Extrasistolia
Cosa sono le extrasistoli
L’extrasistolia è un’aritmia cardiaca caratterizzata da un battito irregolare del cuore. Si tratta di un disturbo piuttosto comune, che può insorgere sia in individui sani che in pazienti affetti da altre cardiopatie. Nei soggetti che soffrono di questo disturbo, l’impulso di contrazione del cuore può avere una comparsa prematura, oppure può essere originato in una sede diversa dal nodo seno atriale, comportando una sensazione di palpitazione.
Le extrasistoli possono sia essere di natura sporadica, sia rappresentare un fenomeno consecutivo: si parla di extrasistoli a coppie o a salve, quando si susseguono 2 o più palpitazioni. In alcuni casi, i battiti aggiuntivi possono anche alternarsi regolarmente alla normale frequenza del cuore, alterando il ritmo sinusale: si definisce battito bigemino, trigemino o quadrigemino la frequenza cardiaca caratterizzata dall’alternanza di battiti normali ad extrasistoli.
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Prevenzione
L’extrasistolia può avere diverse cause: nei pazienti affetti da cardiopatie, essa può essere il risultato della patologia associata; mentre nei soggetti sani, l’insorgenza delle palpitazioni può essere legata a fattori come l’abuso di alcool, il vizio del fumo, l’assunzione di caffeina o altre sostanze eccitanti, alti livelli di stress o affaticamento fisico. Le palpitazioni a carattere saltuario non sono da considerarsi come una condizione rilevante dal punto di vista clinico, sebbene sarebbe opportuno limitare le abitudini dannose per evitare un affaticamento del muscolo miocardico.
Quando il cardiopalmo si associa invece ad altre patologie, esso può avere delle ripercussioni anche gravi per il cuore e di conseguenza non va sottovalutato: l’extrasistole infatti può degenerare in fenomeni di fibrillazione o flutter, in cui la frequenza cardiaca può superare i 150 bpm.
Diagnosi
La diagnosi di un’aritmia cardiaca viene generalmente effettuata in seguito ad un’approfondita visita cardiologica, durante la quale il paziente viene sottoposto ad esami mirati per analizzare la funzione cardiaca: per evidenziare un’anomalia nel ritmo di contrazione del cuore, viene solitamente effettuato un elettrocardiogramma (ECG), mentre per i fenomeni con insorgenza sporadica può essere utile prescrivere un elettrocardiogramma dinamico secondo Holter, in grado di monitorare la frequenza cardiaca per un periodo di tempo più lungo.
Cura
L’extrasistolia è una condizione che non prevede una sintomatologia ben definita: spesso, infatti, essa non viene avvertita dal paziente colpito; se di lieve entità, la sensazione percepita è quella di un cardiopalmo, ossia un battito mancante o più intenso. Il disturbo risulta più facilmente avvertibile quando si presenta a salve; in questi casi l’extrasistole si accompagna solitamente a: palpitazioni, ansia, senso di vertigine o nausea, pallore, affaticamento o difficoltà a respirare.
Nei pazienti sani, l’insorgenza di extrasistole generalmente non richiede alcun trattamento farmacologico, anche quando il fenomeno risulta piuttosto frequente. Nei soggetti con cardiopatie sottostanti invece, possono essere necessari interventi di tipo farmacologico, elettrico o chirurgico: la terapia prevede generalmente la somministrazione di farmaci antiaritmici, beta-bloccanti e calcio antagonisti, al fine di normalizzare la frequenza cardiaca; il trattamento di casi più gravi prevede invece operazioni di ablazione a radiofrequenza transcatetere, per regolarizzare l’impulso di contrazione, o altri interventi chirurgici a seconda della cardiopatia diagnosticata.