disposizione: dalla terapia medica e fisica a quella infiltrativa, dalla chirurgia tradizionale a quella mininvasiva.

Restando in tema di reumatismi e dolori articolari, è bene ricordare come siano molteplici le opzioni terapeutiche disponibili per i pazienti che lamentano dolori all’anca. Come ci ha spiegato il Dott. Luca Marega, Responsabile dell’U.O. di Ortopedia sez. I dell’Istituto Clinico S. Anna, "si può ricorrere alla terapia medica e fisica o a quella infiltrativa e, se non sufficienti, alla chirurgia tradizionale o a quella mininvasiva. Nel primo caso la terapia dell’artrosi si avvale di farmaci antinfiammatori che alleviano il dolore mediante la riduzione della componente infiammatoria. Questi medicinali si dividono in steroidei (chimicamente simili al cortisone prodotto dal nostro organismo) e non steroidei (i cosiddetti fans cioè farmaci antinfiammatori non steroidei). Si può poi ricorrere anche alle terapie fisiche cioè all’uso di agenti fisici che dall’esterno esplicano un’azione antinfiammatoria, antiedema, antidolorifica e decontratturante sulle articolazioni interessate: quelle maggiormente impiegate sono la ionoforesi con antinfiammatori, la laserterapia, la magnetoterapia, la radarterapia, gli ultrasuoni, la tecarterapia e altre. Un’altra possibilità terapeutica per la cura dell’artrosi dell’anca è costituita dall’iniezione diretta all’interno dell’articolazione di sostanze medicamentose. I farmaci solitamente impiegati sono derivati di antinfiammatori cortisonici a lunga durata di azione o formulazioni di acido ialuronico a diverso peso molecolare. Quest’ultima soluzione non esplica un’azione antinfiammatoria ma, trattandosi di un componente naturale del liquido sinoviale, svolge un ruolo meccanico in quanto lubrifica le cartilagini articolari favorendo un effetto nutritivo sulle cartilagini danneggiate. L’acido ialuronico può rallentare il processo di invecchiamento delle cartilagini ma non è in grado di far ricrescere le cartilagini usurate. Nell’ambito dell’acido ialuronico, invece, vi sono prodotti a peso molecolare più basso per i quali sono consigliati cicli di almeno cinque infiltrazioni”. Se le soluzioni terapeutiche sopradescritte non fossero sufficienti, lo specialista vi consiglierà di ricorrere alla chirurgia le cui opzioni verranno descritte nel prossimo e conclusivo post.

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