World Sleep Day 2019: dormire bene per invecchiare bene
PUBBLICATO IL 04 APRILE 2019
Dormire bene per invecchiare bene. È stato questo il claim dell’edizione 2019 della Giornata Mondiale del Sonno, l’evento annuale inteso come celebrazione del sonno che mira a ridurre il peso dei problemi del sonno nella società attraverso una migliore prevenzione e gestione dei disturbi del sonno. Le statistiche, del resto, parlano chiaro: la salute del 30-45% della popolazione mondiale è minacciata dalla scarsità di ore di riposo. La salute del corpo, infatti, non passa soltanto per l’attività fisica e l’alimentazione: per stare bene abbiamo anche bisogno di un buon sonno ristoratore di 7/8 ore di riposo profondo e ininterrotto. Ma le variabili che ne possono condizionare la qualità sono molteplici: dal diabete all’ipertensione, passando per patologie cardiache, fino alla perdita del desiderio sessuale. Come ci ha spiegato la Dott.ssa Piera Ranieri, specialista dell’ambulatorio disturbi respiratori del sonno dell’Istituto Clinico S. Anna, anche russamento patologico e apnee notturne rappresentano due insidie da non sottovalutare.
“Più della metà degli italiani russa e quasi 1 su 4 soffre delle cosiddette apnee nel sonno - ci ha spiegato la Dott.ssa Ranieri. Il russare di per sé è già un disturbo del sonno, che spesso crea non pochi problemi anche a chi dorme vicino a noi. In molti casi, però, è sintomo di una patologia più grave, la cosiddetta sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS – Obstructive Sleep Apnea Syndrome), caratterizzata da ripetuti episodi di occlusione delle vie aeree superiori durante il sonno: queste apnee comportano dei microrisvegli continui, brevi e inconsapevoli, e sono associate a una pericolosa riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue”.
Come si fa a sapere se si soffre di apnee nel sonno?
“L’OSAS è spesso molto difficile da diagnosticare perché il paziente può essere asintomatico o non riconoscere i sintomi. I sintomi più comuni della sindrome delle apnee notturne sono notturni (russamento, pause respiratorie, sonno frammentato da frequenti risvegli, risvegli con sensazione di soffocamento, nicturia, sudorazione notturna) e diurni (stanchezza al risveglio, scarsa concentrazione con deficit di memoria, mal di testa mattutini, disturbi dell’umore ed eccessiva sonnolenza diurna).