Infarto e arresto cardiaco: sono la stessa cosa?

PUBBLICATO IL 19 OTTOBRE 2017

“L’infarto miocardico e l’arresto cardiaco - spiega il dottor Francesco Bedogni, responsabile dell’U.O. di Cardiologia all’IRCCS Policlinico San Donato - sono due patologie sostanzialmente diverse nonostante l’arresto cardiaco possa essere causato dall’infarto. 

L’infarto miocardico - continua - è causato dall’occlusione acuta di un’arteria coronaria, cioè una di quelle arterie che portano sangue al muscolo cardiaco. Se quest’ultimo non riceve più sangue, tende ad andare incontro a necrosi, cioè a morte cellulare, trasformando il tessuto colpito in cicatrice. Intervenendo nelle prime ore dell’infarto miocardico acuto si può impedire la cicatrizzazione del muscolo cardiaco effettuando la riapertura dell’arteria occlusa e riportando sangue al cuore, evitando così la morte cellulare. Questo intervento, chiamato angioplastica coronarica, rappresenta ormai l’unico trattamento efficace. 

L’arresto cardiaco, come già accennato, può essere causato dall’infarto miocardico e quando il muscolo cardiaco rischia di andare incontro a necrosi, ciò potrebbe scatenare aritmie mortali come la fibrillazione ventricolare. In questo caso, il muscolo cardiaco non contrae più e quindi non riesce più a pompare sangue andando in arresto meccanico. Questa situazione può essere risolta con una scarica elettrica, attraverso l’utilizzo del defibrillatore. In attesa dell’intervento di un defibrillatore, il circolo deve essere sostenuto e mantenuto con mezzi meccanici e con il massaggio cardiaco.  

L’arresto cardiaco può essere determinato anche da altre cause - conclude il dott. Bedogni - come ad esempio dalle cardiopatie dilatative o aritmie congenite o da altre situazioni che possono in seguito scatenare la fibrillazione ventricolare. L’infarto miocardico rimane comunque la causa più frequente”.

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