Iperidrosi in estate: quali sono le cure più innovative

PUBBLICATO IL 25 LUGLIO 2022

Sudore e caldo, si sa, sono collegati anche per il fatto che proprio tramite la sudorazione l’organismo regola la sua temperatura interna. Una sudorazione abnorme (iperidrosi), tuttavia, può avere un forte impatto sulla vita della persona che la riscontra, determinando imbarazzo sul fronte estetico e andando magari a limitare anche alcune attività come, ad esempio, quella sportiva. 

La dott.ssa Elena Guanziroli, specialista in dermatologia della Casa di Cura La Madonnina, ci illustra meglio quali sono le cause dell’iperidrosi e come è possibile intervenire.

 

Cos’è l’iperidrosi e le tipologie

“Per iperidrosi - spiega la dottoressa - si intende un'eccessiva secrezione di sudore ad opera delle ghiandole sudoripare”. A grandi linee se ne possono distinguere 2 tipologie:

  • iperidrosi focale (o localizzata o primaria): a carico solamente di 1 o più regioni corporee specifiche, unilaterali o simmetricamente ad entrambi i lati, come:
  • palmi delle mani;
  • piante dei piedi;
  • ascelle;
  • viso.
  • iperidrosi generalizzata (o secondaria): la sudorazione è diffusa a varie aree del corpo.

 

Le cause dell’iperidrosi focale

Per quanto riguarda l’iperidrosi focale a determinarla sono anomalie nella regolazione dei processi di secrezione del sudore verosimilmente per una disfunzione neurologica. Le cause scatenanti possono essere:

  • genetiche: familiarità e predisposizione genetica, per cui la condizione tende a manifestarsi in famiglia dal 30 al 50% dei casi;
  • fisiche, tra cui traumi/lesioni o malattie a carico del sistema nervoso: molto più raramente e in particolare se l’iperidrosi è monolaterale;
  • psicologiche: ad esempio, stress, ansia, senso di disagio etc.

 

Le cause dell’iperidrosi generalizzata

L’iperidrosi generalizzata, invece, è una risposta fisiologica dell’organismo ad alcune patologie/condizioni primarie scatenanti quali:

  • malattie cardiovascolari come l’insufficienza cardiaca;
  • malattie endocrine quali diabete, ipertiroidismo etc.;
  • traumi e malattie neurologiche (morbo di Parkinson, ischemie, sclerosi multipla, lesioni midollari o ai nervi periferici etc.);
  • neoplasie, come, ad esempio, linfomi (tumori a carico del sistema linfatico) e tumori neuroendocrini (a carico delle cellule del sistema neuroendocrino);
  • infezioni;
  • menopausa;
  • gravidanza;
  • obesità;
  • assunzione di alcuni farmaci (come effetto collaterale).

Se l’iperidrosi generalizzata si verifica soprattutto di notte, occorre escludere in particolare la presenza di:

  • tumori del sistema linfatico (linfomi);
  • ipertiroidismo;
  • tumori neuroendocrini;
  • diabete mellito.

 

I sintomi dell’iperidrosi 

La manifestazione clinica più evidente dell’iperidrosi è una sudorazione abnorme che, nei casi più gravi, lascia la parte del corpo interessata bagnata quasi come se fosse stata immersa nell’acqua.

Il sudore, poi, può determinare anche un cattivo odore intenso legato a infezioni batteriche nei casi di:

  • lacerazioni della pelle, come, ad esempio, nelle forme focali ai piedi, in cui vi possono essere sfregamenti con le calzature e il contatto con i batteri in essa presenti;  
  • bromidrosi.

Sudorazione eccessiva e bromidrosi

Quando la sudorazione in eccesso determina un cattivo odore forte e pungente si parla di bromidrosi: una condizione in un certo senso patologica in quanto determinata da un’infezione ad opera di alcuni batteri che vanno a degradare le molecole di sudore presenti sulla pelle, causando il fetore.

 

Come si cura l’iperidrosi 

La dottoressa Guanziroli ricorda che i trattamenti a disposizione contro l’iperidrosi sono numerosi e il ricorso all’uno piuttosto che all’altro varia anche in relazione alla gravità della problematica.

