Il San Raffaele vincitore di 3 bandi per la ricerca di Fondazione Roche

PUBBLICATO IL 05 APRILE 2024

Si è tenuta mercoledì 3 aprile 2024 la cerimonia di premiazione dei vincitori dell’edizione 2023 di 3 bandi promossi da Roche Italia e Fondazione Roche. I ricercatori e i medici dell’IRCCS Ospedale San Raffaele hanno vinto con 3 progetti diversi, riguardanti:

  • l’integrazione della biopsia liquida per gliomi e meningiomi;
  • il miglioramento dell’assistenza ai pazienti;
  • il supporto per i pazienti con Sclerosi Multipla.

 

La biopsia liquida per gliomi e meningiomi

Giulia Berzero, ricercatrice presso l’Università Vita-Salute San Raffaele e l’Unità di Neurologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, diretta dal professor Massimo Filippi, si è aggiudicata il bando grazie allo studio ‘SOPRANO’ volto ad accelerare l’integrazione della ‘biopsia liquida’ nel percorso di cura dei pazienti che soffrono di gliomi e meningiomi di alto grado. 

“I miei più sentiti ringraziamenti a Roche che, tramite questo bando, ci ha offerto l’opportunità di veder sostenuto questo progetto di ricerca no-profit, i cui risultati avranno un grande impatto nella cura dei pazienti che soffrono di queste malattie”. 

Insieme a lei, a vincere la borsa come data manager è la dottoressa Marta Commisso, laureata alla Facoltà di Farmacia presso l’Università Statale di Milano: “Sono entusiasta dell’opportunità di partecipare allo studio ‘SOPRANO’, che si rivolge a una popolazione di pazienti che necessita così disperatamente di nuove prospettive diagnostiche e terapeutiche”.

 

Migliorare l’assistenza dei pazienti

Moreno Tresoldi, primario dell’Unità di Medicina Generale e delle Cure Avanzate all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele, da sempre impegnato nella realizzazione di percorsi diagnostico-terapeutici dei pazienti per intensità di cura, ha vinto con un progetto volto ad analizzare le cause, il decorso e gli esiti del ricovero di pazienti oncologici ricoverati in unità di Medicina Interna, al fine di migliorare e personalizzare il livello del servizio assistenziale. 

“Siamo estremamente impegnati nel miglioramento dei percorsi di cura per tutti i nostri pazienti, particolarmente i più fragili e complessi, e siamo perciò molto lieti di avere ottenuto questo riconoscimento che ci consente di avere a disposizione risorse per mantenere il nostro impegno ricavandone informazioni scientifiche utili al miglioramento dell’assistenza per i nostri malati”.

La dottoressa Giusy Faggiano, laureata in Biotecnologie alimentari, si aggiudica la borsa di ricerca come data manager che le permetterà di svolgere 12 mesi presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele per portare avanti questo progetto: “Si tratta di un’importante occasione professionale nella quale consolidare le mie competenze sulla gestione degli studi clinici, garantendo una ricerca di qualità, ma anche di un’opportunità rilevante per la ricerca clinica in Italia al fine di migliorare l’assistenza dei pazienti, innovare il SSN e aumentare la competitività”.

 

Supporto concreto per i pazienti con sclerosi multipla

Massimo Filippi, direttore dell’Unità di Neurologia, del servizio di Neurofisiologia e dell'Unità di Neuroriabilitazione dell’IRCCS Ospedale San Raffaele e ordinario di Neurologia all’Università Vita-Salute San Raffaele, concentra da sempre la sua attività di ricerca sulla definizione dei meccanismi che portano all'accumulo progressivo di disabilità fisica e cognitiva irreversibile in diverse condizioni neurologiche. 

Il progetto vincitore del bando permetterà di riorganizzare la presa in carico del paziente all’interno del Centro Sclerosi Multipla, con una particolare attenzione a quelle persone che affrontano il momento del cambio di terapia, attraverso l’implementazione di una figura dedicata, che possa effettuare attività di counselling e guidare il paziente nella comprensione e organizzazione degli esami preliminari al cambio di trattamento.

“Mediante la realizzazione di questo progetto, i pazienti che accedono presso il nostro centro avranno l'opportunità di ricevere un supporto concreto in un momento delicato della loro storia di malattia, come lo switch terapeutico che spesso si associa a una fase di controllo subottimale dell’attività di malattia e rappresenta quindi un momento con un forte impatto emotivo”, conclude il prof. Filippi.

 

Fondazione Roche a favore della ricerca

Sono 30 i vincitori da tutta Italia per un investimento totale di 940mila euro: 

  • 8 ricercatori under 40 dal bando “Fondazione Roche per la ricerca indipendente” per un investimento totale di 400mila euro; 
  • 10 enti dal bando “Roche per la ricerca clinica - A supporto delle figure di Data Manager e Infermieri di Ricerca” per un totale di 300mila euro; 
  • 12 progetti dal bando “Roche per i servizi - A supporto di soluzioni innovative in sclerosi multipla per un totale di 240mila euro.

Attraverso questa iniziativa Fondazione Roche intende perseguire l’obiettivo di sostenere la ricerca indipendente, quella portata avanti dai ricercatori che ogni giorno hanno il coraggio di seguire nuove strade, di superare i fallimenti dando prova di tenacia, dedizione e creatività e di portare avanti, spesso nel silenzio dei laboratori, qualcosa di grande: il progresso della salute.

Per garantire la massima trasparenza nell’interazione e nella collaborazione con le strutture ospedaliere e gli enti di ricerca, Roche e Fondazione Roche si sono avvalsi della collaborazione di 3 partner esterni e indipendenti per la selezione e la valutazione delle candidature: 

  • Fondazione GIMBE per il bando Roche in ricerca clinica; 
  • Fondazione Sodalitas per i progetti in sclerosi multipla;
  • Springer Nature per il bando dedicato alla ricerca indipendente.
Ricerca