Uno studio dell’Istituto Clinico San Siro sugli esiti di intervento di caviglia a distanza di 15 anni

PUBBLICATO IL 24 DICEMBRE 2018

È stato recentemente pubblicato su KSSTA- Knee Surgery, Sports Traumatology & Arthroscopy, la rivista ufficiale dell’ESSKA - European Society of Sports Traumatology, Knee Surgery & Arthroscopy, uno studio realizzato in collaborazione con il dottor Alberto Ventura, responsabile dell’Unità operativa di Centro di Traumatologia sportiva e Chirurgia articolare mininvasiva all’Istituto Clinico San Siro e il dottor Claudio Legnani, specialista della medesima équipe, relativo agli esiti della comparazione tra due procedure chirurgiche nel trattamento della caviglia a distanza di 15 anni. In questo lavoro, iniziato circa 20 anni fa, sono stati presi in considerazione alcuni casi trattati con tecnica anatomica di ricostruzione dei legamenti laterali della caviglia (tecnica di Brostrom), considerato attualmente il gold standard, confrontandoli con casi trattati tramite un’altra tipologia di intervento, di tenodesi (tecnica di Lanzetta), che consiste nel prelevare un tendine direttamente dal paziente e impiantarlo nella caviglia come legamento. L’interesse di questo studio è stata proprio la comparazione tra le due tecniche, confutando la tesi che vedeva l’intervento di tenodesi come quello che causasse maggiori problemi a distanza di tempo. Nello studio condotto dall’Istituto Clinico San Siro è stato dimostrato il contrario: è emerso, infatti, come entrambe le procedure, a distanza di almeno 15 anni, non solo garantiscono entrambe ottimi risultati ma addirittura sottolinea come la tenodesi sia maggiormente efficace in termini di stabilità rispetto a quello tradizionale, con meno lassità anteriore nel paziente. Allo stesso tempo, ciò che veniva contestato a questo tipo di intervento (si pensava portasse a un’artrosi a distanza di tempo e a una rigidità) è stato invece smentito perché, di fatto, questi interventi danno lo stesso tipo di risultato rispetto a quello precedente, per quanto riguarda le complicanze. I risultati sono comunque statisticamente significativi. Quando si ha a che fare con un’importante instabilità di caviglia, l’intervento di tenodesi rappresenta in ogni caso un’ottima soluzione.

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