
Quali patologie può trattare il botulino
PUBBLICATO IL 05 GIUGNO 2025
La tossina botulinica, comunemente nota anche come botulino, è conosciuta soprattutto per i suoi usi in medicina estetica. Il suo impiego, tuttavia, si estende ben oltre quest’ambito e rappresenta oggi una terapia di riferimento per diverse patologie e condizioni cliniche che possono compromettere in modo significativo la qualità della vita.
Approfondiamo l’argomento con il prof. Sergio Barbieri, specialista in Neurologia della Casa di Cura La Madonnina, che ci parla meglio dell’impiego della tossina botulinica per il trattamento di distonie focali, emispasmi facciali, emicrania farmaco-resistente e iperidrosi.
Cos’è il botulino
“La tossina botulinica è una proteina prodotta dal batterio Clostridium Botulinum ed è una delle tossine più potenti conosciute. Può essere presente in alimenti mal conservati o entrare nell’organismo tramite ferite contaminate da sporco/terriccio in cui è presente il batterio, con un grave pericolo per la salute.
Se impiegata in dosi minime e controllate, a ogni modo, trova applicazioni sicure ed efficaci sia in campo medico, sia estetico”, spiega il professore.
In quali ambiti si usa
La tossina botulinica blocca l’attività di alcuni neurotrasmettitori, sostanze chimiche che i neuroni utilizzano per comunicare tra loro e per trasmettere segnali ad altre cellule, come quelle muscolari e ghiandolari.
Utilizzata in modo controllato e a dosi limitate, la tossina botulinica è sicura e ampiamente impiegata in diversi ambiti della medicina:
- medicina estetica, per ridurre rughe e segni del tempo, rilassando temporaneamente i muscoli responsabili delle espressioni facciali;
- neurologia, per trattare disturbi caratterizzati da contrazioni muscolari involontarie, cefalee croniche o eccessiva sudorazione (iperidrosi).
Per quali patologie si usa la tossina botulinica
Le patologie più comuni su cui la tossina botulinica oggi viene diffusamente utilizzata come trattamento per una gestione efficace dei sintomi che queste manifestano sono:
- distonie focali;
- emispasmo facciale;
- iperidrosi;
- emicrania non reagente ai farmaci.
Vediamole di seguito nel dettaglio.
Distonie focali
Le distonie focali sono contrazioni muscolari involontarie che si “focalizzano” in una zona specifica causando posture anomale, movimenti ripetitivi o dolorose torsioni.
Le forme più comuni interessano: cervicale (torcicollo spasmodico), arti superiori (crampo dello scrivano), arti inferiori (distonia del piede), laringe (disfonia spasmodica), blefarospasmo (chiusura involontaria e ripetuta delle palpebre).
La tossina botulinica va a impedire l’attivazione eccessiva dei muscoli coinvolti riducendo, così, spasmi e rigidità.
Emispasmo facciale
L’emispasmo facciale si caratterizza per spasmi involontari e intermittenti dei muscoli di un solo lato del viso, spesso causati da una compressione o “irritazione” del nervo facciale. Possono influire negativamente sugli aspetti sociali della vita della persona.
Anche nel caso dell’emispasmo facciale, il botulino va a impedire l’attivazione dei muscoli coinvolti nella patologia.
Iperidrosi
Per iperidrosi si intende una sudorazione eccessiva a opera dalle ghiandole sudoripare, non legata alla semplice regolazione della temperatura corporea e localizzata soprattutto a livello di mani e ascelle, le aree più frequentemente interessate insieme al volto.
Questa patologia, sebbene non rappresenti un rischio diretto per la salute generale, può avere un significativo impatto sulla qualità della vita dei pazienti, influenzando profondamente le interazioni sociali, l'autostima e le attività quotidiane e lavorative.
La tossina botulinica agisce inibendo il segnale nervoso che stimola le ghiandole sudoripare a produrre eccessivamente sudore. Negli ultimi anni, questa si è affermata come una delle opzioni terapeutiche più efficaci per il trattamento dell'iperidrosi, soprattutto considerando che altri metodi come antitraspiranti topici e trattamenti farmacologici hanno mostrato scarsa efficacia o tollerabilità limitata.
Emicrania non reagente ai farmaci
L’emicrania è un disturbo neurologico caratterizzato da attacchi ricorrenti di mal di testa intenso, spesso accompagnati da nausea, vomito e sensibilità a luce e suoni.
Nei casi di emicrania più gravi, non responsivi alla terapia farmacologica, la tossina botulinica può essere impiegata per ridurre l’attività di trasmissione del dolore e calmare l’iperattività dei nervi coinvolti negli attacchi, riducendone, quindi, frequenza e intensità.
Come funziona il trattamento con tossina botulinica
L’uso medico della tossina botulinica prevede micro-iniezioni di botulino localizzate nei muscoli o nelle aree d’interesse. Si tratta di una procedura:
- minimamente invasiva;
- eseguita in ambulatorio;
- generalmente ben tollerata.
Gli effetti si manifestano generalmente entro 7-14 giorni e possono durare dai 3 ai 9 mesi, a seconda della patologia e dell’area trattata. Al termine di questo periodo, il trattamento può essere ripetuto in sicurezza per mantenerne i benefici.
Rischi ed effetti collaterali: cosa aspettarsi
Il profilo di sicurezza del botulino è ampiamente documentato. Gli effetti collaterali più comuni sono lievi e transitori e possono includere:
- dolore o arrossamento nel punto di iniezione;
- lieve gonfiore o ecchimosi;
- debolezza muscolare transitoria nelle aree limitrofe.
Effetti avversi più seri sono molto rari, soprattutto se la procedura viene eseguita da personale medico esperto.
Il trattamento con botulino è sicuro?
“La tossina botulinica è considerata sicura e ben tollerata, quando somministrata correttamente e da personale qualificato”, conclude il prof. Barbieri.
È approvata da enti regolatori nazionali e internazionali, come, ad esempio, l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), l'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e la Food and Drug Administration (FDA), che ne autorizzano l'impiego per diverse indicazioni in ambito medico e neurologico.
Presso la Casa di Cura La Madonnina, il trattamento con tossina botulinica viene eseguito da specialisti qualificati con protocolli rigorosi di valutazione e follow-up, per garantire i massimi livelli di efficacia, sicurezza e personalizzazione.