TAVI: intervento, procedura e decorso

IRCCS Policlinico San Donato

La TAVI (Transcatheter Aortic Valve Implantation), o impianto transcatetere della valvola aortica, rappresenta una delle più significative innovazioni nella cardiochirurgia moderna per curare la stenosi aortica.

L’area di Cardiologia interventistica ed Emodinamica del Policlinico San Donato si distingue per l’elevata specializzazione e l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia nell'intervento TAVI.

Perché scegliere il Policlinico San Donato per la TAVI

L’IRCCS Policlinico San Donato è un centro di eccellenza per la TAVI, grazie a un team altamente specializzato e all’utilizzo di tecnologie avanzate. Vengono eseguite ben 400 TAVI all'anno.

L’area di Cardiologia interventistica ed Emodinamica è infatti il primo centro in Italia per sostituzione valvolare aortica transcatetere (TAVI).

La nostra struttura offre:

  • esperienza e professionalità: il nostro team ha eseguito numerosi interventi con esiti eccellenti tanto da avere il primato italiano per questa procedura;
  • approccio multidisciplinare: cardiologi, cardiochirurghi e anestesisti lavorano insieme per garantire il miglior trattamento possibile;
  • tecniche mini-invasive: riduciamo al minimo i rischi e i tempi di recupero;
  • assistenza personalizzata: ogni paziente è seguito con un programma di cure su misura.
Perché scegliere il Policlinico San Donato per la TAVI

Che cos’è la TAVI e come si esegue

L’intervento TAVI è un’innovativa procedura mini-invasiva, che offre un'alternativa efficace alla chirurgia tradizionale a cuore aperto, riducendo i tempi di recupero e migliorando significativamente la qualità di vita dei pazienti per i quali un intervento standard avrebbe rischi estremi.

Si esegue praticando dei piccoli fori nella pelle in anestesia locale; rispetto alla tradizionale procedura chirurgica per la sostituzione della valvola aortica, non necessita di un'apertura chirurgica del torace (sternotomia) e di una anestesia generale. 

Nell’intervento TAVI si utilizzano cateteri, ovvero tubicini sottili e flessibili, per posizionare una nuova valvola cardiaca all’interno della valvola malfunzionante. 

Le valvole transcatetere hanno la stessa durata, se non migliore, delle protesi chirurgiche biologiche con una durata media di circa 8-10 anni

La TAVI può essere effettuata attraverso diverse vie di accesso, scelte in base alle caratteristiche anatomiche e cliniche del paziente:

  • via transfemorale: l'accesso avviene tramite una piccola incisione (circa 2 cm) all'inguine. Successivamente, viene inserito un catetere attraverso l’arteria femorale in grado di raggiungere il cuore e la valvola aortica. Questo è l’approccio più comune e meno invasivo;
  • via transapicale: il catetere viene introdotto attraverso una piccola incisione sul torace, con un accesso mini-invasivo. Questa tecnica è utilizzata quando le arterie periferiche non sono adatte al passaggio del catetere;
  • via transaortica-transcavale: l’intervento prevede l’accesso  dalla vena femorale per poi eseguire un passaggio a livello addominale nell’aorta in modo da consentire al catetere di raggiungere la valvola aortica. Dopo questo passaggio, il percorso è simile a quello della via transfemorale.

Quando si ricorre alla Tavi 

La TAVI è una procedura all’avanguardia a cui si ricorre per curare la stenosi aortica, una condizione in cui la valvola aortica si calcifica e non si apre più completamente, ostacolando il flusso sanguigno dal cuore al resto del corpo. 

La valvola aortica è una delle 4 valvole del cuore e ha un ruolo fondamentale nel far circolare il sangue in modo corretto nel corpo. A seguito della sua ostruzione (stenosi), il ventricolo deve spingere il sangue contro una resistenza e col tempo tende ad affaticarsi causando affanno, dolore al petto e sincopi. 

La stenosi dell’aorta può causare sintomi molto gravi come il dolore al torace legato all’angina pectoris, scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca), svenimenti o affaticamento cronico

Dopo l'insorgenza dei sintomi, l'evoluzione della patologia è estremamente rapida in assenza di un trattamento tempestivo e, se non trattata adeguatamente, può essere fatale per il paziente.

Questo significa che, senza la sostituzione della valvola aortica, si riducono non solo la qualità della vita, ma anche le aspettative di vita - la prognosi, ovvero le probabilità di sopravvivere e vivere più a lungo - che sono gravemente ridotte. 

La mortalità della stenosi aortica sintomatica in assenza di intervento chirurgico, arriva fino al 50% a 2 anni dalla diagnosi, con una prognosi sovrapponibile ad alcuni dei più temuti tumori.

Se si procede con l’intervento TAVI, invece, l’aspettativa di vita migliora notevolmente: la mortalità dell'intervento è inferiore al 5%, con una variabilità sempre legata alle caratteristiche cliniche del paziente. Questa grande differenza numerica evidenzia il vantaggio della procedura TAVI.

L’intervento TAVI ripristina il corretto funzionamento della valvola, permettendo alla circolazione sanguigna di fluire correttamente e di conseguenza consente al paziente di non avere più i sintomi debilitanti, migliorando la sua sopravvivenza.

Cosa sapere sull'intervento TAVI