Ernie addominali: un approccio multidisciplinare a 360 gradi

PUBBLICATO IL 23 LUGLIO 2019

“Le ernie della parete addominale, e in particolare l’ernia inguinale - spiega il professor Giampiero Campanelli, Responsabile di Day & Week Surgery e Chirurgia generale dell'Istituto Clinico Sant'Ambrogio e direttore dell’Hernia Center di Milano presso Casa di Cura La Madonnina e Istituto Clinico Sant’Ambrogio - non sono altro che la fuoriuscita dell’intestino, del grasso che lo ricopre e/o di parte di esso ricoperti dalla membrana peritoneale (il sacco) attraverso dei canali preesistenti, quale quello inguinale o quello ombelicale e crurale, oppure attraverso lesioni, ferite, incisioni chirurgiche e/o sfiancamenti di tutta la parete dell’addome: questi ultimi prendono il nome di laparoceli. La causa è sempre una coincidenza tra una debolezza costituzionale e/o acquisita (come nel caso dei laparoceli) dei tessuti e l’attività fisica”. 
“È evidente che, prima di ogni cosa, vada posta una corretta e precisa diagnosi - precisa l’esperto - ben diverso è, infatti, il caso di una semplice ernia inguinale da quello di una sindrome dolorosa pubico-inguinale, da quello di un’ernia femorale o crurale o laterale della parete addominale e infine da quello, per esempio, di un’endometriosi inguinale nella donna. Soltanto una grande esperienza garantisce al paziente il miglior trattamento per il suo singolo caso. Ed è qui che si introduce un altro concetto essenziale nella chirurgia moderna: il trattamento su misura, la cosiddetta tailored surgery”. “Il tipo di anestesia, il tipo di ricovero, il tipo di approccio (open o laparoscopico), il tipo di riparazione (la tecnica), il tipo di protesi, nonché il suo fissaggio (colle, suture assorbibili, ecc.) e infine il trattamento postoperatorio così come la dimissione - conclude il prof. Campanelli - sono tutte caratteristiche che devono essere ‘cucite’ su misura del singolo paziente, della sua tipologia di vita, della sua età, della sua anatomia e, soprattutto, delle sue aspettative e dei suoi desideri”. 

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