Deodoranti con azione battericida 

I deodoranti che uniscono alla profumazione un’azione battericida vanno a bloccare gli agenti responsabili della degradazione del sudore, quindi tendono a migliorare di conseguenza anche l’effetto sgradevole a livello olfattivo. 

Antitraspiranti

Gli antitraspiranti sono prodotti che esercitano un effetto astringente, ostruendo i pori sudorali e riducendo, così, di circa il 40% la quantità di sudore secreto.

Sono comunemente disponibili in varie formulazioni (spray, crema, roll on) e acquistabili in farmacia o al supermercato. Nei più diffusi in commercio sono presenti formulazioni con sali di alluminio che hanno una buona efficacia anti-traspirante, con la possibilità, tuttavia, di effetti collaterali come:

  • irritazione;
  • alterazione o logoramento delle fibre tessili degli indumenti

Gli antitraspiranti si applicano con frequenza quotidiana o, se la sudorazione si manifesta in concomitanza di sport e stati emotivi particolari, anche al momento del bisogno.

Ionoforesi

La ionoforesi è una procedura particolarmente indicata per il trattamento dell’iperidrosi focale moderata, localizzata a livello dei palmi-piante di mani e piedi

Il trattamento, assolutamente indolore ed effettuato in sedute della durata di circa 20 minuti, consiste nel far passare una corrente elettrica di bassa intensità a livello della cute delle aree coinvolte da iperidrosi che vengono immerse in acqua o messe a contatto con una spugna bagnata d’acqua. La corrente generata sembrerebbe agire andando ad ostruire i condotti delle ghiandole sudoripare con un effetto transitorio nel tempo. 

Va specificato che il trattamento non può essere eseguito in presenza di:

  • dispositivi elettromedicali quali pacemaker;
  • protesi o fissatori ortopedici.

Botulino

Micro-iniezioni della neurotossina botulinica nell’area interessata da eccessiva sudorazione (iperidrosi localizzata) rappresentano un altro trattamento comunemente in uso contro l’iperidrosi. Il botulino, infatti, va ad inibire il rilascio dell’acetilcolina, una sostanza che trasmette alle ghiandole sudoripare l’impulso nervoso di secrezione del sudore.

Il trattamento, che viene effettuato ambulatorialmente, ha una durata di circa 7-8 mesi, dopo i quali deve essere ripetuto.

Simpaticectomia endoscopica toracica e trattamento chirurgico

I casi più seri di iperidrosi, in particolare nella forma focale a mani e ascelle, possono essere approcciati con trattamenti chirurgici come la simpaticectomia toracica, effettuabile per via percutanea (passando, cioè dalla cute) o tramite toracoscopia. 

La procedura, eseguita in anestesia generale, va a recidere o inibire fisicamente i gangli nervosi, ovverosia le strutture nervose di forma nodulare che trasportano alle ghiandole sudoripare dell’area d’interesse l’impulso alla secrezione del sudore. Si tratta di una procedura con un’efficacia risolutiva nella quasi totalità dei casi, ma che, come tutte le procedure chirurgiche, comporta una percentuale di rischio, pertanto viene riservata generalmente ai casi più gravi.

 

Come sudare di meno in estate 

Le alte temperature estive, si sa, determinano un aumento generale della sudorazione e, soprattutto per chi è affetto da iperidrosi, vi sono degli accorgimenti generali relativi allo stile di vita che possono aiutare a limitare parzialmente la secrezione di sudore ed eventuale cattivo odore, tra cui:

  • evitare il consumo di cibi speziati e bevande eccitanti quali alcol e caffè;
  • non esagerare con l’esposizione al sole, soprattutto nelle ore centrali della giornata;
  • non praticare sport nelle ore più calde e sotto il sole;
  • indossare fibre naturali, come il cotone, di preferenza bianco, a contatto con la pelle, o, se si vuole nascondere l’alone, anche colori molto scuri, abbinando eventualmente anche dei salva ascelle per salvaguardare i vestiti dalle macchie di sudore.
Cura e Prevenzione