Perché rivolgersi a centri specializzati per l'intervento di laparocele e lombocele

PUBBLICATO IL 27 NOVEMBRE 2023

Il laparocele è una fuoriuscita di visceri da un foro dei muscoli addominali, creatosi da una cicatrice esistente di una precedente operazione, caratterizzato da un tessuto cicatriziale non elastico. La fuoriuscita può anche assumere dimensioni notevoli, prendendo il nome di disastro parietale.

Il lombocele, invece, si presenta quando la fuoriuscita dei visceri è laterale rispetto alla parete addominale.  Questo può avvenire per 2 motivi principali:

  • un trauma da cui muscoli laterali dell’addome vanno incontro ad una perdita dell’innervazione e conseguente atrofia;
  • incisione sulla parete laterale dell’addome per intervento. 

Entrambi necessitano di un approccio di cura iper-specializzato per evitare complicanze e recidive; ne parliamo con il professor Giampiero Campanelli, Direttore dell’Unità Operativa di Chirurgia Generale sezione Day & Week Surgery dell’IRCCS Ospedale Galeazzi - Sant'Ambrogio e Direttore dell'Hernia Center Milano.

 

Gli interventi 

“Sono entrambi interventi complessi, perché zone dell’addome a cavallo di strutture molto vicine tra loro, come l’ala iliaca, l’osso dell’anca e l’arco costale, di conseguenza molto difficili da riparare” spiega il Professor Campanelli.

Gli approcci a un laparocele o un lombocele sono molteplici e sono definibili solo dopo una visita chirurgica specialistica ed esami strumentali dedicati (tac ed ecografia).

“Rivolgersi ad un Hernia Center o un centro iper-specializzato, come quello dell’IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, consente al paziente di avere una presa in carico a 360°, per affrontare la patologia nel migliore dei modi, anche in relazione alla propria storia clinica precedente” afferma il Professor Campanelli.

È fondamentale, dunque, affidarsi a medici specializzati che possano optare per interventi su misura per i diversi pazienti, la cosiddetta tailored surgery. È proprio in questa ottica che gli interventi proposti vanno dalla possibilità di:

  • chirurgia open; 
  • chirurgia laparoscopica; 
  • chirurgia robotica (più recente).

“Quello che fa la qualità della riparazione chirurgica è l’approccio corretto al singolo caso – continua lo specialista -, il segreto della iperspecializzazione è scegliere la procedura chirurgica su misura per il paziente e conoscere perfettamente quel tipo di intervento”.

 

La preparazione del paziente: un passo fondamentale

Di grande importanza è la preparazione del paziente alla procedura chirurgica. Affidarsi a chirurghi iper-specializzati in patologie della parete addominale garantisce, oltre tecniche chirurgiche e strumentazioni all’avanguardia, una preparazione adeguata ad affrontare un intervento quasi mai semplice come quello per laparocele o lombocele.

“La preparazione è fondamentale – spiega lo specialista -. I pazienti vengono sottoposti ad interventi che possono durare ore e devono essere in grado di affrontarli nelle migliori condizioni”.

I pazienti devono, dunque, seguire pre-intervento una serie di indicazioni che vanno ad agevolare la ripresa e la riuscita dell’intervento stesso. Queste preparazioni sono:

  • preparazione metabolica;
  • preparazione respiratoria attraverso fisiokinesiterapia respiratoria un mese prima;
  • preparazione muscolare.

A proposito di quest’ultimo punto spiega il professore: “Quando necessario e consigliato dallo specialista viene iniettato nei muscoli del botulino, sotto visione ecografica e tac, così che i muscoli si rilassino e siano più predisposti all’atto operatorio. In altri casi è necessaria una preparazione della cavità addominale mediante il suo allargamento con una particolare inoculazione di aria, il cosiddetto Pneumo Peritoneo Progressivo (PPP)”.

Da sottolineare, inoltre, l’importanza della preparazione nei pazienti più fragili come i pazienti obesi, la cui richiesta di intervento è sempre più frequente. 

“La coincidenza tra laparocele e obesità, oggi, assume caratteri dal punto di vista epidemiologici rilevanti - spiega il professor Campanelli -. Il percorso in questi casi deve essere saggio. Se non vi è emergenza va valutata la giusta consecutio chirurgica per il paziente” conclude lo specialista.

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