Quel ‘buco’ al cuore che non dà sintomi

PUBBLICATO IL 23 AGOSTO 2019

Il Pfo, acronimo di Forame Ovale Pervio, è un difetto anatomico cardiaco per cui il cuore presenta un’apertura. Durante il primo sviluppo del feto questo foro, dal momento che i polmoni sono inattivi, è funzionale al passaggio del sangue tra l’atrio destro e l’atrio sinistro del cuore ed è fondamentale sia per ossigenare flusso ematico, sia per l’apparato circolatorio. Alla nascita però, ed entro il primo anno di vita del neonato, il forame ovale fisiologicamente si chiude: se questa sutura non avviene, si parla di “pervietà del forame ovale”. 

Restando in tema di Forame Ovale Pervio, abbiamo chiesto al Dott. Delio Tedeschi, Responsabile del servizio di Emodinamica dell’Istituto Clinico S. Anna, se questa anomalia cardiaca può causare una malattia.

“In presenza di alcune varianti di Forame Ovale Pervio - ci ha spiegato il Dott. Tedeschi - un comune aumento della pressione sanguigna nelle camere cardiache destre (come quello che per esempio si verifica durante un colpo di tosse o durante una manovra di Valsalva) può permettere il passaggio di materiale trombotico formatosi in un’altra parte del corpo o più raramente nello stesso canale dalla cavità destra del cuore a quella sinistra e, in seguito, occludere un’arteria cerebrale o un organo in periferia. Questo meccanismo è chiamato ‘embolia paradossa’”.

Quando è necessario trattare il Forame Ovale Pervio?

“Il trattamento del Forame Ovale Pervio oggi viene indicato soltanto in persone adulte che abbiano manifestato eventi patologici (ischemie cerebrali o tromboembolie arteriose periferiche) che possano essere riconducibili alla presenza del Forame Ovale Pervio. Non è indicato in soggetti che non abbiano mai sviluppato eventi patologici e quindi perfettamente sani, fatta eccezione per alcune categorie professionali come i sub o i piloti d’aereo che sono particolarmente esposti a importanti sbalzi di pressione intracardiaca”.

Come si risolve un Forame Ovale Pervio?

“Il trattamento del Forame Ovale Pervio prevede due possibili strategie: la chiusura del Forame stesso per via percutanea (o, in una minoranza dei casi, per via chirurgica) o seguendo una terapia farmacologica (anticoagulante o antiaggregante)”.

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