Quali sono le più comuni patologie della mano e come riconoscerle
PUBBLICATO IL 06 GIUGNO 2024
La mano e il polso sono articolazioni di primaria importanza per lo svolgimento di ogni attività della vita quotidiana. Vengono infatti utilizzate in tantissime azioni, dalle più semplici quali afferrare un oggetto, alle più complesse come effettuare lavori fini, oltre a rappresentare un organo di senso fondamentale per la conoscenza dell’ambiente che ci circonda. Grazie all’azione sinergica di muscoli, ossa, tendini e legamenti, la mano è in grado di coniugare forza e precisione di movimento e proprio per tale complessità può essere colpita da diverse patologie, alcune molto comuni come il dito a scatto, la sindrome del tunnel carpale, la rizoartrosi.
“Le patologie della mano sono molto diffuse e, sebbene si riconosca quasi sempre una predisposizione genetica, sono spesso correlate allo svolgimento di alcune mansioni particolarmente faticose o ripetitive; mano e polso sono inoltre tra le articolazioni maggiormente colpite da infortuni domestici, sportivi e lavorativi” osserva il dottor Giorgio Piarulli, ortopedico dell’Unità di ortopedia e traumatologia del Policlinico San Marco e ortopedico di Smart Clinic. Ma come si manifestano? Come si diagnosticano e come si curano? Scopriamolo con l’aiuto del nostro esperto.
Sindrome del tunnel carpale
“La sindrome del tunnel carpale è una patologia che colpisce molte persone, determinata dall’intrappolamento di un nervo a livello del polso, che causa intorpidimento e dolore alle prime 3 dita della mano, soprattutto notturno - spiega il dottor Piarulli -.
Per confermare la presenza e la gravità della patologia è necessario eseguire un esame, chiamato elettromiografia, ed una visita specialistica.
Nei casi più lievi possono essere sufficienti alcuni accorgimenti quali l’utilizzo di un tutore, ma spesso è necessario un intervento chirurgico, rapido e poco doloroso, che permetta di liberare il nervo dalle strutture che lo comprimono; tale intervento, se effettuato prima dell’insorgenza di danni permanenti al nervo, risulta quasi sempre risolutivo”.
Dita a scatto
Insieme alla sindrome del tunnel carpale, il dito a scatto è una delle patologie più comuni della mano. “Si manifesta come uno scatto nell’atto di estendere le dita dopo aver afferrato un oggetto di piccole dimensioni. Nei casi più gravi il dito può rimanere bloccato, rendendo difficile e doloroso recuperarne la funzionalità.
Per una corretta diagnosi è sufficiente una visita, mentre il trattamento è quasi sempre chirurgico, con un intervento della durata di pochi minuti” continua lo specialista.
Tenosinovite di De Quervain
La tenosinovite di De Quervain è l’infiammazione della guaina di 2 tendini responsabili del movimento del pollice e si manifesta con un intenso dolore al polso e al primo dito che, spesso, viene avvertito anche nelle attività più leggere.
“Il trattamento iniziale è costituito dall’utilizzo di tutori, riposo ed antinfiammatori; qualora la durata dei sintomi dovesse protrarsi per più di 4-6 mesi si può ricorrere a infiltrazioni con cortisone o a un intervento chirurgico, rapido e poco invasivo” suggerisce il dottor Piarulli.
Malattia di Dupuytren
Per quanto sia poco conosciuta, la malattia di Dupuytren è una patologia molto diffusa che determina la formazione di noduli e cordoni al palmo della mano.
“In alcuni casi questi cordoni, nel corso del tempo, possono condurre a una progressiva flessione delle dita, con esiti potenzialmente invalidanti. Quando le dita perdono la possibilità di estendersi è necessario un trattamento chirurgico, che va programmato in tempi brevi per aumentare il successo dell’intervento”, avverte lo specialista.
Rizartrosi
La rizartrosi è l’artrosi, ovvero l’usura di un’articolazione della mano chiamata trapezio-metacarpale. “Chi soffre di questa patologia avverte un dolore sordo alla base del pollice, che si accentua con specifici movimenti quali, ad esempio, aprire un barattolo o girare la chiave in una serratura.
Come tutte le patologie degenerative non può essere curata, ma terapie come le onde d’urto, la fisioterapia e alcuni accorgimenti comportamentali possono ridurne notevolmente i sintomi. Nei casi più gravi può rendersi necessario un intervento chirurgico: per quanto le moderne tecniche siano caratterizzate da una ridotta invasività e da tempi di recupero relativamente rapidi, si tratta sempre di un intervento complesso e impegnativo, la cui utilità va discussa caso per caso”, spiega ancora il dottor Piarulli.
L’importanza della diagnosi precoce
La diagnosi precoce delle malattie della mano è fondamentale, poiché un ritardo nella diagnosi e nel trattamento, oltre a essere causa di dolore e disabilità, può ridurre i benefici delle cure e condurre a una guarigione incompleta.
Per questo motivo, in caso di dolore o limitazioni del movimento che riguardano il distretto della mano, è importante effettuare una visita presso un ortopedico specialista della mano, durante la quale si possa giungere a una diagnosi precisa e intraprendere i trattamenti più adeguati in base a peculiarità, aspettative e richieste funzionali del singolo paziente.