Cardiochirurgia ad Ome: eseguito il primo intervento innovativo ‘ibrido’

PUBBLICATO IL 20 DICEMBRE 2019

All’Istituto Clinico San Rocco di Ome (BS) è stato eseguito con successo il primo intervento di angioplastica ‘ibrido’ che ha visto lavorare insieme cardiochirurghi e cardiologi.

Nuove frontiere della Cardiochirurgia ad Ome, presso l’Istituto Clinico San Rocco: l’Heart Team, un’équipe di medici specialisti costituita da cardiochirurghi, cardiologi e anestesisti, ha effettuato un primo intervento cardiochirurgico innovativo ‘ibrido’, in cui cardiochirurghi e cardiologi hanno collaborato a stretto contatto.

Questa procedura è stata studiata per risolvere una cardiopatia complessa di un paziente ultra ottantenne affetto contemporaneamente da una patologia multi-valvolare e ischemica. 

Il paziente, infatti, a causa dell’età non avrebbe potuto sottoporsi ad un intervento cardiochirurgico tradizionale, né ad un intervento completamente non invasivo come quello percutaneo praticato dai cardiologi che da solo non avrebbe potuto risolvere il problema.     

L’intervento di angioplastica minimamente invasiva

Come spiega il Dott. Vito Romano, Responsabile della Sezione Cardiochirurgia Mininvasiva dell’Istituto Clinico San Rocco, che ha condotto l’intervento chirurgico assieme al Dott. Emiliano Boldi, cardiologo dell’U.O. di Emodinamica dell’istituto franciacortino: “Questa procedura è consistita nell’esecuzione di angioplastiche coronariche (cosiddette palloncini) per riaprire arterie coronarie ostruite (procedura non-invasiva) e poi nella sostituzione e riparazione rispettivamente della valvola aortica e della valvola mitralica. 

Una procedura effettuata con una tecnica chirurgica innovativa non ancora consolidata in molte cardiochirurgie, minimamente invasiva perché prevede una mini-incisione sul torace (mini-toracotomia) con un taglio di soli 5 cm”.

Un risultato frutto della collaborazione tra cardiologia e cardiochirurgia

L’intervento, portato a termine con successo, ha richiesto oltre ad una grande esperienza da parte dei medici componenti l’Heart Team anche, e soprattutto, un loro grande affiatamento, frutto di un lavoro di squadra che alla fine risulta sempre vincente. 

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