Fototerapia: cos'è e quando serve

PUBBLICATO IL 17 FEBBRAIO 2021

“Mima” gli effetti positivi prodotti dall'esposizione della pelle al sole. La fototerapia è una metodica medica che, attraverso l’utilizzo dei raggi ultravioletti, è in grado di riprodurre artificialmente la luce solare e risolvere in modo efficace numerose patologie dermatologiche. Deve, però, essere eseguita dalle mani esperte di medici specializzati. Ce ne parla il professor Antonino Di Pietro, direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis all’interno di Palazzo della Salute – Wellness Clinic.

Che cos’è la Fototerapia

“Dal greco ‘terapia della luce’, la fototerapia è una metodica che sfrutta i benefici della luce solare, noti fin dall’antichità, per la cura di alcuni disturbi della pelle - spiega il professor Di Pietro- . 

Si basa nello specifico sull’utilizzo di speciali lampade in grado di emettere raggi ultravioletti (radiazioni elettromagnetiche presenti nella luce solare), comunemente chiamati raggi UV. L’emissione avviene in bande focalizzate o a banda stretta, ovvero facendo in modo che i raggi abbiano la lunghezza d’onda desiderata, evitando così inutili e dannose ulteriori irradiazioni. 

Sempre per preservare la salute della pelle, il trattamento prevede l’utilizzo di raggi ultravioletti di tipo B (UVB), quelli conosciuti per essere responsabili dell’abbronzatura. Al contrario dei raggi di tipo A, che sono in grado di raggiungere lo strato più profondo della pelle (il derma), gli UVB si fermano a quello più superficiale e creano quindi meno danni alla pelle”.

In quali casi è utile la fototerapia

Considerati i tanti effetti positivi a livello cutaneo, negli anni la fototerapia è stata ampiamente impiegata in ambito dermatologico per la cura di numerosi disturbi e patologie. vediamo i principali.

Eczema

È una reazione infiammatoria della pelle non contagiosa caratterizzata dalla presenza di rilievi o vescicole, desquamazione, prurito e arrossamento. Esistono molti tipi di eczemi. 

In genere le cause scatenanti sono: 

  • fattori ambientali: reazioni allergiche dovute al contatto con determinate sostanze (acari della polvere, farmaci etc.), oppure può manifestarsi dopo l'esposizione ad agenti irritanti o ancora essere causato da alcune infezioni di tipo batterico o fungino;
  • fattori genetici: l’eczema sembrerebbe essere ricorrente tra persone dello stesso nucleo familiare;
  • stress.

L’azione antinfiammatoria della fototerapia consente un buon controllo della malattia. Il trattamento è indicato in particolare in caso di eczemi cronici gravi (con sintomi che persistono per mesi o addirittura anni). 

Dermatite topica 

È un'infiammazione della pelle che si presenta con la formazione improvvisa di cute secca e pruriginosa e di chiazze rosse con vescicole, soprattutto su: 

  • mani 
  • piedi
  • polsi
  • caviglie
  • viso
  • collo
  • torace 
  • piega interna del gomito
  • piega posteriore delle ginocchia. 

Le cause del disturbo non sono note, ma si pensa che il problema sia legato a una forte componente ereditaria. Colpisce spesso i bambini, ma nelle persone predisposte il disturbo può ripresentarsi anche in età adulta. Come per l’eczema, anche in questo caso il trattamento di fototerapia dà buoni risultati grazie alla sua azione antinfiammatoria

Acne 

Infiammazione delle ghiandole sebacee che si manifesta con la comparsa di brufoli, papule, pustole e comedoni su viso o corpo. È comune nei adolescenti, ma può riguardare anche gli adulti. 

La fototerapia in questo caso aiuta alleviando l’infiammazione, promuovendo la guarigione della pelle e stimolando il sistema immunitario a contrastare l’insorgenza di queste infezioni.

Vitiligine 

Malattia cronica della pelle che provoca la comparsa sulla cute di chiazze chiare, ovvero zone dove manca del tutto la fisiologica colorazione dovuta alla melanina. L’utilizzo dei raggi UVB a banda stretta solo a livello delle zone chiare riduce il contrasto cromatico e rende le chiazze meno visibili

Psoriasi 

Malattia infiammatoria della pelle dovuta all’iperproduzione dei cheratinociti, ovvero delle cellule dell’epidermide che sintetizzano la cheratina (proteina che costituisce i peli, i capelli e le unghie). L’alta quantità di queste cellule comporta la formazione sulla pelle di placche di colore rosso acceso, rivestite da squame biancastre. Questa malattia alterna fasi acute ad altre remissive. 

Grazie agli effetti immunomodulanti ed antinfiammatori dovuti all’esposizione ai raggi ultravioletti, la fototerapia permette di regolare la formazione dei cheratinociti

Nell’ultimo ventennio questa trattamento è stata inserito a pieno titolo tra le cure per la psoriasi, affiancandolo a terapie topiche ed eventualmente sistemiche.

Micosi fungoide 

È la forma più diffusa di linfoma cutaneo (tumore della pelle) a cellule T. Si manifesta in genere sotto forma di chiazze scure che possono rimanere asintomatiche anche per anni e possono successivamente provocare prurito incessante e arrossamento

L’esposizione ai raggi ultravioletti agisce colpendo le cellule tumorali e stimolando il rinnovamento del tessuto cutaneo.

Come si svolge una seduta 

Spiega il prof Di Pietro: “Prima di iniziare con le sedute di fototerapia, lo specialista effettua una visita dermatologica per: 

  • valutare l’anamnesi della persona; 
  • analizzare il fototipo (classificazione della pelle in base alla qualità e alla quantità di melanina); 
  • verificare la tipologia di disturbo cutaneo, dove è posizionato e quanto è esteso. 

L’irradiazione dei raggi UV avviene all’interno di cabine dotate di lampade monitorate elettronicamente e dura circa 10 minuti. 

Il trattamento, a seconda della patologia, prevede 2-3 sedute a settimana, in giorni non consecutivi. Il numero di sedute necessarie per raggiungere risultati visibili viene definito dallo specialista sulla base della tipologia di patologia, della gravità e del fototipo della persona”.

Le controindicazioni 

“Si tratta di una metodica sicura, purché venga effettuata da mani esperte e con apparecchiature certificate. Prima di sottoporsi al trattamento è consigliabile che la persona consulti uno specialista, il quale indagherà su eventuali altre patologie associate alla malattia dermatologica e valuterà se prescrivere degli esami integrativi per rilevare eventuali controindicazioni. 

Durante il trattamento fototerapico è necessario inoltre: evitare l’assunzione di farmaci che aumentano la fotosensibilità, da sospendere sempre su indicazione dello specialista, limitare l’esposizione al sole e l'utilizzo di lettini abbronzanti, non applicare sulla pelle prodotti profumati, creme, unguenti e lozioni idratanti, a meno che non siano espressamente indicati dal medico”, conclude lo specialista.

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