Raffreddore: non è solo il freddo ma può essere scatenato anche da virus o allergie
PUBBLICATO IL 17 DICEMBRE 2018
Naso che si arrossa, gocciola o produce una quantità di muco tale da intasarlo rendendo difficile la respirazione e causando vere e proprie apnee. Un disturbo assai frequente che si manifesta spesso anche con cefalea e senso di malessere. Ma non sempre è determinato dal freddo: la forma più fastidiosa, infatti, quella per intenderci che ottura le fosse nasali, non ha nulla a che vedere con il clima rigido. “In caso di rigidità del clima, ci ha spiegato il dott. Johnny Cappiello, Responsabile dell’U.O. di Otorinolaringoiatria dell’Istituto Clinico S. Anna, si assiste solo ad una reazione vasomotoria del naso che, gonfiandosi, si adatta alla temperatura dell’aria. Quindi si può starnutire ma poi, in breve tempo, i sintomi passano. Quelli del raffreddore, invece, durano dai 4 ai 5 giorni con una fase acuta di 24/48 ore. Il suo insorgere è dovuto ai virus che attaccano il naso e i seni paranasali. Virus simili a quelli dell’influenza che possono produrre sintomi assimilabili al raffreddore ma che spesso sono accompagnati da tosse, dolori addominali, malessere e febbre più o meno elevata”. Che fare in questi casi? “Così come per tutte le infezioni virali, contro il raffreddore non servono gli antibiotici. E neppure sono in commercio i vaccini. Possono essere utili alcuni spray nasali decongestionanti e vasocostrittori disponibili in farmacia. Sono prodotti che contengono una soluzione che fa sgonfiare la mucosa nasale agendo sui vasi. Dopo qualche spruzzo, già ci si sente meglio, si avverte il naso più libero e migliora anche la secrezione. Vanno usati con prudenza, però, e sono sconsigliati nei bambini sotto i sei anni”.