L’IRCCS Policlinico San Donato entra a far parte dell’ERN Guard Heart

PUBBLICATO IL 21 DICEMBRE 2021

L’autorevole rete riunisce gli ospedali europei di riferimento per le malattie rare cardiovascolari. Ecco perché il Policlinico San Donato ha ottenuto l’accesso. 

Un prestigioso riconoscimento europeo che sottolinea l’eccellenza che l’IRCCS Policlinico San Donato dedica alla cura e alla ricerca per le cardiopatie congenite. LERN Guard Heart include infatti tutte le realtà che nel territorio dell’Unione Europea si contraddistinguono per un elevato standard di cure nell’ambito delle malattie rare di origine cardiaca

Forte di un’esperienza partita nel 1988, il Policlinico San Donato ha ottenuto l’accesso al network europeo dopo un periodo di selezione e un audit condotto da un board nominato dalla Commissione Europea. Sono stati premiati:

  • l’approccio multidisciplinare;
  •  i trattamenti all’avanguardia;
  •  l’umanizzazione delle cure;
  •  l’attenzione verso gli aspetti psico-sociali della patologia;
  •  la proficua attività scientifica.

 

Cos’è l’ ERN Guard Heart

L’ERN Guard Heart è la rete di riferimento per le malattie rare in ambito cardiovascolare, all’interno delle quali rientrano le cardiopatie congenite. 

Riunisce 24 centri, dislocati in 12 paesi dell’Unione Europea, che si occupano di patologie del cuore e dei grandi vasi, di origine principalmente genetica, dall’età pediatrica a quella adulta. Ciò che accomuna queste strutture di eccellenza è:

  • mettere il paziente al centro;
  • fornire alti standard di cure e trattamenti all’avanguardia;
  • condurre un’attività di ricerca traslazionale con importanti ricadute sulla cura;
  • supportare i professionisti con alta formazione;
  • cooperare per condividere le conoscenze. 

 

L’ingresso del Policlinico San Donato nell’ERN Guard Heart

Il Prof. Massimo Chessa, responsabile dell’unità di Cardiologia dei Congeniti Adulti, è il rappresentante dell’ERN Guard Heart all’interno dell’Istituto. 

“Sono orgoglioso dell’importante risultato raggiunto. Lo abbiamo ottenuto grazie alla collaborazione di tutti i professionisti: cardiologi, cardiochirurghi, infermieri, OSS, ricercatori, counselor, la struttura di cooperazione internazionale e, non ultima, la Direzione Scientifica. 

Il nostro punto di forza, infatti, è stato da sempre la collaborazione multidisciplinare tra i team, con un confronto quotidiano. In un Istituto come il nostro, altamente specializzato nell’area cardiovascolare, i pazienti possono accedere a cure e trattamenti all’avanguardia in ambito cardiologico, cardiochirurgico e aritmologico, con il supporto di un servizio di imaging cardiaco molto avanzato. 

Senza dimenticare, inoltre, che il nostro approccio mette in primo luogo il paziente al centro del percorso di cura. Non vengono mai trascurati gli aspetti psico-sociali durante tutto il periodo di ricovero, grazie alla presenza del servizio di Psicologia Clinica e degli operatori di AICCA Onlus, l’Associazione Italiana dei Cardiopatici Congeniti Adulti. Siamo infatti una delle poche realtà ospedaliere in cui un’associazione di pazienti opera quotidianamente in reparto, con counselor e psicologi, per fornire supporto ai pazienti, di qualsiasi età, e alle loro famiglie – racconta il Prof. Chessa – .  

Accedere a questo network significa potenziare ancora di più i servizi di cura per le persone con cardiopatie congenite. Ci confronteremo con altre realtà europee, metteremo in condivisione le competenze e parteciperemo a nuovi e stimolanti progetti di ricerca internazionali. Tutto ciò si trasformerà in un avanzamento delle cure e un miglioramento dei servizi per i nostri pazienti”. 

 

Cosa sono le ERNs, European Reference Networks

Le reti di riferimento (ERNs) sono state create nel 2017 e riuniscono oltre 900 enti di assistenza sanitaria provenienti da 26 paesi. Sono dedicate alla diagnosi e alla cura di malattie complesse e rare o poco diffuse. Per malattie rare si intendono quelle patologie che colpiscono non più di 5 persone ogni 10.000. 

Mettere insieme le conoscenze e le competenze di tanti centri di eccellenza è un valore aggiunto nella ricerca di nuove cure e dà la possibilità ai pazienti di accedere a più opzioni terapeutiche. 

Le reti di riferimento europee sono 24, ciascuna dedicata a una specifica area clinica.

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