La deviazione dell’alluce si può curare!

PUBBLICATO IL 10 LUGLIO 2019

Riprendendo l’ultimo post proposto, abbiamo chiesto al Dott. Christian Jager, Responsabile dell’U.O. di Ortopedia e Traumatologia sez. II, come si diagnostica un alluce valgo. “Normalmente - ci ha spiegato il Dott. Jager - la storia clinica del/la paziente con una radiografia in due proiezioni (eventualmente anche in carico) sono sufficienti per poter fare una diagnosi. Solo raramente vengono richiesti ulteriori accertamenti come TAC, RMN, esame baropodometrico o elettromiografie per escludere altre problematiche”. Qual è il trattamento più indicato per risolvere questo disturbo? “Nella fase iniziale il trattamento dell'alluce valgo può essere di tipo conservativo: si prescrive l'uso di calzature idonee o di eventuali plantari e divaricatori. Nei casi più gravi o nell'ipotesi in cui il trattamento conservativo non sia stato sufficiente, andrà valutato un intervento chirurgico per la correzione dell'alluce valgo. È meglio intervenire in una fase iniziale della patologia piuttosto che in una fase più avanzata: l'operazione chirurgica può diventare più complessa a causa di possibili peggioramenti dovuti all'artrosi. Esistono più di 126 tecniche chirurgiche per correggere l'alluce valgo, molte delle quali obsolete o non adeguate sotto il profilo dei risultati. Va poi sgombrato il campo da numerosi equivoci: per una efficace correzione dell'alluce valgo è sempre necessario ricorrere al taglio dell'osso e al suo corretto riposizionamento. Non esiste, pertanto, la possibilità di operare con il laser per correggere il difetto di cui trattasi. Per quanto riguarda le tecniche artroscopiche, anche queste non sono in grado di risolvere il problema dell'alluce valgo, poiché come per il ginocchio e la caviglia possono essere soltanto utilizzate per curare infiammazioni o patologie della cartilagine”. Se vuoi saperne di più in merito alla tecniche chirurgiche più utilizzate per la cura dell’alluce valgo, non perderti il prossimo e conclusivo post!

 

 

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