Agoaspirato alla tiroide: cos'è, come funziona e quando farlo

PUBBLICATO IL 28 OTTOBRE 2024

L’agoaspirato della tiroide è un esame diagnostico finalizzato ad accertare la natura di un nodulo tiroideo. I noduli sono in genere benigni e si sviluppano all’interno della tiroide. In alcuni casi sospetti, però, è necessario indagare la loro natura, grazie all’esame citologico con ago aspirato. 

Approfondiamo l’argomento con il prof. Carmine Gazzaruso, diabetologo e endocrinologo dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano.

 

Quando è indicato eseguire l’agoaspirato 

“L’endocrinologo – specifica il professor Gazzaruso - non prescrive l’agoaspirato a ogni paziente che presenta noduli tiroidei, ma solo qualora l’ecografia mostri un nodulo con caratteristiche che possano ricondurre a un sospetto di malignità oppure le dimensioni siano importanti, e cioé, maggiori di 20 mm”. 

 

Come si svolge la procedura e cosa sapere

La procedura dell’ago aspirato avviene sotto guida e controllo ecografico: l’operatore dopo avere identificato con esattezza il nodulo da analizzare, attraverso un ago, ne aspira parte del contenuto. Questo verrà posizionato sui vetrini che verranno analizzati dal Servizio di anatomia patologica per studiare la natura del nodulo.

La procedura dell’ago-aspirato è molto sicura, richiede poco tempo, meno di un minuto e si svolge in ambulatorio.

In seguito, il paziente resta in ambulatorio circa 30 minuti, con del ghiaccio sul sito del prelievo per minimizzare il rischio di ematoma. Dopodiché può andare a casa.

Complicanze dell’agoaspirato 

Rarissime sono le complicanze e, solitamente, di scarso significato clinico: per esempio, un modesto ematoma in sede di puntura, che si riassorbe in pochi giorni. 

L’agoaspirato alla tiroide fa male?

Il dolore che si avverte è minimo (quello della puntura dell’ago) e il disturbo è limitato al tempo in cui l’ago viene inserito nel nodulo. 

Preparazione per l’agoaspirato alla tiroide

Non ci sono indicazioni particolari per il paziente che deve sottoporsi ad agoaspirato: sia prima, sia dopo l’esecuzione, il paziente potrà assumere farmaci se sotto terapia e mangiare o bere senza particolari accortezze.

Cicatrice dopo l’agoaspirato alla tiroide

Dopo aver eseguito l’esame, non rimane alcuna cicatrice sul collo del paziente.

 

I risultati dell’agoaspirato alla tiroide

“L’ago-aspirato nella maggior parte dei casi mostra noduli benigni – specifica il prof. Gazzaruso -. 

Può accadere che l’esito non sia diagnostico per cui è necessario ripetere l’esame: questo avviene se il numero di cellule prelevate durante il campione risulta insufficiente al fine di diagnosticare la natura della lesione.  

Nella maggior parte dei casi i noduli non risultano essere maligni. Succede, invece, più spesso che venga evidenziato un rischio di malignità che richiede un controllo del nodulo nel tempo. 

In base all’esito dell’agoaspirato, l’endocrinologo deciderà il miglior percorso terapeutico da impostare o in altri casi il proseguimento di ulteriori misure diagnostiche. La termoablazione in primis e poi la chirurgia rimangono le opzioni più indicate qualora il nodulo fosse da ridurre per dimensioni o asportare in modo radicale.

Cura e Prevenzione