Tumore al seno: l’importanza dell’autopalpazione
PUBBLICATO IL 06 FEBBRAIO 2019
Il primo vero gesto di prevenzione è l’autopalpazione: piccoli e semplici movimenti che se ripetuti in diversi giorni del mese consentono alla donna di conoscere il suo seno ed eventuali mutamenti che possono essere un campanello di allarme da riferire allo specialista. Parliamone con il dott. Pietro Gallotti, oncologo, reumatologo, medico internista dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano.
Il tumore al seno è tra le neoplasia più diffuse nelle donne italiane e la sua incidenza aumenta superati i 40 anni di età. L’importanza della prevenzione è fondamentale: autopalpazione, visite periodiche dalla specialista e corretto stile alimentare e di vita, posso fare la differenza.
Dottore ci fornisca alcune indicazioni partiche su come effettuare l’autopalpazione:
“A partire dai 20 anni, ogni donna dovrebbe effettuare l’osservazione e l’autopalpazione del seno almeno una volta al mese dopo il ciclo mestruale. Si può eseguire stando in piedi oppure sdraiati, guardandosi allo specchio, mentre si scorre la mammella con movimenti circolari, applicando una leggera pressione su tutta la superficie e anche sul cavo ascellare.”
Quali i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione?
“Cambiamenti nella forma del seno, presenza di noduli, affossamento del capezzolo, aspetto mutato della pelle (effetto buccia d’arancia), perdite di liquido o di sangue dal capezzolo, sono alcuni elementi che meritano attenzione. I noduli sono paragonabili a una “pallina” densa, che può essere fissa o mobile. Non sempre c’è da preoccuparsi se si palpa un nodulo nella mammella: in giovane età infatti la stragrande maggioranza dei noduli è dovuta a cisti della mammella o a fibroadenomi che sono formazioni benigne. Il dolore, poi, di per sé non è un segnale negativo ed è dovuto molto spesso a dilatazione di cisti mammarie. In caso di noduli mammari è comunque necessario rivolgersi a uno specialista, che eseguirà le indagini opportune a iniziare dalla visita senologica seguita da ecografia e mammografia.