Disfunzione dell’equilibrio e sindrome vertiginosa: curiamole con la riabilitazione funzionale vestibolare
PUBBLICATO IL 21 OTTOBRE 2022
La sindrome vertiginosa e le disfunzioni dell’equilibrio sono caratterizzate da sintomi difficili da spiegare, alterazioni delle facoltà di percezione del corpo nello spazio; a questo si aggiunge che le terapie riabilitative per trattarle sono spesso poco conosciute.
La cura per questi disturbi tuttavia c’è e si chiama rieducazione funzionale vestibolare. Andrea Montesano, fisioterapista e con esperienza nel Trattamento Otovestibolare presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, ci spiega che cos’è e come funziona.
I sintomi della disfunzione dell’equilibrio e la sindrome vertiginosa
La disfunzione dell’equilibrio è caratteristica di tutte quelle patologie a carico degli organi preposti alla stabilizzazione del corpo nello spazio e possono incidere su:
- stabilità;
- orientamento;
- postura.
La sintomatologia della disfunzione dell’equilibrio e della sindrome vertiginosa si presenta con:
Le cause
Le cause principali di questa instabilità possono essere riconducibili a:
- disfunzioni dell’orecchio;
- disfunzioni cervicali;
- stati ansiosi.
Il ruolo del medico curante
Capita che la persona affetta da una di queste disfunzioni trovi difficoltà nell’esprimere la sensazione di malessere che lo accompagna, portando a una non repentina diagnosi della patologia e gravando così sulla sua quotidianità.
Il paziente che presenta questo tipo di disfunzione viene solitamente indirizzato dal proprio medico curante a specialisti (Fisiatra, Otorinolaringoiatra, Neurologo) che, in base alla patologia e alle condizioni generali, propongono approfondimenti e cure mirate.
Il trattamento fisioterapico in molti casi può essere di grande aiuto.
La rieducazione funzionale vestibolare
“La rieducazione funzionale vestibolare è un percorso fisioterapico per le persone che hanno una difficoltà di equilibrio o sensazione di vertigini e di instabilità posturale - ci spiega il fisioterapista -. La cosa importante è la personalizzazione ad hoc delle terapie, secondo le indicazioni dei medici specialisti. Modulare gli esercizi è il primo step che può portare alla risoluzione di molti problemi fisici”.
La proposta fisioterapica al paziente per la cura alla disfunzione dell’equilibrio può essere molteplice e scelta dal medico specialista in collaborazione con il fisioterapista:
- trattamento tradizionalmente fisioterapico;
- trattamento di terapia manuale;
- percorso di esercizi specifici per l’equilibrio.
Proprio perché la sindrome vertiginosa e la disfunzione dell’equilibrio sono patologie sommerse, l’approccio multidisciplinare è la risposta alla buona riuscita del percorso di cure e può garantire il raggiungimento di un benessere psico-fisico più rapido.
“C’è un vuoto di informazioni sui trattamenti da intraprendere per questo tipo di disturbi, i pazienti non sanno a chi rivolgersi. Quando lo specialista invece si prende carico del paziente e, dopo i vari accertamenti e cure farmacologiche, lo indirizza a noi, inizia una vero e proprio iter atto al miglioramento della quotidianità”.
Dalla paura alla consapevolezza con la rieducazione vestibolare
La sindrome vertiginosa e la disfunzione dell’equilibrio vanno ad inficiare la vita di tutti i giorni dei pazienti colpiti: la paura che l’evento di malessere e di instabilità possa ricapitare è una delle conseguenze più comuni.
Il trattamento vestibolare garantisce una consapevolizzazione dell’evento. Il fisioterapista specializzato propone esercizi che vengono eseguiti per evocare la problematica e mette il paziente in condizioni di affrontarla e superarla.
Proprio per la complessità della gestione delle reazioni fisiche del paziente, sono poche ad oggi le strutture che offrono questo tipo di trattamenti.
“È fondamentale lavorare in una struttura pronta ad ogni tipo di evenienza - ci dice Andrea Montesano -. Gli esercizi possono causare giramenti di testa o malesseri e il trattamento può scatenare la patologia sofferta; occorre, quindi, un supporto medico costante”.
Il paziente trova un porto sicuro: “Il paziente ha paura. In questa sindrome, soprattutto nella fase acuta, la sensazione di smarrimento è tanta - continua Andrea -. Non è la classica patologia, a volte si presenta improvvisamente: la persona sta camminando tranquillamente quando subentra un forte attacco di vertigini.”
Il fisioterapista agisce, quindi, anche a livello emotivo spiegando ciò che succede alla comparsa dei sintomi e come può evolversi la situazione di rischio. “Il paziente conosce la situazione ed è consapevole delle possibili azioni da compiere per minimizzare il problema”.
Con la rieducazione funzionale vestibolare si riportano i pazienti alla consapevolezza, alla gestione, alla riduzione del danno.
Trovata una strategia riabilitativa adeguata il paziente riesce a convivere con la patologia tornando ad una vita normale.