Come intervenire sui piedi piatti nei bambini?

PUBBLICATO IL 11 DICEMBRE 2017

“Il trattamento del piattismo del bambino - spiega il dott. Fabio Verdoni, Responsabile dell’U.O di Ortopedia Pediatrica all’IRCCSIstituto Ortopedico Galeazzi Istituto Ortopedico Galeazzi - può essere di tipo conservativo (ortesi, plantari) oppure di tipo chirurgico e varia in base a determinate caratteristiche del paziente. Nei bambini piccoli, al di sotto dei 5 anni, difficilmente si prescrive un plantare ortopedico tranne in casi particolari dove - tramite l’esame radiografico - si riscontra un anomalo orientamento delle ossa del piede. L’intervento chirurgico dopo i 5 anni di età non viene effettuato. Nella seconda fascia, dai 5 ai 10 anni, il trattamento è ortopedico con ortesi o plantari che vengono confezionati come supporto all’arcata plantare e che, allo stesso tempo, stimolano la formazione della stessa. Quando il bambino arriva all’adolescenza e il piede non ha raggiunto la massima lunghezza, o comunque 2-3 numeri prima dell’ipotetica lunghezza massima, si possono effettuare interventi chirurgici a basso impatto con risultati importanti”.

“L’intervento (artrorisi) - continua - consiste nel posizionamento di una vite tra le due ossa principali del piede (astragalo e calcagno) e porta a una correzione definitiva del mal assetto del piede. Si può intervenire simultaneamente su due piedi anche se io preferisco operarne uno alla volta, in due step, prima un piede e poi l’altro, questo perché il paziente, nella stessa giornata dell’intervento, viene messo in piedi con le stampelle e può caricare. Dopo l’intervento i piedi non vengono mai ingessati, esistono però delle eccezioni nel piede piatto grave nell’adolescente (allungamento percutaneo del tendine d’Achille o ritensione delle strutture capsulari mediali) per cui è richiesta un’immobilizzazione con lo stivaletto gessato per tre settimane oppure una benda elastica compressiva per qualche giorno. Bisogna stare molto attenti a non bagnare la piccola ferita sino al momento in cui non vengono rimossi i punti: circa 15 giorni dopo l’intervento”. 

“Nel bambino al di sotto dei 5 anni - conclude il dott. Verdoni - il piede è influenzato da un’eccezionale elasticità delle componenti muscolo-tendinee e quindi, per stimolarlo nella formazione dell’arcata plantare, gli si consiglia di indossare scarpe morbide che aiutino nella deformazione della pianta. Nel bambino piccolo, dopo l’età della deambulazione, si consiglia l’utilizzo di calze antiscivolo che gli danno la possibilità di deambulare a piedi scalzi proprio per favorire al massimo la funzionalità del piede. Nei ragazzi dai 5 ai 14 anni, si consiglia di indossare sempre scarpe morbide e che agevolino l’inserimento del plantare”.

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