I segnali che il corpo ci manda: quale significato attribuire all'epistassi?

PUBBLICATO IL 27 NOVEMBRE 2018

Singhiozzo, orecchie che fischiano, starnuti: sono tanti i segnali che il nostro corpo ci invia. Tra questi c’è sicuramente anche l’epistassi, la perdita di sangue dal naso, un fenomeno piuttosto frequente riconducibile a molteplici cause Leggere i segnali del corpo e saperli interpretare è una cosa importante anche solo per riuscire a distinguere disturbi reali da falsi allarmi. L'epistassi, per esempio, è un fenomeno comune con cui ognuno di noi, almeno una volta della vita, ha dovuto convivere. Ma quale significato è bene dare alla perdita di sangue dal naso? Lo abbiamo chiesto al dott. Johnny Cappiello, Responsabile dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Istituto Clinico S. Anna. “L’interno del naso, ci ha spiegato, è ricco di piccoli e delicati vasi sanguigni che possono rompersi e sanguinare con relativa facilità. Questo può accadere mettendosi le dita nel naso, soffiandosi il naso in maniera forte, in seguito ad un trauma nasale, ad un’infiammazione locale (riniti, sinusiti) o in seguito a cambiamenti della temperatura che rendono l’interno del naso secco e screpolato o, ancora, se soffriamo di pressione alta o si stanno assumendo farmaci anticoagulanti”. Cosa è utile fare per arrestare la perdita? “È opportuno sedersi e stringere con fermezza la parte soffice del naso, subito sopra le narici, per 10/15 minuti, chinandosi in avanti e respirando con la bocca per evitare che il sangue finisca in gola. Indicato anche mettere del ghiaccio sul ponte del naso. Se il sanguinamento si presenta di frequente, però, è bene parlarne con il proprio medico”.

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