Le forme di eiaculazione precoce, le cause e come si curano

PUBBLICATO IL 03 SETTEMBRE 2024

L’eiaculazione precoce è tra le problematiche andrologiche maschili più frequenti, dopo la disfunzione erettile. Consiste nell’incapacità a esercitare un buon controllo sull’orgasmo e quindi sulla fase eiaculatoria. Diverse le cause, ma anche i rimedi che in molti casi possono essere risolutivi. Ne parliamo con il dott. Davide Barletta, urologo e andrologo all’istituto di Cura Città di Pavia

 

Quando si parla di eiaculazione precoce  

Si parla di eiaculazione precoce (cosiddetta EP) quando l’uomo non ha il pieno controllo dell’orgasmo ed eiacula tra i 60 e i 2 minuti dalla penetrazione o da stimolazione, anche minima, e in modo anticipato rispetto a quando lo desideri. 

È una disfunzione che affligge all’incirca il 25% della popolazione maschile in modo trasversale: colpisce qualsiasi fascia d’età, giovani o adulti, in particolari fasi o in tutto il corso della vita. 

Questo tipo di problematica può avere conseguenze sul livello di autostima personale, facendo insorgere in che ne è affetto un senso di frustrazione e insoddisfazione, minando il benessere sessuale nella relazione di coppia.

 

Tipi di eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce può distinguersi, in base a sintomi e cause differenti, in:

  • primaria o “longlife”;
  • secondaria;
  • situazionale.

Vediamole nel dettaglio.

L’eiaculazione precoce primaria o “longlife”

Nell’eiaculazione precoce primaria o “longlife”, la sintomatologia ha il suo esordio con l’inizio dell’attività sessuale, fin dai primi rapporti in gioventù, e persiste anche in età adulta durante tutto il corso della vita.

Le cause possono essere dovute a: 

  • ipersensibilità della zona distale del pene (glande, frenulo, solco balano prepuziale);
  • valori anomali di serotonina, un neurotrasmettitore deputato al buon funzionamento della salute sessuale. Quando questo ormone si abbassa troppo, risulta più difficile controllare l’eiaculazione;
  • problematiche anatomico-funzionali. Ad esempio, nel caso in cui il soggetto possa essere affetto da frenulo breve o fimosi, soffrirà anche di ipersensibilità nella zona distale del pene che potrebbe portare a eiaculazione precoce.

L’eiaculazione precoce secondaria

Nell’eiaculazione precoce secondaria, la sintomatologia compare quasi all’improvviso. È una condizione che si presenta prevalentemente in età adulta e spesso è causata da problematiche secondarie, insorte poco prima della manifestazione del sintomo. 

Tra le cause

  • infezioni alle basse vie urinaria o dei genitali (prostatiti, vescicoliti, uretriti); 
  • alterazioni dei valori ormonali: testosteronemia, ormoni tiroidei, variazioni della prolattina e altri ormoni correlati alla sessualità maschile.

Eiaculazione precoce situazionale

L’eiaculazione precoce situazionale si verifica in particolari condizioni, con un partner specifico, in genere in soggetti ansiosi. In questo caso le cause sono di natura prevalentemente psicologica, in quanto sono i pensieri condizionanti che possono creare delle risposte fisiche invalidanti.  

 

I rimedi per l’eiaculazione precoce 

“Per individuare la giusta terapia per questa disfunzione – precisa il dott. Barletta - innanzitutto è fondamentale capirne la causa. Si parte quindi da un’accurata diagnosi per individuare il percorso migliore per trattare la problematica. Il ventaglio terapeutico comprende l’utilizzo di: 

  • creme o spray desensibilizzanti
  • farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina;
  • antibiotici, nei casi di infezioni in corso.  

In casi specifici, come, ad esempio, in soggetti che soffrono di ipersensibilità del glande, abbiano il frenulo corto o una fimosi, sarà necessaria la terapia chirurgica come la frenulotomia o postectomia con neuropatia selettiva”. 

Nel caso di eiaculazione precoce situazionale o nei casi richiesti, può essere utile affrontare la problematica dal punto di vista sessuale. “In tal senso - conclude lo specialista - la nostra équipe si avvale di psicologi specializzati in materia che potranno offrire la loro consulenza in presenza o da remoto, tramite il servizio di telemedicina per permettere al soggetto di confrontarsi sulla problematica e iniziare un cammino terapeutico”.  

Cura e Prevenzione