Come scegliere i sandali per l’estate: i consigli del podologo
PUBBLICATO IL 01 AGOSTO 2024
I sandali sono un tipo di calzatura molto amato per la loro praticità e comfort, soprattutto durante il periodo estivo. Il prof. Serafin, Responsabile del Servizio di podologia all’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, spiega come scegliere il sandalo perfetto e quali sono i rischi di una scelta scorretta.
Come riconoscere un buon sandalo
Uno dei principali vantaggi dei sandali è la loro capacità di mantenere i piedi freschi e ventilati durante il periodo estivo, riducendo quindi il rischio di infezioni fungine e cattivi odori. Tuttavia, un sandalo non vale l’altro ed è importante andare oltre alla sola componente estetica.
Il sandalo, per non recare danno alla postura e alla salute, deve infatti avere caratteristiche ben precise:
- un tacco piuttosto largo, per una migliore stabilità. Da evitare sandali con tacchi troppo alti o troppo bassi: un tacco di 3-4 cm può offrire il giusto equilibrio tra stile e comfort;
- cinturino regolabile, per garantire una vestibilità sicura e confortevole. I sandali con cinturini regolabili offrono un supporto migliore, poiché possono essere adattati alla forma del piede di ciascun individuo. Il cinturino previene lo scivolamento del piede all'interno della calzatura, riducendo il rischio di vesciche e calli, e favorendo una camminata più stabile e sicura;
- accoglienza del tallone ben pronunciata, in modo da accompagnare il piede durante il movimento;
- fascia abbastanza larga sull’avampiede, che consenta di muovere agevolmente le dita, ma che contenga la zona metatarsale;
- materiali traspiranti, per evitare sudorazione eccessiva e mantenere i piedi freschi;
- flessibilità: i sandali devono essere abbastanza flessibili da seguire i movimenti naturali del piede, ma abbastanza rigidi da offrire supporto.
“Se indossati per tutta la giornata o per lunghe camminate – spiega il prof. Serafin - è meglio comunque preferire sandali ergonomici, progettati con un supporto adeguato per l'arco plantare, che possano aiutare a mantenere una postura corretta, prevenendo problemi alla schiena e alle articolazioni.
Esistono in commercio alcuni sandali (come quelli che si usano in montagna) dotati di plantari ortopedici, che distribuiscono uniformemente il peso del corpo, alleviando la pressione su specifiche aree del piede e contribuendo a un allineamento posturale ottimale”.
I rischi di una scelta scorretta
“I sandali troppo piatti – continua Serafin -, soprattutto se con il tacco sottile in cuoio, possono causare problemi significativi alla postura. Inoltre, i sandali con suole troppo sottili non offrono un'adeguata ammortizzazione, esponendo i piedi a traumi da impatto ogni volta che si cammina su superfici dure. Questo può causare microtraumi ai piedi, che nel tempo possono tradursi in infiammazioni e dolore persistente”.
Se il piede non è stabile, inoltre, può ruotare verso l'interno o l'esterno. Questo disallineamento può causare dolore ai piedi, alle ginocchia e alla schiena, e portare a condizioni croniche come la fascite plantare.
Sandali in spiaggia: si o no?
“Infine, sconsiglio vivamente di utilizzare i sandali per camminare sulla sabbia – conclude il prof. Serafin – in quanto la sabbia è un terreno fortemente instabile. Se il piede non è ben saldo, tenderà a compensare contraendo i muscoli, con conseguenze sulla postura. Molto meglio le scarpe chiuse o, in alternativa, camminare scalzi”.