Al Galeazzi l’Unità di Chirurgia dell’anca chiude l’attività del 2017 con grandi risultati

PUBBLICATO IL 18 DICEMBRE 2017

Il 2017 è stato un anno ricco di esperienze per quanto riguarda l’attività nazionale e internazionale dell’Unità di Chirurgia dell’Anca dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, diretta dal Luigi Zagra e dal dottor Claudio Pagnuzzato. L’IRCCS Galeazzi, infatti, è molto conosciuto e apprezzato non solo in Italia, ma anche all’estero per la qualità, la fama e i numeri di attività sia da un punto di vista clinico, sia di ricerca, sia di rapporti internazionali dei professionisti che vi lavorano in ambito ortopedico.

“Questo è stato un anno particolarmente ricco di soddisfazioni - spiega il professor Zagra - perché abbiamo avuto come Gruppo, l’opportunità di portare la nostra esperienza in diverse realtà nel mondo, viaggiando in Italia e all’estero e ospitando colleghi osservatori dai 5 continenti. Abbiamo cominciato da marzo 2017 con congressi e corsi del più alto livello in diversi paesi del globo: Cina, Grecia, Svezia, Austria, Egitto e ancora Giappone, Stati Uniti, India, Croazia, Regno Unito, Francia concludendo recentemente con la Svizzera e ovviamente l’Italia. I principali trattati temi hanno compreso l’utilizzo di protesi meno invasive (a Parigi e a Osaka), per le quali portiamo avanti da alcuni anni uno studio clinico con risultati davvero soddisfacenti, e i materiali ad alta resistenza all’usura come la ceramica (Atene, Zagabria, Bangalore), entrambi tematiche particolarmente importanti per i pazienti giovani e per i casi più complessi che si rivolgono a noi per riprendere un uso normale degli arti inferiori (Dallas, Alessandria d’Egitto). Abbiamo poi approfondito il tema della percezione soggettiva del paziente operato di protesi d’anca, così da migliorare la soddisfazione e il recupero funzionale in tempi rapidi e in modo sicuro (Göteborg, Vienna).

Un altro importante argomento è stato il trattamento dei fallimenti di protesi precedenti dovute al consumo della protesi, che ne causa la sostituzione (revisione) per il quale abbiamo portato la nostra grande esperienza personale, italiana (in Galeazzi è presente anche un ambulatorio dedicato dell’Anca I) ed europea a Tokyo con una lectio magistralis sui diversi materiali protesici (metalli, ceramica e polietilene) e a Pechino focalizzata in particolare su un tema di grande attualità come le protesi metallo-metallo. Una delle complicanze più temibili su cui abbiamo lavorato molto sono state le fratture periprotesiche, cioè la possibilità che - a seguito di un trauma o dell’indebolimento dell’osso intorno alla protesi legato all’osteoporosi e all’età - si possa verificare una frattura; in questo senso, insieme al gruppo svizzero dell’AO, abbiamo sviluppato un nuovo percorso formativo per chirurgi traumatologi e ortopedici, di cui si è appena tenuto il primo corso a Davos”.

“Altra tematica fondamentale trattata nel corso del 2017 - conclude il prof. Zagra - è stata quella legata alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento delle infezioni delle protesi (Vienna, Londra, Tokyo, Palermo), grazie soprattutto alla preziosa collaborazione con i dottori Drago e Romanò responsabili del Milano Biofilm Center, Centro all’avanguardia all’interno del Galeazzi che si occupa di infezioni su materiale impiantabile”.

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