Pericolo otite: fattori di rischio e prevenzione nei più piccoli

PUBBLICATO IL 11 GIUGNO 2019

L’otite è un’infiammazione dell’apparato uditivo che non va mai sottovalutata, soprattutto nei bambini, perché se trascurata può avere conseguenze anche gravi. Le otiti mal curate, infatti, tendono a cronicizzarsi e a ricomparire in età adulta. Colpisce soprattutto i più piccoli ma può rappresentare un disagio anche per i più grandi.

L’otite, che può essere di origine batterica, virale o micotica, è spesso la conseguenza di un’infiammazione delle vie respiratorie o di un banale raffreddore che colpisce l’orecchio medio. Può presentarsi in forma acuta o divenire cronica: in ogni caso non va mai trascurata. Come ci ha spiegato il Dott. Johnny Cappiello, Responsabile dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Istituto Clinico S. Anna, “l’insorgenza di questa patologia è più frequente nei bambini allattati poco al seno o che presentano fenomeni di malnutrizione o di immunodepressione. Inoltre l’utilizzo del ciuccio aumenta la predisposizione perché accentua i movimenti del palato con seguente apertura delle tube di Eustacchio, favorendo il passaggio di secrezioni dal naso all’orecchio medio. Altri fattori predisponenti sono le malattie infettive come bronchiti, polmoniti o infezioni renali più frequenti nelle comunità (asili e scuole materne)”. Ma non è tutto. “Sull’insorgenza dell’otite influiscono anche le patologie cranio-facciali, l’ipertrofia adenoide (i bambini che russano di notte o respirano con la bocca aperta) e le allergie, che predispongono, a tutte le età, alle forme ricorrenti”.

Che fare per cercare di prevenirla?

“La prevenzione dell'otite consiste nella riduzione dei fattori di rischio, in una corretta alimentazione e idratazione, nell’umidificazione degli ambienti e nella corretta igiene delle alte vie respiratorie. Non è consigliabile, invece, proteggere esageratamente i bambini dal freddo o dalla vita in comunità. Il pediatra potrà consigliare il ricorso a vaccini specifici contro le comuni infezioni batteriche respiratorie o contro i virus influenzali”.

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